\ • I ..... , -IL-FASCISMO IN EUROPA • \ Si è molto parlato, tempo fa di un accordo fra i vari movimen_ti a fondo nazionalista sorti in Europa a combattere e ad arginare le correnti disgregatrici delle compagini statali; m~ a ragion veduta si è concluso che tale accordo era impossibile, non solo perchè i vari nazionalismi, come tali, sono concorrenti e ~ ' quindi inaccordabili, ma più ancora perchè ad essi manca una comune e comprensiva ragione storica di vita, cioè dei comuni ideali positivi oltrechè negativi. Un'internazionale fascista, insomma, non avrebbe senso qualora dovesse significare parità di diritti e di doveri in una associazione volta unicamente a com... · battere il Bolscevismo e a conservare lo Stato moderno nelle forme e nei modi nei quali esso vive oggi. Questo verrebbe ·a stabilire il paradossale contrasto di un Fascismo· rivoluzionario e rinnovatore ali' interno e rigidamente conservatore (non certo a suo esclusivo vantaggio) all'esterno. . , Ma dovrà dunque allora il Fascismo - si domanda·- rimanere circoscritto all'Italia e non allargare il suo respiro nell' Europa che oggi langùe in una esasperante crisi politica? Cadono nell'Europa d'oggi le illusioni del regime parlamentare, ed i regimi della democrazia barcollano sotto l' infuriare dèlle varie fronde socialistiche. È d'ieri l'allarme lanci4to da Lloyd George dinanzi alla marea montante· del sindacalismo operaio che esautora il già fortissimo Stato britannico, e piega la volontà del Governo e del Parlamento alle pretese delle coalizioni extra-statali. È presente, e si vive giorno per giorno, la crisi francese in cui agonizza per lenta morte lo Stato che nacque dalla ·Terza Repubblica, e chè vede scalzare le sue fondamenta dal comunismo che penetra perfino nell'esercito e nell'armata, mentre il socialismo annacquato di Painlevé, succeduto a quello più sbracato di Herriot, disputa sulle pregiudiziali di partito. Questo succede mentre oltre il Reno la vecchia Germania forgia sotto il berretto frigio di Hindemburg il chiodo appuntito e l'aquila degli Hohenzollern freme e sbatte silenziosamente le ali per tentare ancora le vie dei cieli e della sorte. E più oltre la Russia lavora oscuramente a ristabilire rigide gerarchie e a costruire un nuovo Stato dopo il turbine. rivoluzio- . nario, mentre cerca d' insinuare i tentacoli della piovra bolscevica ugualmente verso Oriente e verso Occidente. La vecchia Spagna che fù estranea alla guerra e pencolò sull'abisso dell'anarchia si è ritirata a tempo all'ombra delle· spade di una dittatura che governa, ma che fin da ora non sembra però mutare la sostanza liotec • IO • I o politica della nazione e svellere il male ~leradici. . . . C'è ancora un senso di tragedia, d1 smarr1~entò,. d'incertezza nell'Europa <li oggi, e non sì vede chiaramente verso quali mete si te~da. . . ·Tuttavia non c'è minimamente 11pericolo ~1 f~re dello sciovinismo politico affermando che l un1c~ paese d' Europa in cui si sappia si~uramen!e ~h1 comanda, che cosa si vuole e dove andiamo, è l ltal1~-· Il Fascismo r~ppresenta innegàbilmente per l'l~al1a la conclusione logica di tutto un precedente J:!er!odo. storico, il punto di confluenza e il moment'? d1 rielaborazione e di più genuina espressione d1 tutte le correnti sovvertitrici dello Stato di compromesso nato• · dall' Unità italiana, e nello stesso tempo tendenti a fondare un nuovo, più sicuro e più energico Stato; partecipe ·di tutte le nuove necessità di un _nuovoperiodo storico. · . . Quindi, se il Fascismo nasce come fermento r1voluzionario di storia nostrana, sostanza e forma di un'e-- sperienza particolarmente italiana, ciò non significa che esso non possa e non debba costituire anche un elemento nuovo nel circolo dell'attuale storia europea .. Viene spontaneo alla memoria in· questo punto il paragone con la Rivoluzione francese, che, pur essendosi prodotta per cause immediate ed interne, trovò- .echi ed entusiasmi pur oltre i confini di Francia. Ci opporranno i più facili critici che la fortuna della Rivoluzione dell '89 si deve piuttosto a una serie di cause che furono comuni a tutta I' Europa del .diciottesimo secolo: la prepotenza feudale, la progres-:- siva emancipazione delle classi medie, l'industrialis·mo e il mercantilismo. . Cause sociali quindi, che di conseguenza produssero una rivoluzione sociale, poichè questa altro non fu che l'aquisizione dei diritti politici da parte di nuovi ceti. E poichè - si dice - niente di tutto ciò. è il Fascismo, è vano parlare di rivoluzione, ed è assurdocredere che possa avere ripercussioni in. Europa. .Ma se quella che travaglia l' Europa di oggi non appare come una crisi sociale, cioè come un assestamento economico di ceti quali appunto le crisi che precedettero le due più celebri rivoluzioni della storia : la francese e la russa, questo non, dimostra che essa non abbia comuni cause e uguali· fondamenti dappertutto. . · Parlando di fatti e di crisi sociali noi facciamo, u!la distinzi?ne in senso marxista, poichè sottintendiamo che sia economico ogni fatto puramente sociale. È certo però che ogni fatto dell'ordine sociale s;. manifesta poi come fatto politico, ma viceversa pos-
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