I .. l r - .. • • ... .... • 32 - I - .. • to non si stancassero prima dell' innovaziqne. L'~fficienza derivò quindi dalla sistemazione scientifica del lavoro, la quale qon r1chiede il sopralavoro (sur-menage) ma utilizza razionalmente l'energia lavorativa. Il risultato fu, non è dubbio, ammirabile in quanto che quadruplicò la produzione giornaliera di ciascun operatore. .. * * * Non occorre che insista sui criteri seguiti dal Taylor nello studio del lavoro umano per il conseguimento di una più alta produzione · giacchè l'esempio che ho voluto riferire dimostra chiaramente come attraverso .lo studio dei ., tempi, dei movimenti, della fatica, la organizzazione del lavoro ottiene miglioramenti indubbi e permette il raggiungimento dell' effi- • c1enza. . . ,, .. Le sue ricerc-he gli I permisero dt fissare anzi. quattro specie di doveri, come egli li chiama, sui quali· trova fondamento la direzione scientifica dell'umano Iavpro nelle imprese di ogni natura. Questf doveri, per dirli con il Taylor: . a) sviluppando una ~erie di norme razionali per ogni elemento di lavoro che si sostituiscono al metodo empirico ; ~ b) impongono di scegliere scientificamente, istruire e allenare il lavoratore·mentre nel passato 'esso sceglieva spe:.;so il proprio lavoro e vi si allenava come meglio poteva ; c) obbligano la direzione a cooperare di buona volontà con i propri dipendenti in modo che tutto il lavoro sia fatto secondo, i principi della teoria che è stata sviluppata ; ., d) portano ad una quasi uguale divi- , sione dj lavoro e responsabilità fra direzione · e dipendenti. · Contrariamente a quanto accade nei sistemi non scientifici la direzione si assume tutto il lavoro per il quale è più adatta dei subordinati ; si e.vita in tal modo che quasi tutto il • I ( • ' . ibliot e ne • t lavoro concettuale e la responsabilita ricadano sugli esecutori ultimi. Nei ·principi suesposti sta -tutta l'essenza della riforma del Taylor il quale, per conseguire l'intento suo propostosi di ottenere una direzione scientifica nelle imprese, ricercò sperimentalmente ·i principi che regolano la co- . stituzione e la vita di quelle unità economiche. del mondo sociale. .. Tanto permise al Taylor di fissare gli elementi del suo sistema di ordinamentoa compito che egli c<;>sìraggruppa : 1.) studio dei tempi, degli strumenti e metodi più adatti ; 2.) divisione del lavoro applicato alla sorveglianza ; • ~ , 3.) tipicizzazione dr tutti gli utensili e strumenti usati nel .lavoro ed anche degli, atti e movirpenti degli operai per ogni genere Ji lavoro ; 4.) preparazione di piani di lavoro; 5.) principio di eccezione riservato· alla di-· • reztone; 6.) uso di regoli calcolatori e di altri strumenti per rispar1niare tempo ; 7.) istruzioni scritte per ogni operatore ; 8.) fissazione del compito e insieme di un abbondante premio quando esso sia adempito con- soccesso ; 9.) tariffa differenziale per la retribuzione del lavoro ; , 10.) sisttmi mnemonici tanto per prodotti manufatti quanto per gli strumenti usati nella manifattura ; 11.) sistema di successione dei lavori ; 12.) si.sterna di rilevazione dei costi.• Questi, gli elementi fondamentali de.I sistema del Taylor. . , . Ci riserv .,~tn J in una prossima riu11ioné di prenderli in esan1e più da vicino e di rilevare le critiche notevoli che a tal sistema e a qu~lli che n! d.!r;-✓ .l~ùl) fur~no mosse specialmente da sindacati · socialisti, critiche che risultarono poi destituit~ di fondamento. - # , . .. ...
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