VITA NOVA e la conclusione fu che il soppresso Alto Corr,missa .... riato delle Ferroviè, che vide ben addentro nella « nobilissima >> gara, lasciò insoddisfatti i pantagruelici appetiti. *** Ma intanto? Intanto e' era chi lavorava con tena ... eia pari alla intelligenza: l' ing. comm. Marone e un gruppo di giovani e valorosissimi ingegneri alla testa COMM. ING. MARONE, DIRETTORE DEI LAVORI ALLA SUA SINISTRA IL COM:\1. ING.IMONTUSCHI di oltre duemila operai vincevano -ogni intralcio,-ogni difficoltà d' ordine tecnico e naturale: combattevano ùna dura battaglia giorno per giorno e oggi sappiamo che I' opera loro è giunta a tal punto che nel 1929 la Direttissima sarà compiuta. Il tracciato è quello suggerito dal Protche, l' ingegnere che costruì la linea Porrettana e che propose il distacco dal Sasso, l'attraversamento della catena centrale dell' Appennino con una galleria di 18 chilometri sotto Montepiano e la discesa nella valle del Bisenzio con l' innesto a Prato. Ma l' ufficio tecnico Biblioteca Gino Bianco ferroviario ha abbreviato il percorso della valle .del Savena a quella del Setta: _la linea è lunga ?7 .chilometri e mediante i cavalcavi~ e ~ottopas~agg1 s1 sono soppressi i micidiali pass3:gg1a hv~llo. V1 saran_no 35 ponti e viadotti perfìn_o d1 I~ archi, e 30 gallerie per un complesso di 37 ch1l~metr1_;e mentre _laPor~etta!1a ha una massima altitudine d1 616 metri, la d1ret~1ssima ne ha solo 322; e se la prima è lunga 132 c~1lometri la nuova come abbiamo detto, è soltanto d1 97, tanto 'che il per c~rso potrà effe~tuars_iin un'ora e 1:fi~zzo. Per il trasporto del materiale: s1 sono. costru!t1 due binari : l' uno di 26 e l' altro d1 22 ch1lom.etr1 l'!ella valle del Bisenzio ed il movimento svoltosi dev essere stato ben intenso se finora si sono potuti trasportare 16 milioni di ~onnellat~ di m~ter~al~ ! Soltanto mercè tali potenti mezzi s1 e potuto compiere un lavoro immane. P~rchè ~is<?~a _tener presente che il tronco Bolog~a ..P..~an_oroe _g1ault1mat~ e si possono ammi~are i ponti ed_1v1ad?tt1.dall.e s!1,elle atcate. E sono ultimate parecchie staz1on1. D1 p1u la galleria di Monte Adone, lunga metri 7135 è perforata per metri 5230; quella di Pian di Setta di metri 3049 e che attraversa argille scagliose, nell' attacco verso Bologna è costruita per 1400 metri e si lavora alacremente nella grande galleria dell'Appennino ove il terreno è dei più difficili. Esso infatti, è costituito alternativamentè, da arenaria e schisti argillosi, e da argille scagliose, da arenaria-macigno e ancora da schisti argillosi con alternanze di galestri e strati di arenaria. Malgrado ciò si è già eseguita per una lunghezza di metri 7250. Tutto questo dà la sensazione della vastità dell' opera intrapresa e che si avvia con tanta celerità al suo compimento. *** Ma per farsene un concetto esatto bisogna visitarli. Ciò ha compreso il Capo del Compartimento ferroviario di Bologna, ing. comm. Montuschi il quale, approvando ed incitando il Ministro delle Comunicazioni, on. Ciano, ha iniziato una serie di gite d' istruzione per il personale, che vi si interessa vivamente. Ed è naturale. Vedete? Il cantiere di Lagaro è un paese addirittura: non c'era che della campagna brulla, inospitale, ed ora è un paese ridente: capannoni, case, scuole, infermeria. Quivi è l'imbocco nord della grande galleria dell'Appennino, con la stazione di partenza delle teleferiche, la sala delle macchine con tre enormi compressori, la cabina di trasformazione per la riduzione e l' elevazione dell' energia elettrica ; l'altra sala dei ventilatori con tina possente e snella macchina ad aria compressa e quella per la carica degli accumulatori per dare luce alla galleria, e le maschere contro i gas. Ma a Cà di Landino il quadro cliventa emozionante. E tutto vi contribuice. La salita verso Castiglione de Pepali di un lungo corteo di auto e di camions, il panorama splendido, la natura benignamente ne1nica al piccone profanatore della sua aspra bellezza.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==