- .,,,. ' - . . - 46 - tano da venti a sessanta professioni distinte. Ma l'era moderna con le trasformazioni - industriali dovute specialmente all'applicazione del vapore, dell'elettricità e delle essenze come forze motrici, e all'introduzione delle macchine, ha spinto la divisione del lavoro a - .... sorprendenti suddistinzioni, tanto che gia nel 1895 la sola industria metallurgica·in Germania si divide in 248 industrie sreciali. · \ Vi è una tendenza assolutamente moderna che vuole preordinare tutta quanta la produzione sulla bas~ di una prescelta scientifica - del personale, e anzi esistono studi di carattere medico-psicoJogicoche hanno per iscopo di dettare norme circa tale scelta scientifica. . . Ma senza pensare alle vie future che seguira la divisione del lavoro per affermarsi e per ampliarsi, possiamo limitarci a considerare il fenomeno imponente che si palesa pure ad occhi profani nella .divisione generale delle attività ·umane. L~ serie innumerevole delle imprese di varia natura ci dimostra che la divisione del lavoro è oggi alla base della vita economica. Essa è innanzi tutto professionale e si .... - afferma per genere di pro~uzione, come i cotonifici, ~ setifici, i lanifici, le acciaierie, i mo-- , bilifici, ecc. dell'industria m~nifattrice; funzionale a seconda delle speciali mansioni affidate alle persone chè partecipano alla produzione (funzioni di direzione, di vigilanza, di esecuzione) tecnica infine, se guarda alle singole operazioni .materiali donde risulta il prodotto, come nelle ferriere l'estrazione del minerale . ' la fusione, la. puddellatura della ghisa, Ja bol- .litura e là laminatura che danno il ferro in ·barre, o nel lanificio la lavatura della lana, la cardatura, la filatura, la coloritura, e infine la tessitura per l'ottenime-ntodel pannolano. ·La divisione del lavoro deriva anche_da differenze locali, dalla produttività del suolo, dalla ricch·ezzadel sottosuolo, dalla maggiore o minore facilita di trasporti. Cosi nelle cam- / 4pagne·predomina l'agricoltura, nella città l'industria manifattrice e quella commercialementr.e l'intensificarsi dei mezzi di trasporto permette con l'allargamento dei mercati, la po~- • I - sibilita di estendere la divisione del lavoro tra regioni, sino a rend~rla internazionaleS. i • assiste cosi alla produzione distinta per regioni ; ciascuna ha le proprie specialità, . i prodotti di sua esclusiva fabbricazione. Non· s'i possono disconoscere i vantaggi della .divisione del lavoro. Si potrebbe anzi dire che tutta quanta la civiltà spirituale ed economica dei popoli sr sia svolta a misura che si potè elaborare e perfezionare il principio della divisione del lavoro. Per esso si fruisce al completo delle attitudini dei produttori per cui ciascuno pub scegliere, entro certi limiti, il lavoro che meglio sente secondo la propria vocazione. Si ha inoltre il perfezi~na.:. mento della produzione dovuto a quello del produttore che, specializzandosi in un. partico- • lare lavoro, vi acquista un'abilità ognora crescentè, come nelle fabbriche dei gobelins dove \ i filati per la tessitura che sono classificati per qualità, gradazione, ombratura, in 14.420 combinazioni di tinte vengono immediatamente distinti da un operaio esperto. A ciò si aggiungono l'acceleramento della produzione che evita mercé ~a specializzazione, un lungo . tirocinio e le· inevitabili sospensioni del lavoro per il passaggio dall'una all'altra operazione ; il minor consumo di materie in quanto che é ridotto al minimo il loro sciupio dovuto all'inesperienza, e infine il minor consumo di strumenti di lavoro, poichè, .se. con un lavoro- diviso, ciascun operaio ad~p~ra un de: . terminato numero di strumenti, il lavoro riunito. esige che ciascun operaio li adoperi tutti. Ne consegue che la divisione d~I lavoro reca il beneficio di una migliore produzione, più abbondante e meno costosa per l'intensificazione della produzione stessa, in quanto ir minor costo di1 produzione abbassa il valore di scambio dei prodotti, aumentandone la domanda. Vantaggio dunque non solo per il produttore, ma per lo stesso consu·tnatore; ç giaccht!'la divisione del lavoro con la specializzazione trasforma se non tutti in·_pro~ut- , tori certo tutti in consumatori, ne ris.ulta beneficata l'intera· società civile. ~ Ma la àivisione del lavoro ~ au.che ~Q•. - ' • •
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