' ' . ' I • . \ ' I h I I \ f I ' . • • I , • • I t - '6 • I ' dizione di forza per lo Stato che esso riesca · ,da un Papa, s·e ne fosse stato capace; forse a dare co~patto ordinamento ad una nazione l'indole degli Italiani, obietta il . Guicciardini, tutta e che siano di una sola nazione tutte le il quale non è amico di. Papi, anzi trova che genti e regioni e città che lo ~ompongono. della Corte romana non si dice mai abbastanPiù avranno cç>munanzadi costumi e lingua za male, perchè è una infamia e un vitupero; : e memorie, più vivrann~~uietamente.... . ma trova fuori di essa la ragione della non Nè solo pensieri, ma. anche sentimenti' e èonseguita unità. E pensa. ehe, dopo tutto, sia passioni. Da questo cresciuto commercio con stato un bene. Con l'unità, speci~lmente se altri popoli, da questo violento cozzare di fatta sotto gli 'auspici di una Repubbhca, non Spagnuoli e di Francesi,· Tedeschi e Svi~zeri · si sarebbero sviluppate tante città, e~c., ecc•. contro le mura di Firenze e Brescia, Cuneo e La prima volta. che gli Italiani sono messi a Nizza, Padova e Siena· e Roma, da questo af- tu per tu, in n1odo tragico, col mondo esterfiancarsi di Italiani e forestieri a servizio degli no, ecco questi problemi · si affacciano, certe i stessi Re stranieri, venne agli ltàliani un senso parole ac·quistano maggiore con~retezza. Si rJ- · di.maggioreunità spirituale. La nozione letteraria peterà il medesimo fatto in altri momenti ; ed di una comune origine e _discendenzadiventò co- og0i vo_ltaquesta concretezza cresce e il pro- · .sa più viva e sentita. Accadimenti politici ·emi- blema teorico e puramente acca.demico invest~ litari ·presero un colore nazionale. Non vi fu l gli ·animi,div~nta passione, convinzione azione. nato nella penisola che, di fronte a stranieri, Vi è di più. Siffatto problema cominciano non - sentisse venir su dal di dentro una qual- a ·porselo anche gÌi. stranieri. Si delinea. ~na che coscienza di sè èome parte di altra gente. · questione italiana come questione europea. In Il punto d'qnore militare fu anche punto d' o- qualche momento, Carlo V lavora a stringere nore nazionale, persino in quelli che combat- in fascio i governi della. penis9la, per porre I . tevano pel maggior offerente.. E ben lo avver- un ostacolo su .la via dell'avversario. Più spe~- tivano- i condottieri, nell'atto di incitare alla so, è la Fran~ia stessa. Incapaci da soli a battaglia: come Consalvo di. Cordova che ai padroneggiare la situazione, cercano coopera- • Tredici di Barletta ricordava il loro essere I- t?ti in. Italia, transigendo con essi e mostrantaliani. e la loro superioliità sui 'Francesi, mo- 1 do di preòccuparsi della lore indipendenza. stratasi in tante battaglie. Realmente, in quel- Dopo la battaglia di Pavia, mo1to lavorio di- · lo come in altri scontri del genere, i .duellanti plo~atico si fece a tale scopo, in mezzo al sentivano,. ·dalle due parti, di rappresentare turbamento profondo che quella tremenda batqualcosa più della loro persona o della ·ripu- taglia creò. Si sentì incot}lbere una minaccia ,tazione di due eserciti e di due capitani. La ·di « fiera e totale servitù che, non sventata parola Italia risuonò su mille bocche, in mo- s~bito·,è da dubitare che nè noi· nè i figli dei. - ~enti gravi. Si parlò e qualche co.sa si operò figli nostri riusciranno a scuotersi di dosso ». per la « li~ertà d'Italia », che adesso era non Così scrisse un Oratore veneziano. Dalla Regpiù equilibrio fra signori paesani, come un gente 'di _Francia giunsero aHa Serenissima 1 • secolo prima, ma indipendenza da stranieri ; sollecitazioni per provvedere alla libertà e alla \ I si c~nfidò in Principi o Papi, si invocò un li- salu e d'Italia; e Ludovico di Canossa, un i-' beratore, un veltro. Ed anche un' é!tltraparola talia~o a servizio del re Francesco, scriveva , comparve accanto a « libertà » : cioè -« unio- a Matteo Ghiberti, a Roma, perchè spinges$e ne ». Chi vi credeva, chi nq, ma se ~e discus- il Pap~ all'unione. Il Ghiberti si · caldò per se. E taluno si chiese perché non era stata questa idea e vi lavorò attorno infaticabilraggiùnta nel pas~ato, come in Francia e Spa- mente per vari mesi. ·Pensava ad una lega gna. E eh.i .ne fosse responsabile. Fors·e il permanente fra ·gli Stati italiani e poi ad un Papato, dice Machiavelli, il quale, in certi. perpetuo patto ed a perpetua amicizia con la-: mQ~entt mostra çh~ la avrebbe acçettata anche Francia; difensiva ed offen~1va,'previa la sua . / I ' ' J / iblio eGa G·n Bianco I
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