Vita Nova - anno II - n. 1 - dic. 1925-gen. 1926

• • .. - 3 - • pulso interno che potrebbe essere definito come orrore· della solitudine. In tutte le specie di uccelli che passano l'intera vita in branchi o che semplicemente ~i riuniscono per compiere le loro migrazioni, 1n una grande quantità di pesci ctie viaggiano in fitte schiere, esiste questo orrore della solitudine. I piccioni sono monogami · ·ciascuna . ' coppia contrae rapporti familiari che hanno per -isco~o la riproduzione, ma quandc si trat~ ta del pascolo o del volo, all'iniziativa individuale segue uno slancio collettivo che porta alla formazione del branco. Non diversamente si comportanole comunjtà gregarie che non hanno alcun rapporto intimo fra di loro e che vivono nei paesi nordici, come pinguini, foche e tante altre specie di animali che vivono insieme soltanto perchè rifuggono dall'isolamento. Questo istinto è manifesto anche nell'uomo che preferisce, in generale, percorrere strade e luoghi frequentati, che è addirittura attratto dalla folla, che prova un senso di sgomento, di paura o anche di semplice disagio o di c0ntrarietà nella solitudine. · Fatta questa preqiessa, dalla quale risulta come l'elemento primo della società risieda in uri istinto sociale, affrontiamo senz'altro il nocéiolo dell'argomènto che mi sono proposto ·di trattare. Nella contrapposizione fra comuni- ·smo ed individualismo, giova entrare in piena società comunista per esaminare come sia organizzata· una società nella quale il comunismo abbia raggiunto il suo massimo sviluppo. \ Le società di questo tipo non sono molte, appartengono tutte agli. insetti : le più importanti E le più note sono quelle delle api, delle formiche e delle termiti. Come vivono le api ? Se, in primavera esaminiamo il contenuto di un'arnia, ci r~ndiamo conto che la popolazf~ne apistica è formata da una torma innumerevole di insetti chedesigniamo col nome <li eperaie e·da un numero assai inferiore di in- .dividui più grossi, che sono i maschi ; ricercando con cura troviamo un esemplare unico,1nolto diverso dagli altri, che è la cosidetta regina. n Bian La regina è la madre :-sessualmente essa non è che una femmina feconda, l'unica femmina che deponga normalmente uova. Tutte le altre femmine, ossia le operaie, sono normalmenteinfeconde,viceversa esse hanno maggiormente sviluppati quegli organi che permettono di raccogliere determinati materiali fuori del nido, organi che consentono la raccolta di polline e di nettare, coi quali approvigionano la società. La regina non possiede questi .organi : se dovessimo immaginare la fem-· 1nina fecondata vagante sui, fiori alla ricerca di polline e di nettare, avremmo una delusione, perché essa è incapace di compiere queste funzioni. Abbiamo dunque una casta rappresentata da una sola femmina e da molti · maschi che ha per compito la conservazione della specie; l'altra casta ha per compito la conservazione della massa · della societa, la cònservazione individuale, quella della stessa regina e della futura prole. Da tale insieme è costituita' la società delle api. Ma le operaie non compiono tutte lo stesso lavoro : nelle loro masse si possono distinguere varie categorie, che corrispondono a determinati momenti della loro vita. Una categoria di giovani si occupa prevalentemente dei lavori dell'arnia e lavora la cera; un altra più vecchia, detta delle bottinatrici, va fuori a raccogliere quei materiali che ho pri- • ma indicato. Talùne api si occupano esclusivamente della ricerca di una speciale resina . , detta propoli, colla quale tappano tutte le fessure dell'arnia. Ma dal nostro punto di vista ha impor-: tanza · il. fatto che tutte queste\ operaie e la regina, vale a dire tutti gli elementi dell'una e dell'altra casta, eccetto i maschi, ·compiono un lavoro assiduo e ,continuo nell'ambito del loro compito, lavoro il quale non ha un istante di ·sospensione. : La regina, dal giorna-.in cui comincia a deporre uova, nei limiti consentiti a lei dalla temperatura an1biente, dalla sua intrinseca fecondità e vitalità, vale a dire con un crescendo che culmina nell'estate, depone fino a tremila uova circa al giorno ; le operaie lavorano sul .J I • • I • I l

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