Vita Nova - anno I - n. 11 - novembre 1925

su,bito quel che sta accadendo ; e avvertire la gravità estrema del fenomeno : vigilando attentissimamente, e ram·mentando che val meglio lasciar cento cinquecento classi, andare in temporanea rovina per opera di supplenti, che saturarle di ordinari tramutando, artificiosamente, in ordinari quegli stessi supplenti, e consacrando, così, la de- -/initiva rovina di quella classi. De-/initva, perchè è ormai chiarita l'incapacità di pare~chi presidi a riferire seriamente sugli insegnanti, prima che diventin ordinari. Sicchè, vinto il concorso, restano dove sono. Occhio, dunque, a chi s 'ammette, e se non si trova opportuno ripulire - ricostituendo un agguerritissimo e numeroso Ispettorato centrale - tutte le stalle d 'Augia, per lo meno non si abbia fretta a porre un ordinario su ogni cattedra. V ero è che i funzionari ministeri~li; .f11n 1 ohè quelle casel:le sian vuote, non trovano pace ; ma la serietà degli studi italiani val meglio della pace di quei funzionari. AuGusTo Guzzo CULTURA FASCISTA A.bbiamo lamentato talora che nella copiosa letteratura storica, e critica sul Fascismo, mancasse un libro di chiara e semplice esposizione sulle origini, le cause remote e prossime del nostro movimento che potesse essere .profittevolmente diffuso tra 1 le classi popolari ; tanto più che la stessa assenza di una definizione prog.rammatica a cui, con esempio primo e unico, il Fascismo ha sostituito un pragmatismo politico mutevole a seconda delle circostanze, dalle quali tutto il profitto deve trarsi per la superiore f ortuna nazionale, rendeva maggiormente ,ne'Cessariatale forma di propaganda de1la nostra fede politica. L'Editore Paravia ha, recentemein,.. te, ovviato a questa def.tcenza pub- !)licando un volumetto di P~etro Gorgolini: 11Fascismo spiegato al popolo. • VITA NOVA E' inutile una lunga recensione di esso per i nostri lettori, cui avemmo occasione di illustrare il libro dello stesso Autore sul Fascismo, del quale questo nuovo è, in gran parte, un riassunto. Diciamo però che lo scopo è pienamente raggiunto, in quanto e per la chiarezza ,della forma, e per la facilità dell'esposizione, il volumetto ottimamente potrà diffondersi nel nostro popolo. *** Pu·re essendo convinti che di . . . un movimento storico, specie se complesso come il Fascismo, male si possa dire, con intenzione di farne più che la cronaca la critica definitiva, seguendolo giorno per giorno, nelle azioni frastagliate della- contingenza quotidiana conveniamo ohe Ja serie di articoli da Ettore Ciccotti, raccolta 'in un bel volume della Casa Unitas ha una sua saporosità così fine che la lettura ne 1 è graditissima, non so1o, ma, .in taluna parte profi.ttevole. Certo è, e ciò come premessa assoluta, che da queste pagine che rappresentano I~ attività giornalistica dello scrittore dal dice-mbre del 1916 ali' ottobre del 1924, e che sono il suo commento quotidiano alle vicende della politica italiana, ' . . . . non puo espr1mers1 una visione totalitaria del Fascismo; sfuggono ali' A, e natural.mente, le ragioni molteplici del vario atteggiarsi del nostro movimentto, e .però se egli avesse avuto la pretesa di definirlo avrebbe errato, che proprio il giuoco del Fascismo gli è venuto sfuggendo di sottomano, mentre appunto egli tenta definirlo ; considerate invee~ come un susseguirsi di com.menti, che le note circostanze politiche di questi tempi sem.brano allacciare e talora aillac·ciano fra di loro, esse sono oltremodo interessanti perchè chiare e fresche, e non mai voi- . gar,1. L'A. sente come nel periodo che va dal secondo anno di guerra al 1924., sia vissuto uno dei più grandi drammi della vita e della nazione · italiana: come nel suo travaglio si crei la sorte del domani nostro che oggi la ritrovata unità di coscienza nazionale ci fa vedere con sicura Gin 1anco • speranza luminoso; ed essendo conscio dell'importanza prof onda del nostro movimento ne è sereno ed attento studioso. Però tnoi pon ,sappiamo 'come egli po~a parlare di una parabola del Fascismo sul finire del '~ 4 proprio quando di contro a ooa marea tumu'ltuosa di odio e di ira, preparava la sua riscossa : I'A. come tutti .quelli che hanno ~nsato il Fascismo come un Partito e non come una fede, ne iha presagito, nel vortice ostile degli eventi, il decadere: i fatti hanno, com.e tant'altri, lui pure ~ appieno smentito. Noi, ,forse, ritorneremo nel numero pro•ssim·o su questo libro, e ne di.scorreremo con più ampiezza, perchè in esso sentiamo cose me-· ritevoli d' osservazione : vogliamo. però dire qui che, e ciò differentemente dall'Autore, solo nell 'affermazione intransigente della propria volol)tà il Fascismo può vivere e . v11ncere. . GIANLUIGI MERCURI FILOS·OFIA "' La novità· più importante cli questo mese ,è data da un volumetto di BERNARDINO VARISCO, Linee di fi-· loso-/iacritica (Roma, Signorelli -- pp. 166, in 8° piccolo): volumetto !fresco e nitido, in cui l'Autore ri,pren<le i problemi più tormentosi della sua lunga speculazione, e porta il suo pensiero a una conchiusione integrale e armonica, che àà un senso di grande serenità e insien1·ed'una rattenuta trepidazione: come se il pensatore, al termine della sua meditazione, abbia raccolte le sue forze per battere, con l'animo fermo che gli viene dalla sicura coscienza del suo lavoro onesto, alle porte del mistero. Venuto dal positivis•mo, il Varisco s'è aper- , to le~tamente la strada per una sua propria filosofia, che, senza rinunz~are alla concretezza àell' esperienza,. fosse _in grado di comprendere gh eterni problemi dell'umana c?scienza e di appagare i bisogni più profondi dello spirito. La ·sua filosofia s'è venuta, quindi, orientando sempre più verso l'idealis·mo

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