Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

- - - - r - --,... - - - - - - - - - -- ,,. • - 83 - quali non ·av~van~ si?dacato alcuno·, special- questo sentimento llaiOnale che .aveva . già mente se trattavast dt Legati a latere. C1era, ~ominciatoa sbocciare e a fiorire. · ~ensl, Ufl_ t~sorieregenerale, ma non aveva la Gli aspiranti alla indipendenza e alla liforza ~ufftc1ente ✓ per costringere alla resa dei bertà non furono, come ben si comprende, conti 1 capi delle provincie; dimodochè le moltissimi,.da pri,ncipio: troppe erano le dif- . _spesesupera,vano sempre tutti i preventivi. ficoltà e pochi possedevano la fierezza d'aniErano esse fatte ·generalmente a fin di bene, mo indispensabile; ma i pochi « liberali », coma lo stato non poteva avere un bilancio e- me furon chiamati, crebbero di. numero via satto d~gli incassi e delle spese. Non c'era ·via çhe la persecuzione si fece più aspra e· poi esercito : lo si doveva formare di volon- intensa. ~ tari, o di uomini fatti venire dalla Svizzera; I cittadini che avevano goduto · nel pre- , e çomunque costava assai. _ cedente periodo di sufficiente libertà e di un Nella Toscana era· venuto Ferdinando III discreto benessere, non potevano non fare la di As~urg~:Lo~ena,fratello dell'impe_ra_todre~l rivoluzione, o tentarla almeno: per ubbidire _q_ualten ptu dt un momento e in più di una ad un bisogno, per mantenere vivo un ideale, -circostanza mostrò di avere una certa indi- contro la intollerante compressione. pe~denza, specialmente p·er il fatto che era &co come. allora le sètte· $i diffusero coadiuvato da ottimi ministri. · ·dapp~rtutto, si moltiplicarono·in ogni 'luogo. Trascurabili sono il Ducato di Lucca e il , Le sètte traggonò quasi ·tutte ispirazioni Ducato di Massa, piccoli, retti da due donne. e modi esteriori dalla massoneria che vanta In Napoli regnava Ferdinando I. Ebbe origini antichissime, e che fu molto diffusa cattivo esercito, ·cattiva polizia, cattiva ammi- durante il periodo francese. . ✓ nistrazione : il suo latò buono fu quello di · Ma essa non rispondeva più ora (dato il togliere la forza ai « baroni » i quali avevano suo ca·rattere universale o internazional~)al presa l'abitudine di p_adroneggiare a destra e · bisogno degli italiani,_e- perciò in questo pe- . a sinistra, ,~d erano incontentabili neUe loro riodo va scomparendo e comunque diminue·npretese. .. . · do d'impor·tanza,mantenendosi sole qua e là · Il re delle Due Sicilie dimostrò anche u- per via di eccezione. na certa resistenza contro le pretese che il Grande importanza ha invece, in questo papato aveva sul Napoletano, riguardo a Be- periodo come nel periodo mitrattiano, la carnevento e_a Pontecorvo; alla fine il papa· ce- , boneria. La carboneria, che ha anch'essa le sue dett~ quelle. terre, ma ne fu ricompensato dal leggende, trae il suo simbolismo dal commerre, il quale diede in mano al papato tutte le cio del carbone, quindi le foreste, le vendite, chiese, ed a~mentò il numero,delle parrocchie il legno, i cugini, ecc. La carboneria abbane delle sedi arcivescovili. ~ . ~donail. concetto universale per òttenere un . Sç noi volgiamo l'occhio alle condizioni r concetto o particolare o nazionale. generali dell'Italia d'allora, vediamo subito che I La carboneria, quantunque fosse poi per- ,~mancano due fondamentali cardini del vivere seguitata dalla Chiesa, non è contro la Chiecivile_:la libertà e l'indipendenza; e ·queste sa, e di essa fecero parte molti sacerdoti. Non da allora in poi ricerca affannosamente il po- ha una determinata forma di governo, vuole polo italiano. · , , · soltanto l'indipendenza e la cacciata dello · ~ Ispirati da queste idealita, e nella condi- straniero ; onde il grande benefizioche ne dezione stella più dura compressione, si intende rivò per la causa nazionale. • facilmente come gli italiani cercassero•di unir- L1 natura del tutto patriottica di· tali sètsi in associazioni forzatamente segrete. te, e la I.oro epressione di protesta contro i ' Le sètte, in tali frangenti, non solo si governi assoluti, è ben compresa dallo stesso giustificano, ma si rendono necessarie. Noi Chateaubriand (oltre che dal Sismondi e dal siamo ora e dobbiamo essere' contrari a tutte Lamartine), il quale affermache gli stati avelè sètte, perchè abbiamo la Nazione e quella vano torto a p;rseguitarle, rappresentando es- · libertà che ci consente di parlare, operare, ~ se solamente il segno dello scontento grande comunicaread altri quello che abbiamo dentro che era nella coscienza italiana ; ed .aggiungedi noi: ma allora, quando nessun pensiero va: ~ S?vr~ni ~, Italia, date la libertà di· es- .politico poteva essere ap~rtamente es~res~o, sere 1tal~an1e vedrete allora che tutte le sètte le sètte divennero·necessaneper te~ere 1n vita scompariranno! iblio no n • . ,I' I • I .. ' .

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