Vita Nova - anno I - n. 10 - ottobre 1925

\ 6 VITA. NOVA ' di tutte le ideologie? E che importanza aveva codesto al paragone· di ciò che i combattenti facevano, strappare co' denti e con I'unghie la vittoria al nemico, tutelare e allargare i sacri confini della patria, ridere in faccia alla morte, aprire i battenti della nuova storia? Poesia, scienza, meditazione: baie! La realtà non era il pensiero, era l'atto; il suo ritmo non era la persuasione, era la forza. Appunto per questo coloro che hanno fatto la guerra si sentono così staccati, quasi divelti da Aoi; covano un sordo rancore, direi quasi un disdegno contro la poesia; e non hanno imparato a farne e non ne vogliono fare; pref eriscono quegli esercizi che sono celebrazione di forza, di vqlontà, di tenacia, di dominazione. Stiamone certi : oggi un uomo fra i venti e i trentacinque anni è persuaso in cor suo che il volo di De Pinedo valga assai più delle Odi barbare, e che al confronto della vittoria automobilistica· di Brilli Peri, la _FilosofidaelloSpirito di Croce non sia che il farnetico d'un.vecchio barbogio .. I frequenti scatti fascist;, e dello stesso Mussolini, sopra tutto contro la· filo- . . ' .. r sofia e i filosofi, il dispregio de' combattenti verso la poesia che non leggono, la loro quoti~ diana esaltazione delle virtù podistiche, automobilistiche, aviatorie, sono indizi manifesti di quello stato d'animo. E questa è la poesia del fascismo : una poesia che non ha ancòra prodotto manifestazioni scritte, ma che le produrrà certamente. Oggi lo spirito della nazione, della nazione rinnovellata da' giovani, si potenzia tutto nella volontà, nell'azione, ·nella forza, nella séte di potenza e d'impero. E, come accade sempre in questi casi, lo spirito, ch'è uno e totale, non distingue più, e nello slancio della propria energia fisica anche vanta lo splendore d'una sua arte e d'una sua filosofia. . Giorno verrà - e non è forse lontano - in cui lo stesso spirito, tutto grondante di questa passione della fedeltà e della conquista, si potenzierà come fantasia; e traendo da sè, dalla sua intimità fresca. ed ardita, la nuova ispirazione, creerà la sua poesia scritta, che sarà per l'appunto la superba poesia dell'uomo libero, sano e dominatore. G.A. CESAREO r Qualunque valore di popolo è nel presente, nella sua vita attuale, nella forza animatrice della quale dispone, e che mantenendo il presente fa rivi1'ereil passato ; soltanto in questo modo le antiche civiltà si perpetuano nei inonumen.ti,:nelle lingue, nei costumi, nelle istituzioni. ~ . ALFREDO OR/ANI (La Rivolta Ideale) \. s·b ioteca Gino Bianco ,

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