VITA NOVA espressiva, haQn9 avuto in maniera unica, nella storià del mondo, l'attitudine a padroneggiare se stessi, a creare istituti e forme spirituali, a riversarsi tutti, volta per volta, gioiosamente, • . nelle loro creazioni collettive e poi procedere oltre, ricominciando le fati cose costruzioni, accogliendo, da qualunque parte venissero, dal tumulto della vita IT" editerranea o dalle sognanti brume del nord, gli impulsi alla unità e f acen-- doli cosa propria, innestata nella loro tradizione e quasi fiorente su da essa. t,:/;: Da questa ricchezza di storia accumulantesi e spontanea storicità di visione è poi rimasta a noi italiani, ~nel pii1 intimo della nostra co.., scienza· di popolo, una specie di superiorità spirituale su tutte le concrete forme della vita civile; ed essa ci vieta di adagiarci in queste, quali che si sieno, di far gregge e massa com-- patta, di aderire ad esse con lento e docile adattamento. L'.individuo considera sempre un poco gli istituti pubblici come cosa sua; se è modesto, e gli interessi quotidiani della vita lo dominano, egli cerca d.i arrangiarsi con le leggi e i poteri pubblici, di derivarne utilità private, di eluderli abilmente; se ha una perso-- nalità più intima e ricca, vuol ~ipensarli, cor.., reggerli, modificarli, rinnovarli. Anche nel periodo. in cui sembra che gli istituti liberali e rappr~sentativi, solidamente stabilitisi, vadano creando una certa uniformità di co11dotta, questo è in gran parte apparente. L'elettorato perde la sua funzione politica per divenire un abile mezzo di corruzione, con la quale il governo si assicura le maggioranze, i deputati le clientele, i clienti le loro piccole comodità personali e locali. I partiti politici non riesco110 a creare una disciplina vasta e durevole per i dissensi interni che sempre rinascono, I' insofferenza di regolarità nell'adempimento dei doveri sociali, le gare -fra i capi, gli scismi e la corsa al successo personale. Ma, d'altra parte, questo impicciolirsi della vita pubblica nelle miserie del procacciantismo e del demagogismo stanca e di-- sgusta gli animi; e risorge il fervore della ricerca e lo sforzo della rinnovazione, e si cerca in uomini rappresentativi, in vigorose personalità, .. il segreto delle nuove creazioni, la potenza di volontà capace da sola di far l'ordine, di suscitare e disciplinare ·e condurre a bene le iniziative; e si fanno, esempio singolare di giovinezza Bibliot a • 1n • 1 ne e di maturità -a un tempo, le rivol1:lzioni per l'ordine e per l'autorità 4ello _Stat?. , Così si fece l'Italia nel R1sorg1me!1to; cosi è avvenuto ora, contro .il demagog1smo del numero della tessera, della scheda. La del~: sione p;ovata sul conto degli istituti democratlc1 è dovuta specialmente al fatto che, men~re pareva dovessero aprire la_via alle pers<;mahtà più ricche e rappresentative, _avevano 1nvt:ce condotto a una specie di selezione a rovescio, mettendo in valore occulte solidarietà settarie, il demagogismo irresponsabil~, l' intr~go, ~I tr~f: fico dello Stato : triste persistere d1 ab1tud1n1. di decadenza e di servilismo. in forme. «f par~ venze di libertà. Pare davvero che, mentre altri popoli hanno più lenti sviluppi e più facili adattamenti e più lunghe soste, noi italiani non possiamo ristare:. o si lavora alacremente, pericolosamente, a progredire, a rifarsi, a dominare i propri stru~ menti e istituti e la storia stessa o si degenera presto nella corruzione e nella stanchezza ser.., vile, ma senza mai adagiarvisi a )ungo. Tuttavia un lungo periodo di evidente e dolorosa deca-- denza, contrassegnato da]la servitù politica, ebbe l'Italia dalla fìne del cinquecento~ Ma. anche allora essa seppe crearsi, col barocco, una magnifica forma d'arte. E per il giudizio. di quel periodo della nostra storia e del modo come poi scuoten1mo la servitù e rientrammo nella circolazione della vita europea, sino a questo nuovissimo tentativo, che è il fascismo, di imprimere al costume ed agli istituti i segni di una nostra propria personalità di popolo e· di nazione, hnaln1ente conquistata, d11e cose· sono da tener presenti. L'una è che il period.o della nostra decadenza fu successivamente, per la Francia e l'Inghilterra e la Germania, periodo di. una piÌi intensa e rigogliosa assrmilazione cultu-- · raie e pratica, del patrimonio spiritu~le della latin~tà; sicchè quello che poi ci tornò da quei paesi non solo non ci era intieramente estraneo, ma procedeva, in larga misura da noi stessi p~r• essendo~i adattato ad esi~enze e natur; ~1v_erse.E l _alt~a ~ che gli istituti stessi più tlp1c:3-mente1ta!1an!, come il cattolicismo, per reagire contro 11 distacco del nord e il pericol~so assalto sferrato da questo, dovettero, rinun~ ziando ad altre possibilità di sviluppi, più con~. . .
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