Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

,. • 4 come ha intuito limpidamente il nostro Duce, non può soddisfare se non la fantasia crepuscolare dei reazionari tendenti alla fondazione d'una specie di Leviatano di hobbesiana memoria. La forza che sia •vera forza è consenso così come la violenza che sia vera violenza è la stess'l energia spirituale che si erige a dominatrice assoluta della reailtà. Tanto vero che il popòlo italiano scorge il potenziamento di sè stesso in Mussolini che sente così intimo a sè che un qualsiasi attentato alla perso~a di lui gli sembra un attentato alla sua stessa esistenza. Mussolini è il Fascismo, ma il Fascismo è lo stesso popolo che freme e vibra d'una vita intensa. Uscire da queste identificazioni che costituiscono una sola identificazione non crediamo sia .lecito, se non si vuole contrarre o raggomitolare il Fascismo in una supernazione, che lungi dal trovare le ragioni vere del suo sviluppo, troverebbe a lungo andare la rovina,· la morte. E il Fascismo invece non vuol morire : esso vivacemente, violentemente, sente che l'idea che rappresenta è la sola idea viva della Nazione, e perciò si protende tutto quanto alla trasf or~azione integrale della vita italiana. Questo dinamismo, che Mussolini ha saputo imprimergli, costituisce il principio vivo, la suggestione straordinaria, il potere grande di diffusione che esso possiede. 1 Perciò i,l Fascismo non è reazione, ma è fondamentalmente rivoluzione piena, assoluta, travolgente. Perciò ciascun fascista che è penetrato nella sostanza creativa della concezione fascista, non si attarda sulle posizioni raggiunte, nè guarda ad un passato definitivamente superato, ma si volge con tutte le sue forze aill'avvenire colla cosciema precisa e salda che la Nazione, che è la nostra Patria, bisogna rinnovarla giorno per giorno, ora per ora. Di qui la sua avversione istintiva, irrefrenabiie, selvaggia, con,tro coloro che dimentichi della grande solenne ora che attraversiamo vanno tessendo con~ giure e congiurette contro uomini che rappresen11111ti11111111111111II11111111 I I I I I I I li I I Il lii 111111111111111 I I • "' •r•• tano il fior fiore della nostra personalità, della nostra passione, deUa nostr~ _fe~e, ~er ~o~disfare le loro piccole o grandi amhmom. !)1 qm 11 s~o san~o od.io contro i mestatori che vogliono apparire ·puri, ma che nascondono invece ,I~ anima di T ersite. Gli è che ·in ciascun .fascista che sia vero fascista e• è la febbre dell'azione, e l'azione .è creazione di mondi sempre nuovi, è continua rivoluzione in atto. Chi è capace .d'intendere questo, sarà capace anche d•in... tendere che il Fascismo no~ può essere una reazione, ,perchè esso anzi si definisce - se d'una vera e propria d-efinizione si può parlare .- µna rivoluzione immanente, che penetra in tutte le insen.ature della realtà spirituale che ricrea e rende agile e pronta a nuovi ardirnenti, a nuove azioni creatrici. Ecco perchè noi abbiamo ferma fede che il ,fascismo nel suo cammino trionfale saprà espeJ ... lere dal suo corpo le tossine che lo avvelenano e che sono rappresentate 1da quanti credono, ingenuamente talora, ma tal' altra iµ malafede, di costruire u11 edificio' statale o nazionale, il quale anLichè comprendere, vivificare, creare t,utte le manifestazioni o correnti spirituali, sia da queste compreso. vivifi- · cato, creato. Lo Sta!o fascista che noi vagheggiamo è quello che Mussolini, interprete magnifico dell'anima nazionale, vuole, cioè lo Stato che trovi in se stesso le ragioni im,manenti del suo sviluppo, che sia, in altri termini, sufficiente a sè stesso : insomma, lo Stato religioso, o lo Stato come religione. Lo Stato così concepito, nòn può temere tramonti; perchè solo così esso è l'organismo vivo, unitario, che comprende. in sè la totalità della vita del popolo, perchè solo così può avere coscienza dei suoi fini eterni, immortali, cioè una fede con cui può facilmente trionfare dei nemici esterni e di quelli interni. Che è lo Stato divinato dal Mazzini e dal Gioberti, veri e im,mediati precursori della concezione fascista. GIUSEPPE SA ITT A , 11I Il Il 111 li I li li li I 1111111111111111111 ti 111Il Il 1111 I Il I MAGAZZINI GARAGES Piazza S. Alò, 7 • BOLOGNA - Telefono 9-32 TUTTO IL FABBISOGNO PER L'AUTOMOBILISMO Biblioteca Gino ■ 1anc

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