.. -' • • I • • I ., • : - , • • o I • • I I I • I t • , ,,. • • ---- • I I .. , . ~ I ON. GIOACCHINO VOLPE I - , J , / I • ' ITAl.1I!\ ED EUROPA , • I I • \ • I • SERA DEL ·27 APRILE 1925. SIGNORI I non vi attendete una èrillante conferenza, ma una lezione, e non di politica, ma di storia, anche la storia é politica, ma ha , I molti suoi rami diversi da quello che comunemente oggi si intende per politica. Vi siete mai provati di materializzare dentro di voi l'immagine de,la storia d'I.talia, così ac~ cidentata, cosi· rotta, cosi varia, c9sì irregola- , re, così piena di contrasti, così ricca di con- • • tatti e di mescolanze colla storia degli altri popoli? Vien Jatto di pensare ad un terreno sconvolto ed accidentato, ad un grande · crocevia dove immetteranno strade da tutte le direz10- . ~ ni, ad un grande bacino· dove. convergono le I acque vaste del territorio circostante, ad un sistema montano ricco di sorgenti che defìuiséono· verso tutti gli orizzonti e fecondano un poco ogni terra. Somma ventura e scmma sfortuna, questo suo destino, voluto essenzialmente dalla geografia ! Poiché volle dire più ricchezza spirituale, moltipltcita di germi ed impulsi, divisione e rendimento di lavoro, ma più tr_avaglio; possibilità di rinnovamenti o ♦ I .... I • i I i • } , . \ . rinascite maggiore che ,per gli altri, ma anch~ meno coatiriùità e possibilità di coordi'tlazione; meno organico sviluppo, ptù d_ominiodell'im~revisto e del caso. Ondate di popoli pri..: mitivi d'1 tutte le parti : Italici, Etruschi, ,Siculi, Umbri, Greci, Celti, ecc. Poi Roma che prevalse su tutti gli altri, arrestò qu~sto movimento-~ on~ate dal di fuori verso la penisola (popoli balcanici con Pirro, Cartaginesi, Galli, Cimbri e Teuton1), diede unità alle· genti che vi .abitavano, ne alimentò la propria forza espansiva, fece del mondo una, città sola. Ma poi ancora, dal di fuori, altre ondate, non app.ena la storia e direi quasi la µatura riattivarono il movimento delle genti e crol:larono gli argini che Roma aveva costruito : ·Eruli, Goti, Bizantini, Longobardi, Arabi, 'Normal)ni, Slavi_, nuclei greci e albanesi, t_aluni sollecitati dalla stessa Roma, imperiale,-·attirati da essa· nel focolare vivo della storia che era il Mediterraneo, fatti capaci di una propria iniziativa. E' questo il compito inconsciq dei grandf Imperi, da quello di Babilonia ed Assiria a quello inglese: conquistare genti, avI • ( I , ,I \ ' ' I .( - I I t - •
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