Vita Nova - anno I - n. 10 - ottobre 1925

,. VITA NOVA care le idee semplici e chiare, ossia astratte, come sono quelle della matematica, alla politica, invalse nel secolo decimottavo. Tutti i fìlosofì dell 'EnciclQpedia, invaghiti del metodo matematico, richiamandosi a Locke, a Descartes, e a Newton, si fecero a costruire la società procedendo a priori, deduttivamente, immemori affatto dell'esperienza psicologica e storica.· Un modello del genere rimane il Contratto sociale di Rousseau. Il sistema politico di Rous .... seau è dedotto, tutto quanto, dal postulato che I' uomo nasca libero, come il sistema etico e pedagogico è dedotto dal postulato che l'uomo nasca buono : libero, beninteso, di una libertà astratta invariabile, eguale, ass~luta, imprescrit .... tibile. Qual differenza tra un tale ottimismo fantastico, lontano da qualsiasi esperienza del- ~ l'animo um~no, e il profondo conoscimento che di quest'animo ebbero i pensatori del secolo decimosettimo, Pascal, Malebranche, Larochefoucault, La Bruyère, e lo stesso Descartes, i quali, insieme con i pregi, videro i difetti della natura umana, e diedero tutto il peso che merita al domma del peccato originale insegnato dalla Chiesa! La stessa parola evangelica « siate per ... fetti come il Padre vostro che è nei cieli » rico.... nosce l'imperfezione umana, e ammonisce di non proporre ali' uomo degl' ideali inaccessibili, degl' ideali cioè che, prescindendo dalla sua natura labile e inferma, non possono mai essere raggiunti. La perfezione è un punto luminoso che sta ali' infinito; ed è vittima di una dan .... nosa illusione chi crede di poterla recare del tutto nell'essere finito. Qui si pare la dissennatezza di ogni tenta ... tivo che voglia disegnare, entro fermi contorni, l' ideale dello Stato perfetto, del regime politico migliore, ·dell'ottimo governo, al quale ogni reggimento politico concreto debba accostarsi, per essere in grazia di Dio e della Ragione. Tutti i fantastici. disegnatori di costituzioni id.eali, si pascolano dell' ingenua, illusione di aver foggiato il tipo dello Stato perfetto, dure- . vole, valevole per ·tutti i tempi e per tutti i luoghi, assicurator,e di pace di felicità e di benessere ai cittadini; e non vedono che nessuI) tipo di governo può rivendicare a sè la perf ezione, e l'eternità, nessuno può garantire pace e felicità ai cittadini, perchè lo Stato è un ordinamento di forza, sempre relativo alle condiBiblioteca Gino • 1anco zioni di civiltà di un popolo; perchè lo Stato~ che non ha altro fine assoluto se non di assicurar la sua potenza, può e deve talvolta essere dispensatore di . infelicità e di guerra, invece che di benessere e di pace. La politica pertanto è, se altra mai, scienza .del relativo e del mutevole; ed è tale perchè si muove non nel campo delle verità astratte della matematica, bensì nel campo del divenire storico. In politica tutto è relativo, poichè tutto è convenienza alla situazione di fatto, adatta- . mento ali' imprevisto storico, intelligenza di necessità e non divinazione di aeree possibilità. In politica non vi sono principì e postulati astratti,. solo inferenze e sviluppi da determinate contingenze concrete. L'uomo di principi, quello cioè che s' irrigidisce nei suoi presupposti, e non deflette dalle sue convinzioni fatte, meriterà una statua nel museo dei caratteri, ma non sarà mai un uomo politico vivente e dinam'ico. La politica ama, più che l'uomo di principì (che vuole guidare la realtà secondo le sue premesse. ideologiche), l'uomo di conse-. guenze (che trae da un dato fatto storico tutte le conseguenze, senza arretrarsi innanzi a qualsiasi principio). Di colui che s'immola ai suoi principì, la storia non si accorgerà mai, perchè la storia non prende nota degli uomini rigidi e sterili; ella ammira e divinizza quelli che lavorano seriamente per lei; e l'arricchiscono di nuovi valori, anche a costo di sacrificare le loro idee personali. Considera tutti gli altri quali dilettanti e spostati collezionisti di ciarpe inutili e di oggetti fuor d'uso. Chi s'immola per idee e principi,- che non hanno radice nella realtà viva, sarà eroe da favola e da leggenda, non un eroe storico, qual è il fondatore di Stati e. di civiltà, il vincitore di guerre, il liberatore di popoli. La storia ha i suoi eroi,. perchè ha il suo idèalismo. Un tale idealismo sta ali' ideologia come i] concreto sta ali' astratto, come la pienezza della vita sta alla. vuotaggine delle chimere e dei sogni. Questo, voleva significare Cavour, quando diceva che « la politica è nemica degl' ideali »: nemica cioè non delle idealità storiche, ma delle ideo-· logie irreali e antistoriche. Il politico seguace dell'idealismo storico, non si accosta alla storia con _il bagaglio dei suoi astratti principi, ma applica quei principi che via via la storia, nel \

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==