• ' ' • I' I / Storia - .,- \ I - PROF. ALBANO SOR~ELLI ' I..' I ' . DALRINASCIMENATOLLAR'IFORMAPROIES-ATNTE SERA DEL 2 APRILE 1925. 1 J L PERIODO di cui rrii occupo stasera ·corri- -·s·ponde, per il suo inizio, a una bella giornata di settembre, piena di sole e di frutti ; e per la fine, alla bruma pesante e fredda del novembre o del dicembre. -· E' il periodo che va dall' Umanesimo e . da-I Rinascimento quasi alla fine del periodo delle dominazioni straniere. Questo io dico. per l'Italia, perché se noi allarghiamo lo sguardo (e conviene per questo tratto di storia stenderci coli'occhio molto lontano), assistiamo al gioco di un enorme complesso di fattori, che rendono la storia d'Europa, se non sempre quella dell'Italia, per vari lati interessante. · .. Comincio dunque dallo splendore del nostro Umanesimo. L'Umanesimo-sbocciò presto da noi, fin dal trecento ; si afferma nel '400 e· flpisce poi in quel periodo che fu detto Rinascimento, alla fine del sec0Io quindicesimo; questo ai svolge e trionfa nel cinquecento ifl tutta la sua meravigliosa espressione. L'Umanesimo portò il concetto di una vita pratica, e nello stesso tempo di bellezza. Comprende il periodo finale dei comuni, i quali per qualche lato richjamavano Roma, e sopratutto i~ rinascere del diritto e della giustizia. Maturandosi,questo concetto di ritorno I ibliot ca • .1no ( \ ' all'antichità romana, venne ad accrescersi di forza ed espres~ione, sinchè nella seconda metà del secolo XV si costituirono i fattori più e- . minenti della storia d'Italia, e, possiamo anche dirlo, di quella d'Europa. . \ Ovunqu-e in Italia erano scuole che riproducevano i codici, con bellissime figur~zioni; la stampa non sopprime del tutto i copiatori; essa da dei « codici » tutti uguali, mentre quelli scritti a mano han sempre qualche cosa di diverso sopratutto se decorati e miniati. Questo amore per i libri, per le arti e le lettere, non fu soltanto ristretto· ad una determinata cerchia di studiosi e cultori, ma si estese ai principi,. i quali diventarono essi stessì umanisti, come Lorenzo De Medici ; perché questa era la tendenza, era come la .moda del tempo ; e sboccò poi in quella rifioritura, che io dicevo dianzi rinascimento, il quale estende il suo ca_mpo,e non si occupa soltanto di codici e diJetteratura, ma di tutto quello che forma l'educazione dello spirito, arricchendo e comJ>iendol'espressione dell'a- • n1ma~UI11'lna. . Il progresso si fece ancora più notevole col divino .Leonardo, il quale portò nella pittura il grande distacco c.he aveva tentato prima di lui il Botticelli; si ebbe cosi la Gioconda e il Cenacolo. .. f , I. • ,- ...
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