Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

. , infinite delle generazioni; ~lasocietà avrebbe scopi proprj, che sorpassano quelli dell'individuo : scopi cli conservazione., di espansione, di perfezionamento, che impongono talora, come nella guerra, il sacrificio totale dell'individuo ailla società. Per il Fascismo quindi soltanto la società sarebbe fine, laddove l'individuo non sarebbe che mezzo é strumento di fini sociali ; solo lo Stato avrebbe dei diritti, mentre l'individuo non avrebbe che doveri, e i suoi diritti non sarebbero altro che riflessi dei diritti dello Stato. Orbene, io non credo che si possa schematizzare il sistema dei rapporti tra il Fascismo e le altre concezioni politich~ in una serie di antinomie ; e penso che se il Fascismo si fosse chiuso in una po, sizione negativa, non avrébbe infuso tanto fermento di vitalità nella compagine naziona,le. Il Fa~ scismo è schiettamente italliano ; e il pregio del genio itailico è di essere sintetico, perchè costruttivo, di rifuggire dal 1le crude negazioni, perchè la negazione è sempre astratta e infeconda. · L • originalità del .Fascismo non è dunque nello avere contrapposto alla formola « la società per l'individuo » delle dottrine precedenti, .I' ailtra formola « l'individuo per .la società ». II suo pregio è di avere, mercè una sintesi energica, ricostruito ~Iconcetto della vera società e del vero individuo. Esso ha negato il falso concetto d'individ.uo, così com'è rappresentato dal pensiero illuministico francese, e il falso concetto di società, come viene affermato dal pensiero sociaJistico tedesco. I,I pensiero francese del secolo decimottavo esagerò il concetto d'individuo, fino a mettere la società alla sua mercè e all suo servizio. Il socialismo tedesco del secolo decimonono, confiscò la proprietà e ogni altro diritto, e lo stesso concetto d' individuo, a favore della collettività e de,llo Stato. 111 pensiero fascista si lascia indietro tanto I' individualismo della democrazia, quanto I' anti.ndividualismo del socialismo. Per lui il vero individuo è quello che non .nega la società ma la conserva e nobilita; la vera società non è quella che annulla . ,l'individuo, ma lo avvailora e potenzia. L'individualità di un uomo è tanto più prestante e possente, quanto più pronto egli è a unmolarsi a un'idea superiore. Garibaldi, che risponde « obbedisco », Cavour, che esclama « sparisca la mia reputazione pur che l'Italia sia na7iÒne », sono -più co~pleti individui di un LeoBiblioteca Gino Bianco 9 ne X, che esala ~I suo egoismo nella celebre frase : « attendiamo a godere, facciam bene alli nostri». Il Fascismo non rifiuta dunque il concetto d'individuo, ma ,lo integra e corregge. Parimenti non ripudia il concetto di eguaglianza, tanto caro alla democrazia, ma 1 10 perfeziona ed invera. Se eguaglianza significa parità di diritti a parità di doveri, nessun principio sta alt[ettanto a cuore a!lo Stato fasci5ta. Diritto sì, 1 ma anzitutto dovere, ecco il grande inseg1namen.todi Mazzini, che noi poniamo a base del nostro credo politico e morale. La donna it~liana, durante I.a guerra, gareggiò con l'uomo in amor patrio, e in spirito di sacrificio e oggi è stata, per opera del ·Governo nazionale, parificata alJ'uomò nel godimento dei diritti politici. Ma se per eguaglianzia s'intende i.I disconoscimento di ogni valore e gerarchia, I' assoluta ~rifìcazione del buono al tristo, del servitore al diffamatore della . patria, dell'eroe al traditore, aJ.lora il Fascismo si dichiara ferocemente antiegualitario. Le democrazia non deve trasmodare in canagliocrazia. · La ·nostra dottrina non condanna senz"altro il ' liberalismo ; anzi lo restituisce al suo genuino valore. Siamo libera•li, se esserlo signit~ca amare la libertà rispettando la legge. Il nostrio motto è il romano sub lege libertas: la libertà sotto la legge. Non sappiamo anzi vedere altra ,libertà fuori di quella, che ha per corrispetitvo una inflessibile autorità statale. Senza uno Stato forte, non resta ai deboli che la schiavitù. L'indebolire lo Stato per via di freni, di controlli, di contrappesi, come pre-- tende i.I falso 'libera,lismo, mentre afforza in appa-- renza, affievolisce, in sostanza, la stessa libertà delI' individuo. Tanto più forte sarà 19 individuo t quanto più forte è l'autorità statale, che ~i riflette in lui. L'orgoglioso ·senso di personalità del.I' ing.lese rispecchia la gagliarda e possente struttura dell'impero britannico. Questo è il motivo onde noi poniamo il concetto di forza al centro' dello Stato fascista. Quando ' un popo.lo si sente chiamato a una missione di ci- - viltà, e si riconosce la forza per raggiungerla, allora diviene ilo Stato. La sovranità è 1• espressione di questa forza : ed è coeva perciò al costituirsi di un popolo a Stato. Prima che •lo Stato sia sorto, non c' è sovranità; ond' è assurdo parlare di una sovranità popolare, come, cioè, pertine~te al popolo, anteriormente al suo organizzarsi a Stato. La dottrina della sov·ranità popolare è una finzione e un mito, di cui la Rivoluzione francese ~i servì per •

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