Vita Nova - anno I - n. 11 - novembre 1925

VITA NOVA .. possedere pienamente, sia le proprie facoltà ed dalla casa di educazione che egli immagina:va opportunità di azione, sia i. mezzi con i quali nei suoi Anni di viaggio vuole severamente esprimere se stessi, sia infine, il concreto mondo escluse le rappresentazioni del supplizio del dei rapporti religiosi, giuridici, politici, sociali. Redentore, che gli sembrano indegne della ·oi qui la perfezione e l'armonia raggiunte nelle profondità divina del Santo. Egli non riesce ad · varie forme di arte, non divaganti in capricciosi intendere come anche le figurazioni più crudamotivi naturalistici o in astrusi simbolismi, ma ·mente veristiche della sofferenza si alleggerìdelle quali l'uomo stesso - persona e istituti - scono, in un'anima latina, al calore di una fanrimane l'ispirazione e la norma centrale e tasia viva che non si perde· nei suoi simboli costante; il cercato simùltaneo sviluppo di tutte perchè sa limitarne il valore alle proprie conle attività umane: I' incessante lavoro di inda- crete esigenze di yita e si sofferma in essi solo gioe _critica sulla propria coscienza e sulla quanto è necessario per queste. E Riccardo realtà e sulla storia, favorito da una specie di · W agner, che è dello stesso pensiero di Goethe, . distacco estetico e da un intimo bisogno di cita nel suo scritto: Arte e politica tedesca (1), consistenza interiore e di perfetta espressione, le parole del poeta ed aggiunge che esse « non -che umanizza facilmente la divinità e la na- vengono dal protestante, vengono dal tedesco ». tura. Di qui - e questo è anche più specifì- Distinzione giustissima, e di una grande imcamente romano - il prevalente carattere istitt1.... portanza. . ·zionale, giuridico e diremmo quasi politico, .Inquieti, certo, i latini .ed inquieti i popoli della religione, la ricerca di sempre più ricche del nord, perchè sempre, per i :viventi, più e · precise e complete formule di diritto per alto del risultato è il segno dello sforzo e. indoregolare i rapporti fra di sè e con lo Stato; cile la realtà e mutevole il corso della vita: -di qui anche, accanto a questa sete di obietti- ma I' inquietezza dei primi si placa gioiosa ·vità, espressa universalità, di grandi. creazioni nella sua attuale perfetta espressione ester0a e collettive, lo stimolo assiduo a sempre rive- dopo rinasce e cerca ancora e gode .di nuovo: ,dere e correggere e migliorare il proprio mondo mentre quella dei settentrionali persiste e .si politico e storico; una instabilità civile, cònte- , accumula e si cruccia in desiderii troppo vasti nuta pur sempre da un vivo senso della misura. e poi si sfoga e dirompe in manifestazioni inoT ali doti del genio greco-latino appariscono pinate e aberranti, assetate di simbolismo, inca-- manifeste nel paragone con le civiltà asiatiche paci di limiti certi; o, per pat1ra di sè, si adatta , · antiche e, per non uscir d' Europa, con il ger- alla servitù. manesimo. Nell'anima germanica, e più an- · Diversità profonde di temperamento dovute, cora forse nella slava, c'è sempre una mistica oltrechè ad originarie disposizioni etniche, ca~ indefinitezza, un qualche cosa di torbido e di paci tuttavia di prof onda trasformazione, ad inespresso, un barcollare dello spirito fra la influenza di luce, di clima, ·di più facili interrigidezza del mondo esterno e la fluidità vasta ferenze e misture di popoli, che caratterizzano e· ~isteriosa del mondo interiore, una sete di la cultura mediterranea, italiana; ma, anche, azione che non riesce mai a placarsi nell'opera, diversità di raggiunto sviluppo storico, di atti ... , una versatilità che sfugge a norme limpide e . vità consapevole e controllante se stessa, di sicure, la sempre imperfetta o mancante media- categorie spirituali. Non la semplice durata zione dell'alto e del suo simbolo esterno fra - cronologica della vita di un popolo arricchisce il sogno e la realtà. l'esperienza e l'animo di questo: poichè spesso Un esempio. I popoli del nord, protestanti, un popolo sonnecchia per secoli nei vecchi rimproverano ai latini cattolici il largo uso che istituti, senza progredire, o si effonde in espequesti fanno, nel culto, di immagini religiose rienze mal riuscite e sconnesse, che diffìcildi ogni genere. Il loro senso del divino soffre mente si sommano e fanno storia. Gli italiani, l'angustia di simboli visibili, di luminosa leg-. con la loro meravigliosa lucidità inquisitiva ed gerezza di forme saldamente posate sulla terra. Goethe, che era già tanto latino, amava le (I) Trad.di GUALTIERO PETRUCCI. Francesco Campitelli edit. ~ rappresentazioni della vita del Salvatore, ma _Foligno,1925, pp. 138-139. • Biblioteca Gino Bianco \ ..

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