Vita Nova - anno I - n. 10 - ottobre 1925

... - .,. I • Geografia .. - • PROF. CARLO ERRERA I , SERA DEL 25 MARZO 1925 A - - VVICIN.ANDOCI a dover parlare de]la Germania, della Francia, dell'Inghilterra, noi sentiamo di toccaJe questioni più palpitanti, le quali sono legate ai nostri interessi di questi ultimi anni- con legami tali che im·po.ngono un'attenzione speciale, e· danno ai ~roblemi • relativi un interesse sempre più vivo. Ora, quello che abbiamo detto della Polonia nell'ultima lezione, ci induce senz'altro a parlare della Germania, e a dire della Ger- . 1nania quale era prima de11a guerra e quale é dopo la guerra. Abbiamo tutti noi così presente l'enorme _ rivoluzione avvenuta ieri nelle cose germ~iche, , in quel primato colo~sale che 1a Germania. aveva assunto in Europa, abbiamo cosi presente la catastrofe seguita all'altissima parabola de~critta dalla Germania - abbiamo così al vivo davanti ai nostri occhi quella serie di fatti clamorosi, che l'argomento non potrebbe essere pi4 da vicino legato alla vita nostra di tutti i giorni, ai ricordi -nostri di ieri, alle {!_revisionni ostre per il domani. - Ora per dire d~lla Germania di ieri, per dire della-Germania di oggi, della Germania che dominava nella sua importanza colossale, nella 1grandiositàdei suoi disegni tutta la storia del nostro mondo (e chè domina anche oggi, perchè tutta la vita politica odierna s'aggira intorno a questo perno della questione germanica, che noi abbiamo creduto di risolvere, ma che .anche oggi invece giganteggia intorno a noi) ; per dire di questa Germania di ieri e di oggi è gioco forza che io risalga un po' anche indietro, sia nella storia ,di come si è composta questa entità nazionale e statale, si~ nel modo con cui questa entità nazionale e statale corrisponde al territorio che la Germania geograficamente occupa. · Se noi andiamo . a ricercare le memorie antiche, noi vediamo questi germani 7 questa Bi ·no Bianc - • popolazione della quale è rimasta tanta traccia nella storia di Roma, noi vediamo queste popolazioni disperdersi in questi paesi di grandi selve, lungo questi grandi fiurpi, lungo terri-- tori in cui l'acqua impaludava, separati gli uni dagli altri da estensioni vastissime fittissime d'alberi che parevano difficili,impraticabili, ostacoloquasi invincibile all'uomo del sud, ai romani che venivano dai nostri paesi soleggiati e Iibei:i dalle grandi boscaglie, in confronto di queste enormi estensioni arborate del nord. I Germani vivevano in questa regione boschiva, ed occupav.anouna regione che non corrisponde in tutto all'attuale; perchè la parte· meridionale, queJla che è rappres.entatadall'odierna Baviera, quella che è più vicina alle_ , ' masse alpine,. era dominata in origine da el'e- ~ menti celtici. I Germani occupavano quello che è il ·centro ed il nord ~ della Germania d'oggi. . . D'altra parte nella porzione orientale, gli ., Slavi avevano, sopra tutto verso il principio del medio evo, una estensione molto maggiore di quella di adesso. Ciò spinge dunque molto più a ponente il territorio occupato da tutta questa serie di popoli che gli antichi chiamavano Germani: non corrisponde il territorio a quella dell'attuale germanesimo, che occupa un'area molto maggiore di quella di allora. Quest'area attuale s'è venuta occupando un po' 'alla volta. -Le popolazioni antiche dei Germani si sono estese gradualrµente con una grande forza di espansione : tutti i territori meridionali della Germania odierna sono stati assorbiti -un pò per volta da questo elemento tedesco, che ha cancellata la traccia del precedente elemento celtico e di quello romano che avevano occupato una parte di questa regione. Per la parte orientale è avvenuto lo stesso. Io vi ho detto l'altra volta che i Prussi"ani erano Slavi, schiettamente slavi in origine, e , I ' - , •

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