Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

.... ... .. ' / -· ' Nella Unione· delle repubbliche socialistiche dei saviefi rivive dunque quella medesima,. forza che costituiva l'impero degli zar, forza lenta a muoversi, ma formidabile quindi se spo~ta, e tale da incutere rispetto a molti. Ho parlato della enormità della superficie, ..e. della e!l~rmità delle distanze in rapporto , alla scar$tta della popolazione. V'hannG però, nei ca·rat'teri di questa potenza colossale che .potrà svilupparsi in modo che noi oggi giorno neppure possiamo p"revedere e che peserà enormemente sulla bilancia · del mondo, altri ~ lati che certamente non sono rosei. Vi é il clima, che rappresenta certo una condizione.di cose che paralizza le forze, l' agghiacciamento invernale di tutto il paese, quella enorme massa di neve che lo ricopre in tanta parte, e il congelamento dei fiumi, che paralizza le comunicazioni regolari d'inverno. E poi bisogna tener presenti le condizioui rispetto al ~ mare, perché rappresenta uno dei punti più deboli rtella vita dell'impero. Già da questa carta é facile farsi un'idea di quello che sono queste condizioni infelici dal punto -di .vista del mare : tutto l'orlo settentrionale dal Mar : Bianco venettdo allo Stretto di Bering e al Pacifico è un immenso mare di ghiaccio, la possibilità per lo stato russo di servirsi delle coste settentrionali è, una possibilita_ assolutamente nulla. V'è quì solo un punto che permett~ in pgni stagione .il contatto marittimo della Russia cogli altri paese, ed é alla estremità occidentale -dove la Russia confina à Nord colla Norvegia ; in quel punto vi é il solo ·luogo della costa settentrionale dove il mare non agghiaccia neppure nel più rigido inverno, ma se appena andiamo poche diecine di chilometri più 'in là nel Mar Bianco, l'agghi~cciamento é già di parecchi mesi all'anno " \ • .., I f I . . I . . , ... . , .. .. , • I e ' j l F .. • e 'il movimento còstiero . e tutta la vita di scambio é paralizzata per troppo tempo del1 'anno. E' quindi pienamente giustificabile quella continua tendenza della Russia, a portarsi, · conquistando, verso il mare libero, tendenza che preme su tutta la sua storia. Ed ora appunto una peggior condizione si é aggiunta in seguito alla guerra mondiale, perché questa Russia, che prima della guerra arrivaya. al- .. meno liberamente al Mar Baltico su un tratto abbastanza lungo, oggi é stata privata anche del Baltico fuorché per una piccolissima striscia : tutta la costa ch'era russa sul Baltico oggi é Finlandia, oggi é Estonia, oggi è Lettonia, o Lituania ; che sono tutti stati sorti _dallosfacelo della Russia zarista, favoriti in tutti i1 modi n~I loro nascere dagli alleati. E sono mantenuti dagli alleati perché la loro esistenza vuol dire pressoché chiusa ai· Russi la via del mare occidentale. Questa creazione dei piccoli stati baltici - e della maggiore Polonià coine antemurali alla ·Russi~, spiega tutto il gioco delle rivalità politiche in questa parte d'Europa:_ la Germania, posta in mezzo fra la Fr3:ncia e la Polon·ia interessate a tener. la Germania in freno, \ mentre dall'altra parte la Germania e. la Rust sa tendono ad allearsi per schiacciare la Polonia. Questo è sem~re avvenuto nella storia del mondo. E certo anche in un prossimo avvenire la Russìa tenderà a riprendere il territorio sul Baltico : ecco l'anelito nascosto di , questo gigante che pare addormentato, e che tende con tutti i suoi sfo.rzi a spezzare quelle catene che in un· certo modo lo serrano fuor-i dal mare libero. Così la Russia minaccia colle sue armi enormi·e colla sua prepotenza laten:. te l'avvenire dell'Europa . - I • ✓.­ ' ' • ,,> , .l , I I I .,

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