in essa riviva il più schietto spirito dell 'Ardigò : di un Ardigò rimesso a nuovo, a contatto con il progresso della scienza e della filosofia. E dire eh' egli si protesta i•dealista ! Ma, se quel che segue ha un senso .aperto a ognuno, l'errore non è possibile : « La nostra posizione è quella di chi assegna alla filosofia ·il compito di com1 prendere sempre meglio il meccanismo naturale, divenendo con esso, immedesimando- -,; oia via con esso ». Non e' è dubbio, dunque : la realtà è natura, ' . . questa e 1 meccanismo, e in questo m1eccanismo naturale si risolve anch_e il soggetto, lo spirito, la co- ·scienza. La preoccupazione principale di <JUestosistema è ancora quella della filosofia ardigoiana : << Se il soggetto (assoluto o relativo) deve implicare l'oggetto, Dio deve i1nplicare la manifestazione ; e lo spirito, pur essendo negazione di materia, nella sua assoluta trascendenza, deve im- ·plicare, in ogni livello naturale (nel quale traduce la sua infinita potenza), la materia; e, viceversa, ogni materia implica lo spirito {di cui è la mani.festazione) » (p. 19). E' ancora, voglio dire, la posi-• zione tipica del pensiero Scolastico, quella contro cui qui si rriira; il dualismo di materia e ~pirito, di anima e corpo, di Dio e mondo. Sorge subito un' obbiezione : Ma val la pena di riprendere una battaglia, già tanto combattuta nella filosofia moderna, a cominciar dal nostro Bruno, e via via sino a Spinoza, a Leibniz, a Schelling, ai vari rappresentanti del monismo biologico o psicologico, eoc. ? L'A. risponde che le radici d.el dualismo s-colastico s'insinuano tut• tora anche nei sistemi che paiono piì, lontani. Il che può anche darsi; e sarebbe, così, giustificata questa ripresa campale contro il dualis1no. 1"1a, allora, era opportuno chiùrir prirnd questo punto : j n che cosa i sistemi moderni, per es. l'idealismo italiano,' sono ancora tributari del vecchio dualismo scolastico ; e, fissato il senso della questione, indicare la via per superare le diflicol tà. Questa via, evidentementt~, deve venir fuori da tutto un altro ordine di pensieri che non da una VITA NOVA tesi cog~ ancora crudamente realistica, com'è quella dell 'A. Il quale, se fosse ,guidato dal senso sto... rico .dei problemi filosofici, non si meravigliere,b1 be della ripugnanza, a cui' accenna nella Conchiusione del suo volume : « Ripugna aì pensiero . contemporaneo questa interpreta~10ne meccanistica della realtà ? ». Una volta che per lui << materia, energia, meocanismo sono, in certo modo, sinonimi di attività, spirito, pensiero », e la metafisica altro non è· che « una fisica trascend~nte 1> (pp. 263 ss.) - egli può almeno riconoscere che il pensiero contemporaneo, quello, dico, vera~ente speculativo, da Kant ;n qua, ha preso tutt'altra direzione. Noi, oggi, non parliamo più di attività, di spirito, di pensiero come qui se ne séguita a parlare : quasi oggetti, o, comunque, esistenze fisicamente determinabili, in relazione àd altri oggetti o esistenze di natura diversa, sì, ma in fine comprese nello ·stesso genere di realtà naturale. La N:a- . ' . ' tura, per noi, e gia, essa stessa, un problema; e un problema non ha altra realtà ed esistenza fuori di quella che gli viene dal fatto di vivere in un ,centro ,di pensiero autocosciente. Anche la materia esiste : esiste come concetto o pensiero della materia; come ,esiste la scienza e la conoscenza in generale. E' un far dileguare, questo, le cose nel nulla ? Anzi, è la sola via per renderle stabili e sicure. Chiarito, come si dice, il punto di vista, l'orientamento, si ,dovrebbe ora esporre 1' esecuzione, il sistema delle particolari dottrine. Il lettore vedrà ,da sè, se ha interf>sse. A noi piace constatare che, non ostante 1' iniziale dissenso, neppure l' A. si sottrae all'influsso del pensiero contemporaneo, in due concetti centrali : quello della dialettica e quello del1o sviluppo attualistico della realtà. Unità e molteplicità, essere e divenire, reale e ideale, assoluto e relativo, io e non-io, i-mm·anenzae trascendenza, atto e fatto, idea e concetto, e via via tutti i termini delle antitesi, entro le quali si travaglia il nostro, idealismo, formano anche qui la trama, entro cui si svolge la tesi dell 'A. Il quale concepisce la realBiblioteca Gino Bianco tà come svolgimento gerarchico di un meccanismo comprendente Dio e il mondo, la materia e lo spirito: col discendere la scala logie~ delle gerarchie individuali il nucleo delle cose, depotenziandosi, ossia perdendo via via di spiritualità, di estensione logica, acquista in estensione fisica, e il ·campò ideale da qual nucleo compreso e dominato dimill'llisce di estensione. E viceversa. N1 e vengon fuori, così, due poli-limiti, entro i cui termini si realizza lo svolgimento universale : I assoluta materia, eh' è indifferenza immanente di sogietto e oggetto, con la quale s'inizia il processo del divenire naturale propriam·ente detto; e Dio, la Mente Assoluta, in cui si ripete quell'indifferenza di soggetto e oggetto, ma per divenir principi.o <;liun processo inverso, di depotenzi amento d,ell'idea nel concetto, dell'atto puro in seno alla potenza della Natura. Questa somiglianza di termini ha dato ali' A. l'illusione che il suo volume su l'Idea e il Mondo sia un abbozzo di un idealismo concreto, come nel titolo si dice. *** Quell' indagine che il Pavese non ha voluto fare nel campo del1 'idealismo nostrano, l'ha ben fatta F. De Sarlo, come dice aperta ... mente il titolo del suo volume Gentile e Croce, col sottotitolo Lettere filosofiche di un superato (Le Monnier, 1925). Se non ci fosse stato il nome d,ell 'A. nel frontespizio, il sottotitolo avrebbe, in verità, destata . . ' . una curiosita maggiore; ma, sapendosi l~autore, esso dà l'impressione di una ironia non scevra di arnarez... za: la qual cosa non va del tutto bene, perchè in filosofia. non è mai abbastanza raccomandata la serenità del giudizio, anche se massimo è il dissenso delle idee. E·cco, ad es., uno, chi scrive, che lavora in direzione più o meno conforme a quella dei due Maestri indicati nel titolo. E.ibbene, qual è il desiderio . più schietto e l'interesse più vivo che spinge verso un volume di critica, anzi verso di questo molto più che verso un volume apologetico ? E' chiaro: la speranza di trovare dubbi salutari e difficoltà non pri-
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