Ma ~a lotta ha a'Vuto già il suo sbocco fatale. La roditrice è battuta per sempre. Non resta che una Italia : la vera, la grande, la nazionale Italia. *** Questa è l'Italia che lavora, che progredisce, che s'afferma in tutte le conquiste. Questa è l'Italia della . . perenne v1ttor1a. Mussolini, cele,braindo I' anniversario di Vittorio Veneto, ha detto : la vittoria non è passività, ,non è sfruttamento di un dato già compiuto ; ma è, dev'essere, sprone ali a nuova vittoria, jncitamento alla . . . . nuova conquista, pr1nc1p10 sempre di nuova lotta feconda. Giusto ! Quest' è la verità. Il paese sa tutto questo: e persegue quest' ideale, raelizza ogni giorno una vittoria, persegue quest'ideale, realizza ogni . . . . giorno una v1ttor1a, ,persegue ogni . ora una conquista. La conquista dell'aria è una reaJtà italiana : De Pi111edo è il simbolo di questa vittoria ; la conquista del lavoro è una realizzazione fasci sta : e la nuova legge sulla magistratura de-I lavoro non è che la consacrazione delil'ideale di collaborazione tra le classi in lotta, per una più organica e razionale opera di pr~uzione nazionale ; ,la conquista del'Io Stato si va compiendo, si compie, sia, attraverso le nuove leggi, che stordiscono gli avversari, e pongono solidamente sul terreno legislativo la grande reailtà : lo Stato Fascista ; la conquista della ,nazione, infine, è in atto. E, in fatti, mentre le Camere s'aprono, tra ,lo sbandamento degli oppositori, un nuovo .orientamento di partiti e di , gruppi si avvera : g'li aventiniani, scoperti e scacciati dalla comoda poltrona dell'atarassia, si dividono, scendono in parte, in parte si efìminano daLla vita nazionale; i partiti <C fiancheggiatori » rivedono le loro posizioni : e alcuni, come i contadini e i liberali nazionali, s' inne-. stano al Fascismo, mentre altri, sono i cattolici-nazionali, riaffermano la loro decisa, fervorosa coHaborazione al Governo. La vita dei partiti rispecchia!' · così, fede I mente, lo spirito del paeVITA NOVA se : da un lato i partiti nazionali, dal'l 'altro gli antinazionali. Ma q1:1esti, decisamente, vivono la loro ultima ora ! I.I nuovo Stato Fasci.sta li metterà alla gogna. *** Il nuovo Stato Fascista I' abbiam· già delineato nella scorsa rassegna. Esso, ora, avvia a completarsi, attraverso la revisione legislativa. Le nuove leggi concernono, oltre le musure contro i fuorusciti e la magistratura del lavoro, le attribuzioni ai prefetti e l'istituzione del lvlinistero della Presidenza. • Quest'ultimo è un istituto d'importanza capitale. Che vuol· dire, · che significa i,l Primo Ministro nella nuova legge ? L'innovazione è importantissima sotto un triplice ordine di idee. Da un lato essa afferma· la necessità di un Capo tra i Ministri, il guade -veramente guidi e regga tutta l'azione del Governo ; dall'altro pone la figura del Presidente ad un grado superiore e diverso da quello degli arltri ministri, in modo da scindere le respoosabilità singo·le del Gabinetto, sì che egli non ·venga coinvolto da queLle pericolore crisi, che, fissandosi sopra un ministro singolo, portano a troppo frequenti cambiamenti di ministeri, garantendo; così, la continuità d'indirizzo dell'azione po'litica ; infine, secondo una considerazione intima-. mente storica, e cioè, volta ali 'interpretazione della nostra storia di oggi, della storia de·H'ltaJia qual'è, quale si fa, quale vuol essere, l 'istituzione de'Ila Presidenza afferma una e-sigenza ideale, già contenuta, g,ià in atto, in tutto lo svolgimento de,Ha prassi politica nostra : porta l'Uomo, che guida, regge,, informa di sè tutta 1I.' azione politica!' a'l grado superiore, che gli compete. La figura giuridica nuova, così, viene a risolvere un'antinomia fin troppo evidente, tra la realtà esistente e il vecchio istituto inadeguato a quella rea1tà. L'Italia, infatti, ha sa•lutato da tre anni in Mussolini il Duce, l 'Artefice, il creatore delia vittoriosa ascesa nazionale. Mussol,ini non è, lioteca Gino Bia ,c·o · 41 non può essere i! ministro tra i minisri, l'eguale quasi tra gli eguali. Mussolini è di più, assai di più. V o'lootà di popolo e potenza digenio fatalità degli eventi e necessità dell'ora han voluto, creato, fer- . . . m1ss1mamente posto questa esigenza : hanno già preteso che il Capo fosse, che il Duce creasse. Qui come altrove, dunque, la legge sancisce Ja realtà già effettuata, l'istituto conferma l'esigenza già · risoluta. Se nel campo del diritto pu·bb1ico la ,nuova figura è una rivoluzione, possia,mo dire, in realtà, che la rivolta, co~ in tutto il processo storico del fascismo, era già attuata. L'affermazione è venuta spontanea. Il C.apo e' era, c'è da tre anni, ne.Ilo spirito detl popolo e nella volontà della nazione, nella vi.t&pubblica e nell ',indirizzo della politica ita"liana : Mussolini . Mus_solini, il grande animatore della rinascita, i,l condottiero della nazione, il ricostruttore della vita d'Italia : ecco il Primo Ministro, il Presidente per eccellenza. ,Primo Ministro non soltanto secondo la denominazione, che ne dà la legge nuova; non soltanto nel'l'interpretazione, che ne dà i,l poJ}Olo itadiano; •maPrimo Ministro davvero, storicamente e idealmente, nella cosoienza e nello svolgimento dell'azione e della passione politica jtaliana. L.. Italia nuova, infatti, incomincia per Lui, da Lui. *** ll risultato del tentativo obbrobrioso è dunque questo ! L.. effetto è contrario: ,la ceilebrazione del Duce diventa immensa ! E così si chiude questa igno•miniosa pagina di storia antiitaliana : in una rinnovata ondata di fede e di entusiasmo per il Cape,, in una intensiissima volontà di lavorare, produrre, conquistare la vittoria . . ogni giorno. Dio protegge il Duce e la nazione italiana. CARLO Ct JRCIO I •
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