Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

.. . . M~ntov~, e _si ~vvia verso Bologna. Dopo le prime v1t~or1e~• M?ntenotte, Millesimo, Dego ottenute in ·br11Iant1combattimenti contro il ~ Piemonte e il · conseguente armistizio di Cherasco, il cammino fu facilissimo : il duca di Parma gli diede grandi tesori, e buoi, e quadri! _pu!chèsalvasse le campane per gli uffici rel1g10s1e a_lpatto che lo lasciasse tranquillo; _ a Reggio, a Modena, a Bologna, ha un'acco- . glienza fantastica ; e via via che va innanzi é sempre Jo stesso trionfo. ' L'Austria manda dei potenti eserciti, uno con a capo lo stesso arciduca Carlo: è sconfitto, e Napoleone marcia su Vienna ; è fer-• mato a Leoben per le offertedi pace. L'Austria è stata sconfitta in brevissimo. tempo, tutta l'Italia superiore è a disposizione di Napoleo... ne. E' questa la prima· spedizione nella quale egli dimostrò, per eccellenza, tutta la straordinaria energia e abilità di cui era dotato. Il suo Iato debole fu questo : che anche coloro che erano legati a lui dall'altezza delle cariche o da vincoli di sangue, per la straordinaria indipendenza e volontà evolventesi, non sapevano mai che cosa dovessero fare e a che punto fossero ; lo sapevano solo dopo che avevano avuto l'approvazione o il rim- . provero di lui. Questa ndn concedere libertà a coloro che dipendevano da lui direttamente, . produsse nella sua azione, nel suo governo, in certi momenti, qualche debolezza, e più tardi lo sfacelo. Nel 1814 e nel 1815 vedremo in Italia intraprendere contro il Beauharnais la guerra dell'indipendenza Gioacchino Murat, che. era stretto parente suo, (\d aveva combattuto al suo fianco anche nella triste spedizione di Russia. Eppure se non era quella spedizione di Russia, fatta in cattive condizioni climatiche, e per le ·guaii egli stesso non vedeva chiaro, perchè mise tanto tempo a prep~rarla, quasichè sentisse che di là _veniva il suo destino finale ; se non era quella infausta campagna, ripeto, egli avrebbe potuto ancora vincere e trionfare. L'Ìtalia in questo primo periodo (1796-99) fu trattata male : nonostante che tutti nell'Ita- . lia settentrionale avessero una speciale affezione per quest'uomo.. In. Rom_agna, E!11ilia. Lombardia trovò persino i preti che gh andavano in~ontro, non curandosi delle condizioni che potessero sopravvenire da un momento all'altro fra il. papa e lui. Anche i .nobili, nonostante che prima fossero contrari a perdere i loro privilegi, in Italia più n_ominalic~e reali~ , furono ben lieti di assumere •~nuovo titolo dt cittadini. - · o Bianco I .. Napoleone non trattò bene forse perchè questa spedizione, che era riuscita meravigliosamente, doveva essere per lui ragione soltanto di più alto salire. . Ma quando più tardi scendono gli Austro-Russi dal Nord, e dalla Sicilia il cardinale Ruffo passa lo stretto coi suoi fanatici, e i francesi di Macdonald sono costretti a fuggire, è tutta l'Italia cosi osannante a Napoleone torna suddita dei vecchi dominatori inveleniti e più aspri di prima, allora si senti in Fran- · eia quale importanza poteva avere un dominio sicuro e tranquillo jn Italia con un governo largo ed elevato. Napoleone lasciò l'Egitto, andò a Parigi, si fece proclamare capo del Governo, e ricominciò daccapo tutta la sua opera. L'Italia infatti non esisteva più, essa era di nuovo possesso degli Austriaci, e gli Austriaci erano uniti ai Prussiani, ai"Russi ed agli altri collegati. Napoleone in brevissimo tempo riconquista· tutto il paese: con- una battaglia sola, quel~a di Marengo. Battaglia fortunosa da principio : i corrieri erano già partiti, ad an- , nunziare. a Berlino ed a Vienna, ed alle altre corti che Napoleone era stato battuto'; e ci fu infatti un momento dell~ battaglia in cui parve delinearsi la sconfitta ; ma arriva Desaix con soldati freschi,· che vuol gettarsi nella mischia. Si narra che Napoleone alla venuta di Desaix, guardando l'orologio, dicesse: "Abbiamo perduto la battaglia, ma c~éancora il tempo di vincerne un'altra,,. Certo si è che Desaix, portando le milizie fresche ~l combattimento, e tutto il suo entusiasmo per Napoleone, e per la Francia, recò realme.nte la vittoria. Un contrattacco de- .. gli austriaci che si ritenevano ormai sicuri, viene definitivamente controbattuto. Per le conseguenze della più grande importanza che questa battaglia ebbe, pu6 ben paragonarsi a quelle di Canne, Zama, Hastings. . Ci fu stavolta per l~ltalia.un nuovo e diverso trattamento e mentre prima si parlava di repubblica cispadana, ora si parla di regno d'Italia : la prima volta se ne parla, dopo Teodorico o dopo Berengariò. E' la prima volta che torna questo nome, e quantunque il regno fosse Jitnitato e si estendesse soltanto nella parte superiore d'Italia; costituì la base spirituale più efficace del risorgimento del nostro paese. E' infatti durante questo periodo di d.ominazi0ne si sente per la prima volta che esiste l'Italia. . E noi siamo debitori a Napoleone se il popolo italiano ha sentito il desiderio dell'unità, se ha trovato la sua forza, per mezzo dei consigli da lui permessi.,per l'uguaglianza che - I

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