Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

.,, I ' VITA NOVA 7 toria regina, con la sua acconciatura bianca, e il suo ampio mantello, e il suo piccolo parasole che le ombreggiava il viso pallido, dalle guance pronunciate, dal profilo deciso di autocrate. E mi pareva, impossibile, allora, che quella Donna fosse una regina, perchè non portava la corona in testa, nè il manto di porpora, e parlava come tutti gli altri mortali ... Ed anche lei, imperatrice di un vasto regno, sovrana di una nazione formidabile, è sparita. Anch' Ella oggi è l' Ombra che si aggira per le splen~ denti sale di questa villa tramutatasi in reggia; Ombra come le belle donne di Casa Fini e de' Solosmei, e de' Palmieri, e della Granduchessa di Toscana. Ombra come quel popolo di larve rievocato da messer Giovanni Boccaccio per diradar le funebri nebbie che salivano da Firenze appestata. Solo le mura gloriose e magnifiche di questa dimora di principi e di re, restano immutate dall'alto del bel colle folto di verzura, ridente di giardini anche nel più tardo autunno; e sull'ampia terrazza splendente di sole, sembrano echeggiare, nell'alto silenzio così pieno di poesia gentile, le rime clel glorioso poeta di Dante che celebrò Firenze ne' suoi versi immortali : E tu ne' carmi avrai perenne vita Sponda che Arno saluta in suo cammino Partendo la città che dal latino Nome accogliea finor l'ombra fuggita. G:à dal tuo ponte all'ombra impaurita Il papale furore e il ghibellino Mescean gran sangue, ove oggi al pellegrino Del fero Vate la magion si addita. Per me cara, felice, inclita riva Ove sovente i piè leggiadri mosse Colei che vera al portamento Diva In me volgea sue luci l:eate Mentr' io sentia dai crin d'oro commosse Spirar ambrosia l'aure innamorate. RINA MARIA PIERAZZI Nel cortile canta la fontanel1a querula .... Bibliotec Gino Bianco

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