Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

.. Gli occorreva la din1ostrazione, gli occorreva l'esémpio. Perciò egli si palesa subito contrario all'imposizione dei compagni; per ciò afferma loro che egli avrebbe curato di nrodurre quanto più avesse potuto con i tdrni per avere una piena giornata. Immediatamente cominciò la guerra, egli dice, guerra nei più dei casi amichevole, perchè aveva subordinati che gli erano amici personali, ma che in seguito divenne, sempre più "aspra,,. Era la lotta di uno contro molti, con.tro tutti : tra una volontà c~e mirava a conseguire un~ scopo preciso, I aumento della produzione, e una volontà c~llettiva che le si opponeva sistematicamente. Espedienti diversi furono escogitati dal Taylor per trionfare ; ma non per questo la '' . . .. , guerra,, cesso cosi presto : si trascese sino ad intimidazioni e minacce di. morte, che tut~ tavia non turbarono il Taylor nel consegui:.. mento dei suoi fini. . Fu cosi che egli giunse a poco a· poco ali' innovazione dell' ordinamento del lavoro . n·eJla impresa di cui era, dopo qualche tempo anche in seguito alla conseguita laurea, divenuto capo fab~rica. *** _ In che cosa cons·isteva tale innovazione ? Per penetrarne lo spirito ricorreremo all'espo- - sizione del primo, in ordine di tempo, tra i principali esperimenti tayloriani. diretti a conseguire una coordinazione efficente dell'umano lavoro. Il Taylor prese le mosse dalla misurazione dei tempi necessari a compiere un determinato lavoro aziendale, e a ciò giunse, verosimilmente, perchè dovette pensare che la quantità di lavoro è indipendenza del tempo; e che p·erciò la· giusta quantità non poteva conoscersi se non attraverso uno studio preciso e scientifico del tempo necessario per ogni singola operazione. Il più classico esperimento del Taylor sulla misurazione dei tempi, e che mi piace di riferire, è certamente quello relativo al trasporto dei pani di ghisa, lavoro tra i }liù semplici, e al quale, aIJa Bethlehem Steel Company, erano addetti vari uomini senza alcun altro utensile all'infuori delle loro mani. Anzi, il lavoro era compiuto da una squadra di settantacinque operai diretti da un capo squadra eccellente. La celerità del lavoro n9.n era diversa da quella di altri simili, in altre fabbriche ; cosl dicasi della retribuzione. Il Taylor notò che la produzione media giornaliera per caricatore si aggirava intorno alle dodici tonnellate e mezza. Trattandosi di un lavoro pesante e in possesso della legge ibi-i e Bianco 31 dei lavori pesanti, secondo-cui un caricatore doveva rimanere sotto carico soltanto il 420/o della giornata lavorativa, egli aveva stabilito ·· che l'operatore avrebbe dovuto lavorare su dieci ore soltanto 252 minuti. Questo dato permise al Taylor di determinare con precisione quanti pani di ghisa avrebbero potuto . trasportarsi giornalmente da ciascun operaio. Pe.r comprendere bene l'esperimento _èda te-"' nere presente quanto segue : • 1.) i pani di ghisa erano ammucchiati . lungo un binario ferroviario in un campo contiguo alla fabbrica e distavano in media dai _ carri 11 metri ; 2.) ciascun caricatore di ghisa eseguiva in media un passo di 30 centimetri .nello spazio di 6 decimi di secondo. Ciò premesso, e ove si tenga presente che 11 metri -sonocom- .piutì, a quella velocità media, in _22 secondi., circa, è .chiaro che dividendo 252 per 22 secon(.iisi · trova il numero dei pani di ghisa che possono, sottostando alfa legge dei lavori pesanti, trasportarsi in una giornata lavorativa .. Tale numero è di 1156 pani. E poichè ciascun pane pesava in media 92 libbre il Taylor trovò, in base a quanto si è detto, chè il numero df tonnellate giornaliere affinchè fosse stato pieno il rendimento di ciascun - · lavoratore avrebbe dovuto essere di 47 tonnellate e mezza anzichè di dodici. Per poter applicare queste ricerche teoriche, egli scelse un piccolo olandese della Pensilvania, robusto come ua bue, economo, e che attribuiva al denaro un valore enorme. A quést'uomo che, con il Taylor, chiameremo Schmidt fu fatto capire che se avesse lavorato secondo le istru1ionì della direzione avrebbe guadagnato il giorno di poi e gli altri giorni successivi, anzichè dollari 1, l 5 (al cambio attuale medio di 25, L. 28, 75) salario comune a tutti i manovali .del tempo, dollarj 1,85 (L. 46,25). Non gli fu detto quanti pani di ghisa avrebbe dovuto caricare ma solo quale salario avrebbe percepito. Egli avrebbe dovuto eseguire il proprio lavoro sotto la guida di un istruttore : fu così che avendo egli accettato riusci a caricare le 47 tonnellate e mezza, precalcolate dal Taylor. Cosi lavorò nei giorni successivi, e,-come afferma il Taylor, non cessò mai di lavorare con quella medesima alacrità durante i tre anni nei quali, il Taylor medesimo, rimase alla Steel Company. Successivamente altri lavoratori, l'uno dopo l'altro furono scelti ed allenati nel caricamento dei pani di ghisa. Il compenso giornaliero superò del 60010 circa quello ordinario : avvertesi inoltre che gli operai si s'tancavan·one più ne meno di quan- . ... •

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