_prosegue l 'on. Mussolini accennando direttamente alle molte Camicie Nere - davanti a questa gioventù calda di entusiasmo, vibrante di passione, che cosa è tutta l'altra piccola e mediocre Italia ? (Altre risate partono dalla piazza; anche il Maresciallo Cadorna sorride riv_olg_enodsi ai vicini). Che cosa può s1gn1ficare che questa piccola Italia stia sul colle o discenda al piano ? (nuove risate altissime). Nulla ! . Nulla ! - Zero - ripete l' on. Mussolini, il quale poi continua : Chiusi nelle loro conventicole, .schiavi dei loro rancori, tenacissimi nei loro odi falsi, impotenti per qualità congenita (applausi e risale ironiche), essi cre,dono con le barricate delle loro fatue parole di f ermare la fiumana irrompente del nostro fiume! - No ! Mai J alla gogna ! - si .risponde. - .Non ci riusciranno! - esclama l'on. Mussolini. - Mai ! Mai ! - confermano i fascisti. Nulla è mutato nel Capo. - lvli piace questa eco degli un1ili - esclama l 'on. Mussolini, .il quale poi riprende il sonante dia- .logo con la folla dicendo : - Poco fa in un altra città di questo Piemonte che io amo, ho fatto sentire la mia voce perchè la folla comprendesse che .non è mutata. Non solo la voce non è mutata, ma non è mutato lo spirito, non è mutato il coraggio (alti applausi), non è mutata la mia fredda tenacia, la metodica sistematica volontà di condurre la battaglia fino aiia vittoria ! « Gravi compiti ci aspettano, molte battaglie abbiamo impegnate. Noi le affrontiamo con spirito alto e sereno, perchè abbiamo insegnato agli itali ani che la vita è un com-battimento di tutte le ore e -di tutti i giorni. Albbiamo insegnato agli italiani che la Patria si fa grande anche e sopra tutto con le opere, minute, quotidiane 1e oscure. :Cne cos' lè questa [Parola « grandezza della Patria >> che a pronunziarla e' infiamma ? - Fascismo ! - esclama una voce. VITA NOVA - Lavoro - grida un'altra. « La grandezza - e lo strumento per conseguirla è il Fascismo - la grandezza e il benessere, il prestigio, la potenza della Nazione italiana (Evviva l' )talia), il benessere a tutto il popolo. E il benessere è il risultato del lavoro e della ,disciplina metodica ; il prestigio per cui un italiano anche agli antipodi, anche ha le tribù selvagge, tra i popoli barbari sa che c'è una bandiera e che c'è una forz3 pronta a difenderla. E finalrr1ente I~ potenza è la potenza dei mezzi e la potenza delle anime ; la potenza che è una creazione sistematica, che è una eredità del passato ma sulla quale sarebbe ·da parassiti vivacchiare, la potenza che deve essere una creazione quotidiana di sforzi assidui, la ,potenza che ,dobbiamo ingrandire · per tramandarla a coloro che verranno sempre più grande e sempre· più lum,inosa. E questa potenza è il risultato dello sforzo concorde di tutto il popolo. « ,Ma chi dunque osa ancora dire che il Fascismo sia un piccolo movimento di interessi meschini, chi è che osa ancora cercare di ribellarsi alla luce folgorante del sole ? - ~i vuole il manganello ! ~ suggerisce una voce. << Il Fascismo - grida il Presidente del Consiglio - è tutto il popolo; siete voi il Fascismo, il popolo italiano, e fra voi i banchieri, i plutocrati, i ricchissimi sono certamente un' infima .minoranza. Voi siete tutta gente si guadagna la vita lavorando giorno per giorno ... ( bene I bene/) e voi oggi siete qui in questa piazza ad ascoltare la voce di un. uomo che i falsi pastori degli immortali e anche putrefatti principii (grandi risate fra gli ascoltatori, ride anche il Mares,cialloCadorna) vanno dipingendo come un liberticida, che terrebbe avvinto in cate,na il ;povero popolo italiano, che si rallegra soltanto quando fa sentire il suo pugno di ferro, mentre io mi rallegro soltanto quando ho compiuto un'opera utile per il popolo italia,no. . llna Voce - Ne abbiarno già le prove! Bi lioteca Gino Bi neo Mussolini - Continueremo, Camicie N•ere, ve lo assicuro, siate tranquilli. Voci - Vogliamo di meglio ! Ci vuole il •manganello ! Mus,sol_j'ni - Se sarà necessario il legno ed ainche il ferro! (altissime acclamazioni partono dalla piazza). Voi sapete che il dialogo tra me e la folla mi piace, voi sapete che amo essere . interrotto, -mi piace che dalla moltitudine sorga il grido che è rivelatore di uno stato d' animo. Bisog,na che tutti coloro che, come i da,nnati all'inferno dantesco, camminano con la testa ali' indietro, si convincano che non c' è niente da fare. (Grandissime e prolungate risate accolgono questa battuta che solleva anche molti applausi). Si convincano .che è meglio accettare per amore il fatto compiuto, se non si vuole che lo accettino con la · forza. Intolleranza e intransigenza. « Camicie Nere I Io penso che il mio discorso -debba finire... . · Voci - No ! no ! Mussolini - Raccogliamoci in un solo pensiero, in una sola fede, la nostra fe1de che noi dobbiamo seryire con intr~nsigenza assoluta, poichè se le fedi che declinano possono permettersi il lusso di essere tolleranti, le fedi che sorgo,no debbono essere necessariamente intransigenti o intolilerarnti. O la mia è verità, o è la tua; o è la tua, e non è la mia. Se io penso che la mia è la verità, e sono sicuro che sulla mia strada marcio verso grandi mete, non posso tollerare le vociferazioni clandestine, il· piccolo agguato di traverso, la calunnia codarda, la diffamazione infame. T utto questo deve essere soppresso, travolto, sepolto. Lo volete voi ? - Sì, sì - rispondono centinaia di voci. « Questo discorso - conclude l'oratore - voleva essere una presa di contatto, voleva essere un atto di fede, se vi piace, uo atto di comunione. La comunione c' è stata. Viva il Fascismo!». Redattore responsabile: IVO LUMINASI Bologna - Stabilimenti Poligrafici Riuniti
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