- , f \ ,. _. - 26 - Però uno dei più gravi difetti, anzi il più grave difetto dei sistemi antichi di organizzazione del lavoro, e pur troppo in onore presso moltissime economie, specialmente nell' epoc·a della potenza romana, è rappresentato dal lavoro a mezzo degli schia~i. Esso è stato, come fu detto, "la vera piaga del mondo aritico,,. L'uso inumano di vendere i prigionieri di guer- . ra, specialmente nelf'epoche delle conquiste romane largamente seguite, sia dall'aspetto morale, sia da quello sociale, produsse effetti spesso perniciosi, 9eplorevoli sempre. In nessun'altra epoca. come in quella, furono più profondamente risentiti. Tal~ guaio infesta immediat~mente i sistemi di organizzazione del lavoro, intacca, direi_quasi, la loro spina dorsale, tanto che tutta la struttura delle imprese, e perciò la funzione, ne rimangono turbate . , Popoli interi furono ridotti in schiavitù : dai Bruzi dopo la guerra annibalica, dagli Epiroti venduti. da Paolo Emilio, da 50.000 Cartaginesi e un enorme numero di Sardi · che scesero sul mercato a prezzi vili, a 80.000 Teutoni, a 60.000 Cimbri, a 1.000.000 di Galli venduti per -ordine di' Cesare. Che meraviglia perciò se un re di Bitinia richiesto di soldati da Mario, di_chiarava di non aver più sudditi atti alle armi, perchè quasi tutti erano stati venduti· come schiavi nelle varie provincie dagli appaltatori delle · imposte? Chi ne sofferse fu il lavoro italiano, in quanto che la corrente degli schiavi affluiva in Italia, nel così detto paese "Paese dei Signori,,. Più d'qgni altra attività economica, sono danneggiate le industrie agricole e manifatturiere : in tale regione esse hanno per bassi organi esecutivi soltanto degli schiavi : ivi non si trova più traccia di liberi lavoratori. . ,; _ Ho detto che il sistema antico di organizzazione del lavoro a- base prevalente di schiavi, costituisce una delle più gravi calamità per Io.sviluppo dell'economia umana.-Ma nell'epoca successiva, in quella dei Cesari, questa calamità tende a scomparire, perchè con la diminuzione delle guerre, scemano gli schiavi. Si va formando durante i primi tempi dell'impero, un ceto medio di lavoratori ( libertini, lavoratori 'liberi di campi, artefici, operai) -che fayorisce il sorgere di imprese industriali e mercantili, offrendo ad esse una struttura più sana. La critica storica moderna anzi considera l'èra degli Antonini, come quella più felice per l'umano genere. A · questa felicità certo contribuirono non poco gli ordinamenti economici del lavoro, · · I I n o I Non è da ritenere però che se, in generai.e, durante questo periodo vi ha pace e tranqu!llità all'interno del vasto impero, mentre le le- , gioni proteggonò i confini, che tutti indistintamente godano di questo b~nessere. . ~ L'organizzazione :co_nom1cadelle 1~prese subisce un notevole mtghoramento ; anzi quelle di produzione fioriscono in Italia che, come · abbiamo detto, all'epoca delle conquiste r_om~- ne, ·durante la repubblica, aveva tenuto 1nd1- · .spregio tali organismi, dispregio favorito da,,,. uno spirito prettamente militare. -_ . . Sotto gli imperatori, al tempo degli Antonini, i lavoratori, o meglio tutti gli organ_i personali esecutivi delle varie economie di produzione ed erogazione, vengono distinti in tre classi, secondo che sono addetti all'attivi- , tà economica che s'interessa dell'alimentazione generale, o a imprese manifatturiere dello Stato, oppure imprese diverse dalle precedenti". Quelli della seconda classe sono ancora veri e propri schiavi, quelli della prima, si . illudono di essere liberi lavoratori; ma di fatto 'hanno lavoro obbligatorio; gli ~ttri sono · lavoratori libEri : in linea di diritto possono abbandonare la classe o collegio ; di fatto furono ad esso vincòlati. ~ * * * Contro questa organizzazione che inferma , la struttura e la vita delle varie tconomie di produzione, uno dei più potenti fattori di rea- -zione è il Cristianesimo : essa scompare al tempo delle invasioni barbariche, e dal caos susseguente a queste dop0 lo sfacelo del romano impero, attraverso quel ponte di pa-ssaggio che nell' organizzazione sociatt fu il ~ feudalesimo (il quale influì sulla struttura delle economie di produzione), si arriva ad una __ fioritura di imprese la quale culmina nel -periodo dei comuni italiani dell'Evo Medio·.Nei secoli XI e XII riappaiono i collegi delle arti, le corporazioni, ma di ess~ fan parte solo i proprietari · dell' imprese o piccole o grandi, come accertano le più recenti indagini storiche. Vi sono operai, agenti, ecc. a servizio delle corporazioni, ni~ fuori dell'organismo - loro. Non ci_indugeremo a rilevare le conseguenze economico-sociali di questo stato di cose ; notiamo solo che la struttura di -tali imprese le quali hanno proprii organi volitiv.i, supremi, legati alla corporazione, e da essa protetti, e gli organi esecutivi, specie i più bassi, fttori della corporazione, la struttura di tali imprese, ripeto, presenta un difetto· ·d' organizzazione gravissimo : quello· della disar• .- ,.,. .. -
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