r I Documenti della storia.del Fascismo Il proclaffia del Duce alle Camicie Nere Ec1 co il testo del proclama lanciato dall 'on. Mussolini per presentare il nuovo Coman,dante della ì\tlilizia : UD:i'ciali, gratuafi e militi d'elle legioni nere! S. E. il Principe Maurizio Gonzaga, Comandante effettivo del Corpo d'Armata, assume oggi il supremo co,mando delle vostre Legioni. È un giorno di fest•a per le Camicie Nere d'Italia I Maurizio G,onzaga discende da una delle più grandi storiche famiglie del patriziato italiano, e fra i suoi maggio,ri si contano capitani di popolo, reggenti di città, diplomatici, mecenati, che portarono luminoso per secoli, in patria e fuori, i.I nome ,dei Gonzaga. Uno di essi, a capo della Lega Italica, battè Carlo VIII di Francia, nella memorabile battaglia di f-ornovo. Le splendide qualità del linguaggio ri,fulgono nel vostro nuovo Comandante decorato di due m,edaglie d'oro al valor mili tare, ,di tre medaglie d'argento, mutilato. e cinque volte ferito. 11 suo eroismo è materia di poema. Le pagine di questo poema, scritto col sangue, dalle terre della Libia alle roccie delle Alpi, hanno nomi ·straor,dinariarnente evocatori che non si leggono senza un brivido di com,m,ozione: Lezga, D·ecassis,, Gerbid, Altipiano di T onezza, Monte Cimo:ne, Vod'ice, Monte Cucco, Stupizza, Monte Val,della, Vittorio ·v·eneto ! Carrvicie Nere! Il yostro nuovo Coman·dante vi conosce e vi ama fin dal tempo della trincea. Legge nella vostra anima ! Egli sa che le Milizie volontarie vivono e rendono in quanto si mantengono rigoro,samente fedeli al loro carattere, al loro giurarr.ento ed allo scopo per . cui sorsero. Biblio eca Gino Bianc La Milizia, che trae esclusivamente dal Fascismo uomini e quadri, ha il compito preciso di difendere, ad ogni costo, il reg~me n~t~ colla ·Marcia su Ro,ma dai nem1c1 di dentro e di fuor1. Camicie Nere! In alto i labari, e dai vostri petti ansiosi di più ardue prove erompa l' «A Noin formidabile ,delle attese vigilie. Viva il Re! -Viva l' Esercito! Viva la Milizia ! MUSSOLINI ' Il discorso del Presidente a Vercelli. L 'on. 1Msusolini è a capo scoperto e accenna subito a parlare. Egli . . com1nc1a: « Popolo di Vercelli! Camlcie Nere/ << lo avevo ·pro,m,essodi assistere alle cer.irr.onie solenni di questa giornata senza pronunziare discorsi ed ecco che anch'io manco alla mia parola ... - Viva ! Viva Mussolini ! - rispondono 1nolte_voci dalla piazza. « Il vostro applauso così cordiale e fraterno, - continua il Presidente del Consiglio - mi ha già assolto. Del resto vi confesso che sono io che desidero di parlare a . VOI. .. Nuove acclamazioni scoppiano tra i fascisti mentre l 'on. Mussolini riprende: cc Voglio, dinanzi a tutta la Na-. zio1ne, mettere all'ordirne del giorno la Città di Vercelli ... (bene I bene!) ... non solo per le pagine stupende che essa ha seri tto in ogni tempo nel libro della storia italiana, non solo 1 per la mole imponente di eroismi che essa ha offerto alla guerra, non solo per le sue sedici mirabili medaglie d'oro, ma anche perchè quando il Gover,no ha chiesto qualche rinuncia, Vercelli ha accettato senza discutere, con un altissimo senso di disciplina nazionale (bene I braV'o!), ha dimostrat~ cioè di saper superare anche quelli che possono essere considerati i bisogni e i diritti del municipalismo~ per assurgere alle visioni più complesse e più vasté_ dei. bisogni ~ delle necessità nazionali. · Vercelli .in questa materia è ali' avanguardia di tutto il popolo italiano ! « Questa vostra adunata è veramente significativa. lo mi sento vostro, carne della vostr.a carne, spiri-- to ,del vostro spirito, io ho l 'immodestia di dire che vibro della vostra passione e che mi nutro della vostra tfede. In questi giorni ho avuto lo spetta.colo sotto gli occhi del nostro popolo in armi, del nostro gloiiioso esercito ( Viva l'Esercito! applausi) al quale vi prego di mandare il più vibrante saluto. C'era negli occhi di tutti i solidati un lampo di gioia e di orgoglio. Non erano più soltanto ,dei soldati devoti al loro dovere, ma anche dei -u!u10::>!I !P !ut?wop !::>l?dl?:l ! ~!11an8 . . . . ' c1are, se r1com1nc1are sara necessario. (Vivisis.im-i applausi. ll Maresciallo Cado,rna Ja vivi cenni di consenso). « E qui, a questa celebrazione, sono presenti i condottieri dell 'esercito in guerra (Viva, Viva Cadorna I gridano gli ascoltatori. ll Maresciallo si affaccia alla balaustra, è vivamente acclamato e saluta) di-- co il Maresciallo Cadorna, dico il Generale Giardino (Evviva Giar- , dino !) che rifese sul Grappa il ,baluardo estremo della Patria, dico il mio collaboratore Cavallero (uno scrosciante applauso saluta il Sottosegretario alla guerra che s' inchina ringraziando) ohe ieri e oggi è fedele e tenace servitore della Na- . z1one. « Davanti a questo spettacolo -
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