E' vissuto da eroe smarrendosi dietro un sogno di bellezza e di · fraternità ; fratello carnale di F austo de cc Il tempo perduto » che s• è costrui lo una ragione ideale di vité;l in faticoso travaglio d' ascensione spirituale ; fratello carnale del poeta che ha tenuto sempre fede aMe note dolorose della sua coerente ispirazione lirica materiata di soff ere.nze e di bontà, indirizzata ad una meta altissima d' umanità e di fede. Auro d'Alba ci avverte che « Nostalgie d'amore » avrebbe dovuto precedere in ordine di pubblicazione « Il tempo perd\lto ». Senza perderci in vane considerazioni sull'ordine che dovrebbe assegnarsi alle situazioni morali che distinguono i due romanzi e senza tentare un confronto tra le due opere d' arte, noi torniamo a dire che e< Nostalgie à• amore » è come tut- . te le opere in prosa di Auro d 'Alba un chiarimento delila sua poesia, un nuovo canto delle <e Cosmopo1 ite » arieggiato da ampie libertà di svolgimento, precisato da sapien- _ti indugi, da florilegi di particolari, da convincenti sviluppi di motivi e di situazioni. La prosa d'albiana ci va dunque togliendo da uno stranissimo malinteso in base al quale noi giudicavamo frammentario e decadente il poeta che aveva, negli anni in cui i,I frammento era il solo prodotto lirico della generazione disorientata, un mondo compiuto di bellezza e di dignità artistica. Presa a sè, del resto, la prosa di Auro d'Alba è scorrevole e netta, dotta negli abhand9ni e nelle pause, armonica nella struttura dei periodi e nel disegno degli uomini e delle cose. Dalla plastica densità dei momenti di foga sa con naturalezza passare alla levità industriosa dei .nomenti di chiarezza descrittiva sì che è sempre una gioia assaporarla nella lettura specialmente per chi, un po' addentro nei segreti del mestiere, sa qua,le laboriosa pazienza esigano dallo scrittore le pagine apparentemente più sciolte e più con- • versati ve. Se << N9stalgie d'amore » avrà presso ·il pubblico la grande f ortona che merita e che noi gii auI VITA NOVA guriamo di tutto cuore, si ·vedrà facilmente come la propaganda di bontà e di bellezza che parte dal19 anima di un poeta possa raggiungere anche quei lettori che amano nei romanzi la semplice trama del1 'interessante vicenda. TITOMANLIO MANZELLA LEGISLAZIONE L'attività dello Stato, che è rivolta alla formazione del diritto, cioè, di norme giuridiche obbligatorie per tutti, è certamente fra le più importanti, ed è precisamente que1I.lache porta in sè l'impronta dell 9 itnperium statale e che rivela in modo quanto ·mai efficace il carattere e lo spirito dei tempi. Un paese è tale, quale lo rivela , la sua legislazione, perchè questa, essendo intonata alle condizioni, ai bisogni, alle aspirazioni del popolo in una determinata epoca, costituisce quasi la f otografìa dell'ambiente sociale in cui si forma e i cui rapporti essa è destinata a regolare, ed è l'espressione viva e palpitante del potere direttivo che presiede alla cosa pubblica. · Da ciò si vede quanto interessante sia seguire lo svolgimento della legislazione patria ed avere la nozione dei principali provve,dimenti -legislativi che vengono di •mano in mano emanati, o di conoscerne alm-eno le linee ess~nziali. Per raggiungere adeguatamente questo scopo bisognere·bbe rifarsi molto a,ddietro, e cominciare ab initio 'I' esame della legislazione posteriore alla Marcia su Roma ; ma · allora l'impresa sarebbe così ardua e così ponderosa da richiedere parecchi volumi, ed esorbitere,bbe in ogni caso dai limiti che può comportare una qualsiasi rivista, tanto più quando essa - come V ila Nova - non è rivista giuridica, nè tanto meno organo di divulgazione legislativa. Esaminerò dunque qualcuno fra ·i più notevoli provvedimenti legislativi emanati durante il corrente anno, riservandomi di fare al prossimo numero là rassegna dei più . recenti. ....,.~liotecaGino a CO ' 47. *** A) - Speciale menzione, per la sua grande importanza, .merita il R. D. L. 7 luglio 1025 n. 1173, riguardante la istituzione dei provveditorati alle opere pubblic 1 he per il 1\1ei:zogiorno e per le Isole. Questo provvedimento si riallaccia al19 annoso e sempre insoluto problema del Mezzogiorno, che fin dal1' unificazione del Regno ha assillato studiosi e legislatori e non ha mai trovato jl'ambiente e I' e,nergia necessaria alla sua conveniente soluzione. Quanti progetti, quante promesse, q_uanteillusioni e disiillusioni in ordine a quel problèma ! ,.. Quante discussioni, quante pubblicazioni d'indoJe più o meno teonica o politica, quante parole inutili in Parlamento e fuori ! e il problema era sempre ,lì, presente e assillante, senza che si intravvedesse non dico l'inizio, ma neppure la probabilità della soluzione. Col R. D. L. 7 lugilio 1925 si è finalmente cominciato a fare qual- · che cosa di veramente concreto e positivo, si sono per lo meno gettate le basi per la reale soluzione di quel proble-ma, .che aspettava da tanti anni, ,più che la pQssibilità J la volontà di affrontarlo e riSOilverlo .. Lo scopo infatti che il Governo nazionale si .è proposto con la istituzione dei sette Provveditorati alle opere è quello .di por mano alla esecuzione delle opere pubbliche e · di tutte le provvidenze ad esse collegate e dirette al sollecito miglioramento delle condizioni J~l Mezzogiorno e delle Isole. A questo fine i Provveditori devono formare i piani delle opere riguardanti ciascun compartimento e compiere gli studi per la revisione delle intervenute classifiche delle opere, per proporne eventual,mente la ,modificazione, allo scopo di renderle consone ai fini del suddetto decreto o coordinarle qualora fosse consigliato dalla connessione e da,11'economia de-I.le sistemazioni da intraprendere ; dev~no compiere gli accertamenti per le nuove proposte di classificazione di opere e stabiòre la graduatoria d'urgenza dei lavori in rapporto. ai bisogni locali; , devono curare la redazione dei pro- ., •
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