Vita Nova - anno I - n. 10 - ottobre 1925

.. TRENT'ANNI DI VITA PARLAMENTARI; , • . Erano passati alcuni mesi dopo avere scritto i ricordi della mia vita parlamentare, semplici ricordi, e dopo avere scritto le impressioni ricevute da uomini politici, ministri, ed altri importanti personaggi del tempo·; ricordi ed impressioni gettate sulla carta senza altro scop·o che quello di rendere un omaggio ai miei elettori che mi onorarono di loro' fiducia per tanti anni, quando l'Onorevole Giovanni Giolitti pubblicò due volumi contenenti le Memorie della sua vita, con uno studio del direttore del giornale « La Tribuna>), Olindo Malagodi, Senatore del Regno, per proposta fatta a S. M .. il Re dallo stesso On. Giolitti~ Avendo io fedelmente manifestato le impressioni ricevute dalla condotta politica dell 'On. Giolitti ho creduto opportuno leggere i due grossi volumi e vedere se in essi eranvi fatti, che avessero potuto modificare ciò che avevo affermato, ed indurmi a correggerlo. · Leggendo le Memorie ho letto pure con questo scopo attentamente lo studio dell'On. Malagodi, il quale afferma di essersi solamente occupato. della parte forma le della compilazione del lavoro, e di avere delineato il ritratto politico dell 'On. Giolitti; e per fare esattamente conoscere ciò che egli dice, pro ... c1.1reròdi riassumere brevemente ciò che scr.ive. Comincia coll'accennare alle origini del Giolitti, al suo paese natio, alle sue famiglie paterna e materna, ai suoi anni di vita d' impiegato; e dice che nella· carriera di impiegato, ancora giovanissimo, si rivelò un grande lavorator.e, e che i maggiori uomini del parlamento e del Governo di quel tempo, se lo dispu ... tavano, chiamandolo a collaborare con loro in compiti ponderosi, ed affidandogli presidenze di Commis ... sioni e direzioni di lavoro. Questo tirocinio, secondo l'On. Malagodi, fu per il Giolitti una singolare preparazione: aborrì l'astratto; la sua mente cercò il concreto, e questo· concreto trovò nell'esercizio dell'Amministrazione statale; e sfuggì al fascino ingannevole e malevolo del dottrinarismo. Domandando i suoi avversari quale fu il suo programma alta Camera; e non riconoscendogli essi la qualità di 1=1omdoi Stato; ma solalll:ente la capacità di uomo di Governo, l'On. Malagodi risponde a loro, che si deve riconoscere in Giolitti un uomo di azione; e che la sua forza e grandezza non si manifestano nella sapienza dei disegni, e programmi premeditati; ma bensì nella rapida impressione del mutevole pre ... sente, nella chiarezza e precisione della sua visione, della realtà che si cela sotto le apparenze, e nella immediatezza con cui le sue decisioni ne seguono le variazioni, e ne affrontano e rispondono alle sorprese, Biblioteca Gino Bianco I e che in Giolitti l' inclinazione nativa, che si fece ferma convinzione per serena osservazione delle cose, e su cui s' innestò la volontà di azione, è stata la tendenza democratica e liberale; e che la battaglia per la libertà, da lui .c_ondotta, si conchiuse con .una vittoria totale, e defin1t1va, dovuta sopra alla combinazione di eccessivà violenza, e di dimostrata impotenza del conato reazionario (qualche volta trascrivo fedel ... mente tutte le parole dell 'On_. Malagodi). E poi afferma ancora, che la caduta del conservatorismo lo assolse ancora della necessità di combat- ~ tere, dandogli una nuova libertà di azione; e perciò ad un certo punto della sua carriera a Giolitti avvenne di dover fare, ad un tempo, le due parti del dramma politico, quella di conservatore e quella del demo ... cratico; e così diventò il moderatore ed il regolatore, derivandone l'equazione a favore degli interessi superiori e permanenti del paese. (Parla sempre il Malagodi). Ed a questo punto egli si domanda: quali sono questi interessi superiori, che furono il punto supremo di riferimento di tutta la sua azione politica di ripresa in ripresa? E trova che Giolitti li esprime in una parola ·comprensiva: il Paese·. E l 'On. Malagodi cont~nua domandando: perchè non con quelli di Italia o di Patria? Dice che il Giolitti, adottando la parola compren ... siva: Paese, quasi reagisce contro la tendenza degl'lta ... liani di allargare la propria cittadinanza idealmente e storicamente. Egli, Giolitti, ha sentita e compresa, la complicazione di vecchiaia e infantilità che presenta il nostro paese in formazione; e rilevando che la deficienza, di cui storicamente ha sofferto l'Italia, è stata la deficienza dell' organo statale, egli ha sempre inteso a rafforzare lo Stato, sforzandosi di · creare ed allargare ed intensificare l' interessamento allo Stato da parte delle grandi classi popolari, a proteggerlo· per impedire, che le pretese e le ideologie particolari di queste classi, non v' insinuassero ragioni d'indebolimento. . E così, continua l'On. Malagodi, la politica del Giolitti provocava le accuse più contradditorie di demagogismo dai conservatori, e di reazionarismo dai rivoluzionari, e queste accuse si sono poi assommate in una accusa unica, quella di Dittatore. E l'On. Malagodi asse,isce che un certo _caratte~e ?ittatoriale esiste nel Giolitti; ma che bisogna ch1ar1rlo e precisarlo. Egli dice: la Dittatura, spontaneamente elaborata nella politica di Giolitti, n_on era. la prepotenza, la violenza, la sovrapposi ... z1one d1 una volontà individuale, incontrollabile e

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==