Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

~------- .. • Dopo trent'anni - La Campagna d'Africa 1895-1896 I. - AMBA ALAGI Certamente gli Italiani sapranno~ auspice il Governo nazionale, co~memorare degnamente la gloriosa, benchè sfortunata battaglia d'.A.daa, di cui ricorre il trentesimo anniversario il 1 marzo del prossimo anno. È passato ,il tempo in clii o~n1 ita- . liano, per ignoranza o per timidezza, .~i credeva in obbligo d'arrossire al sentir pronunziare la pa ... rola : Adua. Questo nome fatale ricorda bensì una 1ventura, dovuta a un complesso d' errori politici e militari che fra poco vedremo : ma come fatto d' arme, rievoca una pagina luminosissima del valore ita1iano. Inoltre, essa •resta sempre la più grande battaglia colonia-le che la storia ricordi ; e merita perciò considerazione e studio accurati. Ma per comprendere Adua, bisogn3 conoscerne i precedenti : bisogna cioè ricostruire tutta la storia della campagna del 1895-96. Ciò fornirà I' occa... sione di ricordare altri episodii magnifici, altri nomi d'uomini benemeriti, che devono essere presenti agli animi di tutti, e specialmente dei giovani. Le nostre campagne d'Abissinia furono oltremodo feconde d' eroismi : ed è assolutamente ingiusto che esse siano oggi tpoco note in confronto, per esempio, della campagna di Libia. Vergognoso, per ciò che riguarda le classi dirigenti italiane, è invece il contegno degli elementi politicanti di quel tempo. Non è vero che il paese fosse contrario ali' espansione in Africa : l'opinione pubblica nella sua parte migliore sentiva l'impor- . tanza dell'impresa e comprendeva che 1 'onore del nome italiano era impegnato in quella colonia, che il segretario di Crispi, Carlo Dossi, scrittore originale e delicato, aveva battezzato col sonante nome di Colonia Eritrea. Contrarii erano solo taluni strati della socialdemocrazia, o per istintiva diffidenza verso qualsiasi avventura milita..:e, o, com'è più verosimile, perchè sobillati dalla ìvla~- soneria al servizio della Francia. Bisogna ricordare che i rapporti franco-italiani erano allora tesissimi : il Governo di Parigi aveva interesse a provocare un disastro militare degli Italiani in Africa, e a tale Biblioteca Gino ■ 1 neo • scopo mandava colà denari, armi: _uomini._ Alla Corte di Menelik abbondavano gli 1struttor1 francesi - ricordiamo i famigerati Cl ochette e Chefneux - ed altri ne aveva mandati la Russia al ... leata della Francia, sotto la guida del non meno famigerato Leontieff. Tutta questa gente gczzovi,., gliava ad Addis Abeba a spese dei propri Governi e del barbaro Negus ; e specialmente i Russi si abbandonavano ad orgie così sfrenate, che gli stessi Abissini dicevano : Moscovì chi/ ù chi/ ù (i Russi sono molto schifosi). Ciò va ricordato dagt· Italiani,' i quali nel 191 5 con tanto ingenuo entusiasmo si gettarono nella grande guerra in soccorso della Russia e della Francia. l... a Massoneria italiana, dunque, guidata da rue Cadei, aizzava nel paese e nel Parlam~nto la lotta a fondo contro Francesco Crispi, massone anche egli, ma antifrancese e perciò processato e messo al bando dai « fratelli ». La posizione politica del Crispi, forte nel paese, era parlamentarmente debolissima, a_nchein seguito alla « questione morale >) che con furia d 'iene i radicali cavallottiani avevano condotta contro di lui. Il Ministero si reggeva a malapena, e sarebbe bastato un nu!la per ' far.lo cadere. Il suo tallone d'Achille era appunto la situazione coloniale. Le vittorie riportat~ dal generale Baratieri nella campagna 1894..9.5 contro ras Mangascià, avevano provvisoriamente consoli- ., dato il Governo ; ma nuove burrasche s'addensavano sull'orizzonte eritreo, con grande gioia della opposizione, la quale desiderava la sconfitta delle aoni italiane per ,liquidare definitivamente il vecchio Crispi. Questi sembra non aver avuto un'idea chiar?t del carattere estremamente pericoloso della nuova guerra che Menelik preparava contro la nostra Colonia, eg,li si illuse, come in parte s'illuse anche lo stesso Baratieri. Benchè le lettere e i telegrammi, numerosissimi, scambiati in quei mesi fra il Governat~re e A Presidente del Consiglio, dimostrino che gli avvisi del Baratieri non erano mancati, si ...

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