) 42 J . • POLITICA 'COLONIALE S. E. De Vecchi ritornato in Semalia dopo avere concertato insieme al .Ministro delle Colonie J 'azione da s·volgere in quei territo~ ri per riaffermare ivi la completa sovranità dell' Italia ha iniziato il 13 ottobre di quest'anno con l'occupazione di 0-bbia la_ estensione del nost•ro dominio diretto su quelle parti della Somalia che so~to la ~- gura del protettorato sfuggivano 1n realtà ad ogni nostro controllo. La nostra occupazione si è an- <lata man mano affermando pacificamente, e .le nostre truppe sono state bene accolte dalle popolazioni indigene, le quali hanno fatto atto <li sottomissione consegnando i fucili, di cui erano abbondantemente provviste, cosicchè si è potuto procedere immediatamente alla organizzazione amministrativa dei territori che ora vengono a formare parte integrante di una colonia ,di nostro dominio diretto : residenze sono sta-te stabilite ad Obbia, - fino dal 1909 .in verità si era costituita tale resi,denza, ma essa era più di nome che di fatto, poichè il nostro residente, unico bianco in mezzo a popolazioni di colore non poteva esplicare . un'opera di potenza, ma soltanto di osservazione - a El Bur, a Gallacaio, e recentemente ad llligh nella valle del Nogal, situata &a il sultanato dei Migiuntini e quello di Obbia. Queste azioni - ohe ebbero già l'approvazione del Capo del Go- . . . . verno - 1n1z1ano un nuovo periodo per la Somalia del Nord: in 1 essa acquistiamo ,pienamente quella ,libertà d'azione che 6 n qui ci era impedita d'alla forma giuridica del protettorato. . E con la ,nostra libertà d'azione, potremo rendere consona ali' assidua opera che si svolge per la valorizzazione della Somalia del Sud - dove i lavori di irrigazione e ,di messa a coltura del cotone proseguono febbri,lme,nte - anche la nostra attività per dare alle terre settentrionali di quella colonia mo- , ibliotec Gino ■ I n O VITA NOVA do di poter rendersi utili alla -mètropoli. La scarsa conoscenza che fin qui si è avuta di quei territori faceva pensare che fossero te•rre ,no~ suscettibili di avvaloramento: noi crediamo invece che .più profondi studi 2otra:nno dimostrare che - se pur e~se norn sono adatte ad una coltura intensiva presentano larghe possi 1 bilità per i'l pascolo e per l' allevamento del be,stiame, tanto da potere dare un efficace contributo (allorc:hè saranno ben sistemate) alla nostra Patria che deve ricorrere, per le carni, troppo spesso ali' estero. L'industria delle perle e della madrepe11la può essere intensificata, così quel'la dell 'incens<;>: inoltre è nella Somalia settentrionale il grandioso impianto per lo sfruttamento delle saline, della Società Migiurtina, in regione di Ras Hafun : questa società ora .potrà svolgere con maggior tranqui,llità il suo lavoro, per i'l quale recentemente il Consiglio Superiore Coloniale ha concesso un mutuo di 5 milioni, parziale finanziamento occorrente a detta Società per comp1 letare, col sussidio deHe proprie disponibilita, i poderosi impianti salinari in via.di . attuazione. E' merito di questa Società se il nome d'Italia ha potuto servire di richiamo per molti indigeni : essa infatti ha Jondato· un villaggio nei pressi delle saline che raccoglie i lavoratori e i direttori, e a tale nuovo paese ha imposto il nome di ·Dante, ibuon auspicio per l 'avvenire italiano in quella Colonia. Avvenire cui l'opera attiva del Governatore prepara ora buoni frutti: l'Italia nelle sue colonie (ahimè quainto scarse rispetto ai ricchi imperi di altre nazioni, e quanto insuffi.centi alle necessità di espansione della nostra Patria) deve rendere utile ogni più piccolo angolo, deve da esse trarre tutte le risorse possibili: e ciò può fare ora, che non è più vincolata da legami giuri,d'ici, quali il Protettorato, che molte volte le imponevano doveri, non dando ad essa adeguati di- . . ritti. *** I Nell'anniversario della Marcia su Roma si è svolto in Roma un congresso che avrà ·senza dub~io ali' estero e nelle -no,stre colonie vaste ripercussioni : il congresso dei Fasci all 'Este•ro. Le tene più lontane hanno mandato un figlio d'Italia, che, come j suoi connazionali, ha patito per molto tempo il dolore ~i ved~rsi dimenticato dalla propria Patria, ma che ora si sente orgoglioso di essere cittadino italiano. · Noi ricordiamo - in una recente nostra vi.sita a Costantinopoli - che il primo a darci il saluto fraterno d'italianità fu un fascista : e ricordiamo anche le parole ohe i fascisti - CJhe i,n quella città formano un forte nucleo - ci dissero •di entusiasmo per il ,nostro Governo che sa farsi rispettare ali' estero e quindi ,li fa rispettare, e di amore per la Patria lontooa, che pareva immemore, e che ora invece si rivolge ad es-~icon rinnovato fervore. Il Congresso, tenutosi a Roma, ha riconfermato questi vincoli di amore : il discorso chiaro e limpido eh eS. E. Mu·ssolini ha tenuto in quell'occasione ha un significato ed un' importanza che trascende I' oc- . . ' . cas1one per cui e stato pronunciato : ali-e nonne da esso dettate sarà consona ogni attività futura dei nostri connazionali. Interessanti furono anche gli argomenti trattati : oltre le trattazioni specifiche sull'ordinamento dei Fasci ali' estero, I' on. Pedrazzi trattò, con profonda conoscenza, dell'anti,fascismo aH 'estero (e alle sue parole, portava poco tempo dopo conferma, un esecrando attentato, ·folle tentativo di cri,m.inali eccitati e aiutati anche da as,sociazioni straniere) e il prof. Giovanni Preziosi svolse una relazione suljla cittadinanza densa di dottrina e di pensiero in cui, rigettando la soluzione antigiuridica <li una doppia cittadinanza, propugna un~ riforma parziale che si ispiri al principio di facili tare il riacquisto della cittadinanza a coloro che •hanno acquistato la· cittadinainza di uno 1Stato strooiero. L 'on. Bastianini ~ s~gretario generale dei Fasci ali' estero - . in ,...
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