Vita Nova - anno I - n. 9 - settembre 1925

• VITA NOVA nere, bisogna conoscerlo, bisogna valutarlo per quel che è.. nella sua struttura, ne' suoi modi, nella sua tradizione: in realtà, tranne che qualche protesta per fatti sporadici locali, il Vaticano, nella sostanza, è, pur nella sua superiorità ai partiti ed agli Stati tutti quanti, meno nemico del fascismo di quel che si crede. T utt' altro, invece! Antiliberale e anticocialista, si troverebbe sull' istesso terreno del fascismo, se il suo compito non fosse diverso, se la sua posizione non si protendesse verso l'universale. Vedete i cattolici, i veri cattolici: fascisti, se potesse dirsi, più de' fascisti. I popolari son fuori. Miglioli s' iscrive al partito comunista. Il Vaticano non è un partitello, un gruppo, un circolo : il Vaticano oltre a rappresentare la tradizione cattolica, latina, nostra, è un istituto granitico, secolare, diciamolo pure, se non superiore, per lo meno diverso da tutti gli altri istituti mondiali. « Scherza coi fanti e lascia stare • • 1 santi ... >> Perchè i santi quando non fanno male, possono far sempre del bene. *** In realtà la politica ecclesiastica del governo fascista s' è attenuta a questa saggezza: non tanto per prudenza, quanto per sua intima convinzione, perchè c' era, c' è, nel fascismo, quel- }' aspetto religioso, quell' impronta di cattolicismo, quel contenuto morale, che non permettevano altrimenti. L' insegnamento religioso nelle scuole e la lotta alla massoneria, le agevolazioni al clero e tutta la riforma in corso della legislazione canonica non son atti di politica esteriore, direi, di diplomazia, ma vere e proprie espressioni fasciste, sentite, contenute, proprie nel fascismo. Questo è il principio. E chiaro come in questo campo la politica agnostica liberale, che ha smorzato per cinquant' anni tutte le fedi ed attutite tutte le coscienze d' Italia, sia stata seppellita e per sempre. Il liberalismo e l' ideale politico de' vecchi governanti volevano la separazione. netta, decisa, totale. Di qua la Chiesa, di là la politica italiana : quasicchè nella politica di una nazione non entrassero elementi religiosi infiniti, complessi e d' i111portanzacapitale! Che ne veniva? Che il senso religioso attutendosi, tutta la coscienza nazionale si sminuiva, che la vita, interpretata soltanto ne]la stia brutale maniBibliote a G·no Bianco f estazione, perdeva quell' alt? e nobile aspe~t~, quel colorito animato, che viene da _un~ ~p•n: tualità più fine, da una fiamma che c1 ag~h. e c1 guidi a più pure conquiste. Qua la rehg!~ne, qua la vita civile... Sciocchezze! Nella P?l!tica, nella vita civile, c' è seµipre tanta rel1g1one, tanta fede tanta spiritualità da far divenire quella vita' davvero una _con~re!a reli?ioi:ie, u~a fede vivente; e nella vita 1tal1ana, 1n 1spec1e, c' è tanto cattolicismo, da non poter separare i due termini, senza considerarli, non già diversi, ma nemici. La massima del liberalismo: ognuno . . ' per suo conto - mai 1n questo campo e stata ed è tutto_ra, gigantescamente imbecille. Così la politica ecclesiastica del governo fa-- , scista ha segnato una via nuova, antiliberale, squisitamente improntata, oltrecchè a condizioni contingenti, nel senso pieno politiche, ad una comprensione della vita e della politica come religione, della religione come carattere della na-- zionalità, della religione nazionale come catto-- lica. La Chiesa è in Italia, la sua sede è a Roma. La Chiesa rappresenta la millenaria tradizione cattolica, latina, romana; rappresenta, infine,. gran parte della nostra completa tradizìone, del nostro spirito, della nostra vita; ed è nell' a-- nima di tutta la nazione, di tutti gl' italiani, come guida di religione e come fonte di autorità~ come sentimento e come dovere. Come distinguere, dunque, come lasciarla vivere da parte? Questo è il nuovo principio: vecchio quanto l' uomo, che non ha saputo mai separare fede e vita, religione e politica; ma che ora, per la prima volta trova nella concreta politica un inizio di più reale affermazione. Nella concreta politica del fascismo. *** Dunque? Allora ? Si può trarre una conclusione? ~ì ~ no. Abb!amo distinto tre ordini di rappor~1:_uno tra 1 fondamenti ideali, spirituali, stor1c1 del cattolicismo e del fascismo· uno tra il fascismo e il Vaticano nella loro ;eale vita dell' ora;· ed un altro tra governo e vaticano. S' è visto che questi rapporti non sono terribili, non esclusivi, non difficili: che anzi come nell' idea, così nella pratica, tranne ~erte intemperanze, si avvicinino, si tollerino vicino addi- . . ' r1ttura a congiungersi.

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