• I I • - ' ALESSANDRO GHIGI I , i \ ./ ., • I ' I ISTINTIED ORDINAMENSTOICIALI SERA DEL 17 MARZO 1925· IN un periodo non lungo della mia vita, ho &vuto occasione di océuparmi di politica ed ho visto che molte persòne si dedicano a questa materia rsenza possedere;-nello studio dei problemi da risolvere, quel metodo e quella ·preparazione che sono assolutamente necessari per la soluzione giusta df qualsiasi problema. -- Per tale ragione ha adérito entusiastica- ~ente alla istituzione proposta e voluta da · Leandro Arpinati di un corso di studi politici !n questa sede. Ma se si può facilmente giu-· stificarè la mia adesione a partecipare ad un comitato ordinatore di simile istituzione, talu- , no potrà chiedere perchè io, biologo e più precisamente zoologo, venga, nella mia veste ' . scientifica, a tenere una lezione in una scuola di politica. In verità i filosofi considerano dell' uomo soltanto la parte spirituale e formano con essa un modello, il quale è ben \ lontano da quanto pup _essere argomento di studi biologici : considerando l'uomo sotto l'aspetto spirituale, siamo indubbiamente tratti ad ammettere che esso s~a qualche cosa di molto diì • • . I 1 neo j verso dalla realtà, fatto, come dice la Bibbia, ad i~magine e somiglianza di Dio. Purtroppo la parte materiale predomina nell'uomo : per questo gli. uomini politici sono più vicini al biologo che al filosofo.Per quanto sia continuo lo sforzo di avvicinar~i al modello spirituale, siamo anche continuamente costretti a subire l'impero della nostra funzionalità : la lotta fra spirito e ma$eria è scolpita nell'ammaestramento evangelico: lo spirita é . ' ~ronto, ma la carne è stanca. Ed è per questo che la ragione non giunge spesso a trion- , . fare sulla passione, che é somma di istinti e· di tendenze di natura materiale. , Ecco apparire il ne~so tra biologia e politica e la necessità di studiare se le condizio- · I . ni ~i esistenza degli uomini e I.e loro attitu- . ' _dini non possano, anche nei rapporti sociali, • avere una grande influenza e non debbàno indurre l'uomo di. Stato a tenere conto di queste circostanze, pef poterle, nei limiti del possibile, regolare mediante le leggi. I Esposte le ragioni per le quali il biologo può scorgere quali ripercussioni la natura fisica dell'uomo abbia sulla vita politica, molti .I f • • , i I )T , . , . , I
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