VITA NOVA 39 parola!) di molti altri 'pittori ·di ceramiche, il Ceccaroni dà una nota vivace di originalità sia nella ricerca dei soggetti sia nella freschezza dell'espressione senza sottintesi. Dinnanzi ai suoi lavori viene spontaneo di immaginare una di quelle vaste cucine dal largo camino cinquecent~sco, con ~ pesanti banchi e seggioloni di quercia e le pareti, gli scaffali adorni di questi piatti, vasi e boccali senza pretesa ma graziosi e originali. Singolare contrasto al Ceccaroni è l'artista Ferruccio Mengaroni ( 1) troppo presto rapito alla sua arte prediletta,~ucciso dalla sua stessa opera. Il Mengaroni di Pesaro fu un vero signore della ceramica. In lui si può ...i dire!che ~sia rivissuto 1~:uu Società Cooperativa Ceramica ex-Combattenti di Deruta (Umbria \/asi, brocche, anfore e piatti di vario stile. i. o Bianco Tipi diversi di porta-fioridella Ditta Molaroni di Pesaro. ~ " artista cinquecentesco, ed egli fu un terribile artista. Terribile inquanto non si arrestò di fronte a nessuna difficoltà tecnica ~e, imitatore impareggiabile, seppe indifferentemente eguagliare Maestro Giorgio, raggiungere perfezione classica nella coloritura e nel disegno, buttarci sotto gli occhi un robbiano ... auten~ tico o darci una di .quelle piccole gemme mera\tigliose, lavoro minuto, di pazienza, di buon gusto e di signorilità. - .. ~ 1 • I suoi Jalsi ammirevoli provano che egli era anche un abile .. .►· falsificatore. Le fornaci faentine sembrano finalmente aver trovato uno stile proprio e originale, sia per quanto riguarda la coloritura, la plastica e il disegno, staccandosi dalla consueta stereotipia dei vecchi modelli. Così si può dire delle pregevoli opere del Matricardi di Ascoli Piceno, del Gilardoni e Trucco di Albissola, del Cantagalli di Firenze e numerosi altri le cui caratteristiche non si differenziano molto e riproducono tipi quasi simili. · Una forma speciale di raffinatezza nella ceramica, tanto raffinata che bisognerebbe quasi separarla dal- _l 'altra, è raggiunta al massimo grado dalla ben nota Richard-Ginori e dalla fabbrica Molaroni di Pesaro. La prima aveva già destato sorpresa a Monza con il candore delle sue porcellane, la finezza delle decorazioni, segnando un trionfo e una rivelazione di questa industria italiana, troppo industria forse per essere accomunata con l'arte. La seconda, che da lunghi ( 1) Il Mengaroni nello scorso aprile, mentre a Monza aiutava su per una gradinata a trasportare una enorme testa di Medusa (di oltre due metri di diametro) in cui aveva raffigurato il proprio sembiante, veniva travolto dal peso enorme e, salvando da certa rovina l'opera sua, vi perdeva la vita.
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