, L'ARTE NAZIONALE DELLA CERAMICA Quando nacque l'arte della majolica dipinta? Non si può precisarlo; certo in Europa fiorì prima di tutto in Italia e presumibilmente verso la fine del medioevo. Essa doveva costituire una delle industrie più estese e più rimunerative di quei tempi se si considera la speciale protezione che per essa avevano '' Habemus thesaurumin vasis /ictilibus ,,. (Faenza), nelle Marche e nell' {!mbria; e se }l ~ome di f' ajences si diffuse per t~tto 11mon~o ad 1nd1car~ le opere di ceramica, fu più for~una d1 nome che d! realtà di cose. Faenza ebbe anch essa (come le ha oggi insieme alla vicina Imola) le sue fabbriche, ma dove queste ~-raggiunsero un vero prodigio artistico fu Ferruccio-:-Mengaroni - PIATTI D'ADDOBBO vari princ1p1. Il periodo che corre dal 1300 al 1400 fu pi11 che altro un periodo di preparazione e di esperimento e la produzione di quell'epoca si chiama, per la sua non molto buona qualità, mezza majolica. Ma quando Luca della Robbia trovò quel suo mirabile modo di invetriatura, essa assurse ad arte vera e propria e prese il nome di hgulinaria e gli artefici si chiamavano figuli, vasari, boccalari e majolicari. Quest'arte si sviluppò principalmente nelle Romagne n_elle_Marche e nell' Umbria e precisamente nel terr1tor10 s_oggetto_a _quegli impareggiabili Mecenati che fur~no _1Duch! d1 Urbino. Le fabbriche più 1mportant1 d1 quell epoca sorgevano a Pesaro Gubbio C~steldurante (Urbania), Urbino e Faen~a. Faenz~ primeggiava per il suo colore bianchiccio che distingueya le sue stoviglie dalle altre; quelle di Urbino e d1 ~as!eldurante _erano le più diffuse ed avevano una migliore perfezione nel disegno. Il Raffaelli parBibliotecaGino Bianco ,
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