Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

\ • , I I , . , . - 91- I • l'illus!one almeno di essere padroni a casa propria .. / . . . La g1ust1z1a é uguale 1ntutto quanto il paese, .che ha un'amministrazione·che funziona come un orolo o. Questa è la situazione nella quale si trova l'India, nella quale tanto si è parlato e si parla di rivoluzione, la quale però è molto difficile, per l'accennata divisione della popola- -zione. Perciò un grande diplomatico inglese ha . d~tto che la posizione dell' In'ghilterra nell' India é una grande gloria, una grande responsabilità, ed un ·gran pericolo. La rivoluzione infatti vi è stata settant'anni fa, e si pub ri- , petere anche oggi lo stesso movimento. Un certo fermento vi è in perpetuità, ma mai come ora esso ha assunto un carattere che definiremo pericoloso. E tuttavia le cose sono rimaste aillo stesso punto, ma oggi i mussulmani si sono avvicinati agli indù, la divisione religiosa è meno accentuata ; rimane, è veto, la divisione di casta, per cui la po,polazione non si fonde ; ma v'è un crescere del sentimento nazlonale che maturerà in un tempo avvenire, se per ora è ancora sopito. In q·qesto htodo l'Inghilterra continua in questa sua funzione di tutrice, e questi superbi Inglesi continuano laggiù tranquilli la loro vita di sport, sperduti in mezzo a un mondo straniero, che subisce tuttavia il fascino di questa . metropoli superiore se non come cultura (per· eh.è la cultura' indiana ha parecchi punti in cui può valere tanto quànto. quella dell'Inghilterra), ma per questa sua specialissima qualità e specialità di .saper organizzare e governare il mondo intero. · E ripeto le cifre di questa popolazione inglese che non ha avuto paura di facilitare in tutti i modi la diffusione dell'istruzione e 1·e1evamentodel benessere e della civiltà indiana, e non ha avuto paura di dire a questa gente, venite a perfe1ionarvi nelle università inglesi, e non ha avuto paura di lasciare libera di freni la stampa, in un paese che pare un barile di polvere pronta a scoppiare! Ma anche fuori dell'India, saltando da un paese all'altro, andiamo nel Sud-Africa. Ecco un altro tipo di paese britan.nico. Questo è un dominio def quale divenne padrona l'Inghilterra do'po una lotta tremenda contro i boeri,. coloni olandesi importati fin dal secolo XVIII,e non appena li ebbe sottomessi non trasse ven- - detta alcuna dalla resistenza, ma parificò i vinti ai cittadini inglesi, lasciando anche a questo· Sud-Africa una forma di governo par- , lamentare, che nell'ambito dell'impero ha caratteri singolari d'indipendenza. I • ■ ■ a 1no 1a e Questo· avvenne anche nel Canada. L'Inghilta entrò nel Canadà nel 1759, occupando la colonia che era francese, e l'occupò guerrèggiando. I francesi furono sottomessi, la colonia diventò inglese. Dodici o quindici anni dopo, a poche miglia di distanza, ·si ribellarono le confinanti colonie inglesi d'America, quelli ·che sono gli Stati Uniti oggi si rivoltarono contro l'Inghilterra, ma i canadesi che erano lì a due passi non si riunirono ai rivoltosi, ri- · masero fedeli suaditi inglesi...Questi sudditi fu- .1/onofedelissimi allo stesso modo· che sono oggi gli Olandesi (Boeri) d_ell'Africa del Sud, che alla fine non si sono più mossi, tantochè l'Inghilterra ha subito elevato ai gradi più alti i cittadini boeri come se antecedentemente non ci fosse stato conflitto alcuno.. Anche questo è un esempio singolare di sapienz1. Ed anche il Canadà è diventato un dominion, i cittadini si governano da sè me- ·diante1 il loro Parlamento, non c'è che un governatore che rappresenta 1~ volontà del Re -d'Inghilterra, ed ha· più. che altro ·un'autorità nominale. Differenzadal Sud-Africa però è questa, che nel Canadà gli abitanti sono tutti francesi od inglesi, tutta gente di civiltà europea: nel Sud-Africa la grande maggioranza sono negri, i quali però non contano. Lavorano nelle miniere, son·o gente infer· re. L'Inghilterra ha dato la libertà ed un governo proprio ai cittadini bianchi, ma i negri è come se non ci fossero. . Io vi ·ho mostrato questi esempi,.e ci sarebbe da raccontare ancora molto su tutti. In questa varietà di atteggiamento ed in questa capacità di adattamento a forme cosi singolarqiente diverse con certi popoli, ved1amo come siano trattat,econ una certa larghezza solamente le colonie di bianchi e niente altro, gli altri fremono ancora so~to un giogo che in un modo o nell'altro li grava. Il tarlo roditore c'è, ed abbiamo visto quale sia. in questa impossilibità di compenetrare il dominato coi dominatori. Data d'altronde la grandissima libertà di governo lasciata ai dominions, 1 1 Africa del Sud e il Canadà specialmente sono colonie che potrebbero un giorno o l'altro per diversità d'interessi e di direttive, trovarsi in conflitto con la madre patria. Fino adesso non c'è stato mai questo pronunciamento, sono invece ferventissimi inglesi, e per la loro origine inglese, sono rimasti inglesi per civiltà m·a sono sfuggiti al dominio dell'Inghilterra, per formare uno stato a sè. Che cosa avverra del resto? Questa é la conclusione che si pub trarre,: ma in questa • • I r \ , • f

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