J I - I tenuti d'occhio, se non depressi o umiliati, e quitndi · si trovano nella tragica condizione <li nulla fare, di nulla osare. Ora domandiamo: chi è il responsabile di tutto questo stato ài cose ? Certamente il Mitnistro tnon può sapere o veder tutto, sebbene egli sia il solo c1 he possa dare l' intonazione precisa· al suo dicastero. Ma spesso la buona intenzione - e siamo convinti che egli l'abbia veramente - di dare un criterio unico, che è poi, s' intende, il criterio fascista, non è sufficiente. Ci vuole la: volontà che sia davvero fattiva per spazzare tutto il marciume massonico che appesta l' atmosfera della nostra · scuola c:he è, si voglia o non si voglia, la maggior forza della nostra Nazione. Possiede una tale volontà il Ministro Fedele ? Se sì, ,. lo preghiamo in nome degli insegnanti italiani che egli la faccia valere e subito. Ogni indugio nella realizzazione piena delle . idealità fasciste d:e•Hascuola potrebbe porta- . . re _consegu•enze assai gravi. GIUSEPPE SAITTA CULTURA FASCISTA Francesco Cambo, il noto uomo politico spagnolo, ha pubblicato per gli elegantissimi tipi della Casa « A-lpes » un saggio sul Fascismo, ohe, per la sicura conoscenza del1 'A. su le cose nostre, per .. l'in- !1,1ito veramente singolare, specie 1n uno straniero, di certi motivi det~rmi~anti il loro svolgersi, per una vivacità calda e acuta di stile, indu.bbiamente s'impone fra quanti a'ltri studii a'b·biano dato alle stampe scrittori no1 stri e d 'oltr' alpe, in questi ultimi tempi. V'è in Fraincesco Cambo una visione così esatta della situazione ~litLca italiana che anche quando ripete concetti a noi fascisti ormai familiarissimi, egli s'impone alla nostra persuasione ; così avviene ohe, ad es., ne'll'antitesi che egli fa, con precisione e compiutezza. dell'Italia d'og,gi in contrapposto a que-Ua del ' J 9, gli elementi di ta- :l e contrapposizione, indubbiamente ■ 1 neo VITA NOVA nella nostra coscienza ormai superati, ci appaiano forti di una loro nuova e indisootibile verità. Ed ugualmente, quindi, con lui risentiamo •e la sua critica inesorabi1le al decadentimso parlamentaristico di che era piagato il nostro costume politico e la sua viva analisi della disi,llusione profonda seguìta, nello ·spi.rito del nostro popolo, alla Vittori 1a, contro tutte le speranze, avara a noi più che agli altri, dei suoi benefici. ,.... Dall 'A. ci dist,acchiamo, invece, quando, analizzata l'origine de·l Fascismo, afferma che nel nostro movimento è necessario distinguere, nettamente, · come ·momenti .fra j quali vi è assoluta soluzione di continuità, il periodo delle origini, J 919-20, dal periodo susseguente. Inizialmente - egli dice - Ivlussolini, nel F ascis1no, crea a sè una forza per occupare una posizione politica, nella lotta .fra'i Partiti esistenti. La sua è una organizzazione • • • • A • prettamente inspirata a pr1nc1p1 rivoluzionari e · repubblicani, che hanno nulla a che far~ con· quelli, conservatori e monarchici, caratterizzanti i'l secondo Fascismo, nato sul principiodel '22. Mussolini di questo nuovo Fascismo, sorto nella coscienza del popolo itailiano, al di fuori deil'la sua influenza, se ne accorge in un dato ~omento: ne vede la potenza, gli ~i volge e lo fa proprio, obliando 11 suo F ascism,o. ~ questo· è concetto erroneo per noi : tra la vigilia e l'oggi, nessun tempo escluso, il Fascismo è uno :e identico a sè. Se nell'origini ha un carattere rivoluzionario e repu1bblicano, lo si deve aHa contingenza politica nella quale, tra il. liberalismo infrollito e il socialismo u~bri~co, s~lo un modo impetuoso di azione si può i,mporre ; ma poi neppme è vero che il Fascismo del '22 sia conservatore : esso è rivoluzionario come i1 l precedente, ma ha superato certe influenze democratiche esistenti nel primo e per infinite cause, ha assunto ~onsapev~lezza maggiore dei suoi fini e della sua opera. E', d'altronde, logico che in una organizzazione co.mposta di cinquanta uomini ed un movimento • verso i,l quale tendono intere classi, vi sia differenza, ed anche profondissima, di metodi e di pensiero; ma ciò non porta a una contropposizione assoluta fra essi. · A questa analisi seguono pagine · I vivissime ·sul F ascisrno e il bolscevismo, su Mussolini e Lenin; e di queste, se lo .spazio ce lo permettesse, vorremmo largamente discutere. Giungiamo così alla fine. E l'A. qui, cogliendo nel segno, pare impossibile, sbaglia nel vaticinio. Osservata l'attività di Mussolini come Capo di Governo, egli deplora che in essa si ·riveli i,l dubbio tra il rispetto alla •legalità e la spinta della rivolµzione. Nel ·dubbio è il peri-colo del nuovo regime, cui, per ~ l'origini, pe1 r i principi, per lo svo-1- . . ' . gers1 storico, non e se non una via : quella dell~ forza. . L' episodio Matteotti, nelle sue conseguenze, di una tale verità è I' indice e. il monito: per questo dubbio il F asci.smo $0CComberà. Così I' A. E certo la sua verità affermante i1 l principio rivoluzionario è la nostra : ma il vaticinio, gra- - zie al Cielo, è caduto in pieno. Il Fascismo, e per esso il suo Duce, ha ripreso il suo cammino verace, così che l'estate di matura- . '. . , z1one aventiniana s è tramutata in , · maturazione fascista, maturaziooe rigogliosa, feracissima. .Saremmo tentati piuttosto, lasciando que-sto bèllissimo volu·me, di dire che proprio quest'ultima erronea affermazione del Cambo derivi dalla sua prima che abbiamo ri,Ievata : forse se il Fascismo del '~3 non fosse stato filiazione legittima del movimento del '19, d 'episodio M,atteotti avrebbe potuto avere ,buon giuoco; •ma l'origine s'è rivelata e accendendo del suo ri- · cordo di orgoglio e di forza la sua creatura l'ha sa·lva e ri1 fatta domi- . natrice. Per sempre. GIANLUIGI MERCURI FILOSOFIA Nel numero scorso (di .settembre) nota~mo che l'Italia, dopo un ventennio (non « centennio ») come fu
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