Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

• . . • ( PROF.. ALBANO SORBELLI • . ' . , . •, .... IL CONGRESSDOI ·VIENNA ' J SERA. DEL 5 MAGGIO 1925 NAPOLEONE aveva portato all'Italia dei vantag-gi e anche dei _danni, ma dobbiamo subito affermare che ai danni furono superiori i vantaggi. Fino al 1796 infatti non si vedono le traccie di un sentimento 'unitario nazionale. Abbiamo, sì, poeti, scrittori, trattatisti che parlano dell' Italia; ma nessuno sente l'Italia unita, nessuno sa svolgere e sa creare attorno a sè od anche solo concepire la nazione itai liana, lo spirito che muove le anime nostre a un'aspirazione di unità nazionale, ·o monarchica, o repubblicana, o semplicemente federale. Al contrario, dopo la venuta del Buonaparte, dopo la sua nomina a Re d'Italia, nel . 1805, questo sentimento di italianità si intravvede e si manifesta pressochè in tutti ; si sente ora perfino dagli avversari ; e vengono fuori 9ei proclami dagli Austriaci e dagli Inglesi, che ci meravigliano. . Fino dal 1809, _in pieno trionfo Napoleonico, Giovanni d'Austria scrive presso a poco cosi : « Il "regno d'Italia,, (quello di Napoleone) è un sogno vano, un nome senza titolo. . . • 1. neo ' Voi siete degni di diventare un forte popolo unito e di avet salde le Alpi. Se ai~tate I'Austria, l'Italia intera tornerà ad avere suo grado tra le nazioni del mondo, siccome ella aveva altra volta. » E qui, lontano lontano ci si sente l'Italia . dei Comuni o meglio l'Italia di Roma. Poco dopo, nel 1812, -il Nugent emanava ~n proclama ancor più caldo e patriottico (ed -è quello stesso Nugent che nel 1848 conduceva truppe in soccorso di Radezki e ai danni del paese nostro) : « Avete tutti a ,diventare .una nazione indipendente e lo sarete, se vi valgerete contro Napoleone sotto la nostra guida e la nostra volontà. » • Ed accanto ag1i Austriaci dobbiamo mettere gli Inglesi. Lord Bentink il 14.Marzo 1814 cosi diceva anch'esso .in un proclama che fu sparso· per tutta l'Italia, e che destò senza dubbio una notevole commozi0ne : « Italiani, . siate italiani. Guerrieri dell'eseicito italiano, pensate che in poter vostro è il compimento . di questa ·grande opera. » r I • { I

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