28 --------- VITA NOVA· modo delicato e spinoso a trattarsi per noi italiani regnicoli. Questione economica nei suoi fondamenti e sviluppi - ç.i affrettiamo a chiarire - ma che inevitabilmente si illumina di riflessi politicj. Questione delicata.. e non di meno tale che deve essere presente e chi~ra, almeno nella sua impostazione, alle classi dirigenti del nostro paese. Pur con tutto il riserbo, di cui la situazione politica internazionale necessita, con tutto il riguardo al ruolo affidato al Ticino in quel complesso elvetico, al quale è a sua volta legata una funzìone storica europea nobile e utile, non è possibile che noi italiani ce ne disinteressiamo, anzi noi riteniamo per noi doveroso dare la più cortese, la più serena, la più benevola, ma anche la più oculata attenzione a quel che esso rappresenta e a quel che vi accade. PALAZZO PER GLI STUDI IN LUGANO Ciacchè potremmo perfino trascurare per un forzoso oblio i comuni legami di sangue e di cultura, che uniscono gli abitanti della valle del Ticino , agli altri italianissimi lombardi, ma non potremmo neppur allora dimenticare che il territorio del Cantone si addentra in casa nostra, fra due delle più fattive nostre regioni, sino a cinque chilometri da Como e a cinquanta dal maggior centro economico della pianura padana. ·Ben chiaro è che attraverso lo sfacelo economico può insinuarsi nel Ticino una c1isi politica di rilassatezza e una infiltrazione derriografica (di genti e di capitali) d 'oltr 'Alpe, sì da farlo diventare per noi una zona infetta, in senso economico e in senso nazionale, incresciosa per la sua natura e per la sua posi- . z1one. *** La questione ticinese, chiarisco ancora se può esser nato equivoco dalle precedenti note, esiste in sè e per sè; per il Ticino, considerato non da Italiani, ma da Svizzeri, o, se volete, da Ticinesi e da Svizzeri. E per fortuna a mantenerne l'esclusivo carattere economico pensa il vigile patriottismo e il temBiblioteca Gino Bianco • ' 1. • · lmente conservatore e mi- peran1ento po 1t1coessenzia . . d. · soneista degli abitanti. Con. sim 6 P 1 ~ticdollsen_sol 1 . ci: . l h 1 g 1 e e rivo uz1on1 v1smo cantona e, c e a no ' . . h nazionali può apparire un _po_a' nac~on1st1~0, ma e e non è meno nobile e che s1 risolve infine I~ un contributo di altissimo valore alla conservazionh dif- ]'unità morale svizzera, nello stesso tempf c e a a difesa della italianità lungo la cre~ta dell Alpe,_ p_ur sempre (confini p~litic~ transeunti a parte) limite unico della terra d Itaha. . . . , Il fatto fondamentale della 1nfer~or1t~ ,eco~omica del Ticino è geografico. B~nchè d1 prim ordine sia l'importanza del contributo ideale e culturale portato ha questo -nella società svizzera, come quello che da solo rappresenta la lin_gua, la razza, la cult~ra, in una parola la civiltà !at1~a. ne~la sua accezione italiana 11T1c1no e geograficamente rimasto' quel che la conquista dei Cantoni Sovrani ne aveva fatto nel 1512: un'appendice della S':izzera più che una parte della Svizzera. E anche un'appendice lontana, per la quale i progressi .dei mez_zi di comunicazione. intensificando I rap-- porti di vicinanza degli altri cantoni, hanno reso ancora più sensibile la distanza dai mercati centrali della. Confederazione, l'assenza di collegamenti e la defìcenza di compensazione e di interdipendenze economiche con quelli. · I progressi dell'unione degli altr~ Cantoni, conseguiti sulla base di una intensificata vita economica e con le forme di una politica ge-- nerale sempre più accentratrice (nell'esercito, nell'amministrazione, nella giustizia, nelle ferrovie .. nei monopoli, nei dazi doganali), hanno significato continuamente per il Ticino una maggiore estromissione dalla vita comune. Il moto centripeto dei Cantoni interni, se può passare la metafora, si è tradotto in un moto centrifugo per le località troppo periferiche come il Ticino~ in modo tale, per di più, che queste si sono venute a trovar schiacciate e compresse contro la barriera doganale, che tutto intorno le cingeva e che a sua volta s' irrigidiva sempre maggiormente. Meno si comprende tuttavia l'abbandono nel quale il Ticino è stato lasciato, fra le sue strida di dolore e le sue lamentele ormai di molti e molti lustri, dal complesso della Confederazione. L'abbandono, abbiam detto: ed è la più giusta parola. Perchè non si può dire che la Confederazione, come tale .. tenga a sfruttarlo, come avevan fatto i Cantoni Sovrani del Rinascimento coi baliaggi del Ticino: ma nemmeno si può dire che in qualsiasi maniera la Confederazione si sia curata di soddisfare ai bisogni economici .del s~o _Cantone, secondo per vastità, e neppure d1 studiarli con qualche serietà ed energia. Niente. La storia recente mostra che la Confedera- ..
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