Vita Nova - anno I - n. 11 - novembre 1925

VITA NOVA Ancora a proposito delle forze idroelettriche, le {< rivendicazioni » contemplano la necessità di ren - dere sfruttabili gli altri 150.000 HP., che si calcolano ora dispersi per l'impedimento alla esportazione in Italia, solo paese verso il quale potrebbero essere convenientemente convogliati. Un altro gravissimo fattore avverso al prosperare dell'economia ticinese è costituito dalle tariffe ferroviarie di montagna, per le quali, mentre da un lato il protezionismo doganale limita tutta quella attività di scambi con l'alta Italia che sarebbe necessaria, dall'altro, non che essere agevolate le relazioni col resto della Confederazione, separata dal Cantone a causa della distanza e degli aspri dossi alpini, vengono ad essere artificialmente più difficoltate. Per ragioni politiche da un lato si vuole che il Cantone si diriga sui mercati della Svizzera interna, dall'altro la già grande distanza dal più vi.cino di essi, Lucerna (200 km.), viene con queste tariffe aumentata di altri 60 km. T alchè accade per esempio che un vagone di uva, per effetto delle tariffe internazionali, venga a costare meno se trasportato a Zurigo da Milano che non se da Lugano ! !. Quando si pensi che il Ticino non ha bisogno solo di scambi attivi per generi voluttuari o di seconda necessità, ma perfino per quelli alimentari più urgenti, si intende la gravità di questo particolare problema. Per questa considerazione s' intende ancora il danno di un'altra istituzione confederale: il dazio protettivo del grano. Mi diceva il Presidente dello Stato, on. Canevascini che esso serve, almeno per il Ticino, a coprire una produzione di 1200 q.li, mentre il consumo locale è di 250.000 ! Fortunatamente (è il caso di dire, in quanto nella discussione il Ticino non sarà solo) anche il Cantone di Ginevra si trova in situazione simile: e quindi è più che giustificata la richie5ta del Ticino che non solo vengano abolite le tariffe di montagna, ma che vengano estese anche ad esso quei provvedimenti che .la Confederazione ritenesse di prendere per assicurare l'approvvigionamento di Ginevra ( 1). Altre rivendicazioni minori si po~sono raggruppar:~1in . due punti : 1 °) per· 1a man·utenzione delle straae irfternazionali e lo sgombero della neve sui passi al pi rii la Co.nfederazione usa ed abusa nell' interesse _generale _quasi esclusivamente delle stremate f~rze finanziarie del Cantone; 2°) dall'abolizione dei diritti sugli alcoolici il Cantone ha ricevuto un forte .~anno finanziario e fa proposte per indennizzarlo. ~ 11 primo memoriale, nel quale è proferita la P.arola « rivendicazione », fu inviato dal Consiglio di Stato ticinese al governo federale il 21 marzo 1924. (I) Per le tariffe le F. F. qualcosa hanno fatto; ma debbono P,ersuaderai che pel bene dei legami svizzero-ticinesi non basta neppure abolire la situazione, ma occorre rovesciarla. Occorre avvicinare artificialmente il Ticino a Lucerna, con riduzioni proporzionali, non solamente abolire proporzionali aumenti. Biblioteca Gino Bianco Ma gli anni passano e niente di nuovo accade~ .. O si è concesso qualche scarsissimo palliativo, che lascia, e non potrebbe diversamente, il tempo che • trova. *** Il lamento del singolo (agricoltore, commerciante o professionista) può sembrare ingiustificato, esagerato o mosso da personali delusioni : ma quello che non dà più adito nè a dubbi nè a sospetti è il linguaggio u'flìciale, quello per esempio del Consiglio di Stato o della Camera Cantonale di .Commercio. CASCATA DI BUFFALORA L'uno dirige a~Berna memoriali su memoriali, nei quali si leggon~ esclamazioni come le seguenti : « ·situazione infelice! )) « Situazione preoccupante p~r il _Cantone e per la Confederazione! )) « Se questo fosse (cioè mancando il chiesto mutamento di rotta del governo centrale), la Confederazione si troverebbe innanzi ad un Cantone minacciato nella sua esistenza economica e politica..... Raramente problema così grave si è presentato all'esame delle Autorità federali )>, ecc. L'altra inizia con malinconica nota i suoi rendiconti annuali, sino ad affermare, come in quello· del 1923 : << il nostro popolo comprende benissimo la stabilità delle condizioni attuali, sì vero che l 'emigrazione assunse delle proporzioni veramente imI •

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