Vita Nova - anno I - n. 9 - settembre 1925

,. 4 \ \ . \ I , \ ... - 4- t r:;5 t zione Che prima non, aveva. Nel 1507, J;i pfi- ci. Crescono le banche private, in ogni città. ma nave inglese fa la sua apparizione nel , E molti capitali, ri_tirati dall'industria, sono Mediterraneo : i futuri padroni. Quel che gli investiti ,nelle terre : /Cio'è qualche progr_esso Italiani avevano visto in piccolo per opera dell'Italia agricola, fine dell'urbanesimo, afte- · · dei loro- regoli, ora vedono in grande per o- nuazione del privilegio cittadino, più equiti- -, pera delle grandi Potenze: volont.i di sover- brio fra· citt.i e, contado e, in certo sen~o, fra chiarsi l'un l'altro, sforzd di equilibraèsi, coa- ,Italia del nord e del centr~ e Italia del sud. lizioni contro il più forte che è ora il Re di Venezia commercialmente declina. Viceversa, . Francia ora il Re di Spagna. La penisola ne Genova rimane salda. Solo che si trasforma, è tutta 'sconvolta : città a sacco, regioni fatte secondo le nuove esigenze e possibilità. Svideserte di. abitatori, rapina su vaSta scala, tut- - -loppa i suoi traffici coÌl 'la Spagna, tiene in · ti gli Italiani tratti a Parteggiare per l'uno o mano le _finanzedel Re Cattolico nel Regno per l'altro straniero. distrutta O arrestatà l'o- _di Napoli e Lombardia, ha part~ con quella pera di assestamento interno dei Principi in- Corona nel commercio degli schiavi .e dei tesdigeni. Anno 1494: " aiino infelicissimo, an- suti, fa. larghi affari nelle lontane colonie d'A- ·no primo degli anni" miserabili », scriv.e il merica, dov~ porta merci sue e anche, come Guicciatdini. sue, di Napoli, di Lombardia,' di Sicilia, di I * * * Francia. Ha perduto il Levante, ma trovato l'Occidente. , I • , , E quanto a coltura, è accelerata la poMa sia lecito considerar questi accadi- tente irradiazione dall'Italia, già cominciata menti_da un punto di vista più alto e com- nel XV secol6. Porte che si aprono; condotprensivo, anche ip rapporto all'It.alia, al suo tieri e uomin·i di Stato e umanisti e architetti ·. , sviluppo, a'lla formazione futura dello Stato nostri che entrano al servizio di Francia1 e di nazionale. L' Europa tutta comincia a vivere Spagna e d'altri pae.si ; diP.lomatici,..gentiluo- . come un organismo solo e l'Italia entra in più mini, artisti che vanno ·e vengono per occa- . stretta comunione, rend~ più organici i suoi sione di guerra, per affari, per desiderio di , rapporti con essa, inizia il suo faticoso pro- mondo, per istruzione, infervorati di conosce- · cesso di adattamento al nuovo ambiente sto- re « divinum illum genium ltaliae ~..,c, ome di- ' rico che la stringe violentemente ma anche la. ce uno di essi. Grande numero di esuli polisollecita e la mette in valore. Il movimento tici, nemici di Spagna, dei Medici, 'dello·Sforza, commerciale, nel mare che la cinge, cresce in piantano le tende in Francia, specialmei,te questi decenni ed altri · si avanza nella gara Napoletani e Fiorentini, a Parigi ed- a Lione : che P✓rima era assente. La vita industriale i- ·quelli nobili e, n·eghittosi ·e ridotti alla misetaliana, sebbene qua e là si avvantaggi dalla· ria; que~ti banchier1 intraprendenti ed uomini ~ cresciuta possibilità di èspoì tare in Francia di lettere, gl1 uni e gli 'altri sempre attorno al (ad esempio, le seterie lombarde), è sco~sa Re perchè scenda in Italia. Noi eravamo saturi dalla concorrenza degli altri, dal protezionismo di coltura e altrove l'atmosfera era ancora rare- , che invale negli altri paesi, dagli ostacoli frap- fatta ma avida. Perciò si attivano correnti Jet- .. ' posti alle loro provvist~ di m~terie prime, dal terarie, filosofiche, artistiche verso il di fùori. I mutamento di gusti e di bisogni del consuma:.. E si ebbe in Francia, Spagna, Inghilterra, una , tore europeo. Vi è perciò un esodo notevole lirica a modo italiano e la lingua italiana ditdi artieri verso l'estero, e Francia e Ingh'ilter... 1 fusissima, quasi diventata la lingua della col-. ra non poco si giovano di questo apporto di tura e della diplomazia. Il teatro ita4iano aiucapacità tecniche dall'Italia. Ma mercanti e tò lo svolgimento dei rudimentali teatri locali. industriali diventano banchieri e spedizionier~ La prosa francese si affinò per azione della e commissionari di for~stieri e delle loro mer- tersa, composta, classicheggiante prosa nostraI • I ... , ' 4 I' \ ibliotec Gin·o • 1anco

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