I , EconomiaPo·litica • PROF. VINCENZO MASI ' L'ORGANIZZAZIONE D L LAVORO SERA DEL 19 GENNAIO 1925 • I - OoPo l'indagine da noi fatta sul costo del lavoro non é senza interesse, in rapida . sintesi, prima di addentrarci in quella degli alfri elementi che formano il costo dei prodotti delle merci e dei servizi, cioè in genere dei beni economici, considerare l'organizzazionedel lav.oro nella sua evoluzione attraverso i tempi, muovendo dalle più antiche civiltà sino a giungere ai giorni nostri, nei quali una forma nuova di organizzazione del lavoro umano è sorta ed è agli inizi del suo sviluppo e della sua diffusione e a cui è stato dato il nome di or- -ganizzazione scientifica. Chi risalga ai tempi a noi lontani, al sorgere e al fiorire delle prime civiltà, chi rifletta sulla storia degli antichi popoli, su quella dei commerci e delle industrie loro, colui non potrà norf rilevare che una notevole organizzazione economica possedessero se essi fiorirono e splendettero lasciandoci nei monumenti, nelle tombe, nelle armi e perfino negli oggetti più comuni, tanti segni della loro civiltà. · Gli studi sull'economia dei primi uomini sono concordi nel ritenere che fu ad essi ignoto il conc~tto di commercio. Risalendo col pensiero alla più lontana antichità, troviamo una cellula economico-sociale, Ja famiglia patriarcale, la quale costituì per secoli un ciclo di com-pletaeconomia. In essa tutto quel che si produce è per il consum_odei componenti la famiglia. . Ivi appaiono g1i embrioni dell'impresa industriale e dell'azienda domestica. L'attivit4 mercantile deriva solo dai primi scambi e. il suo apparire segna l'alba· di una nuova formaidi civiltà, I. I , . ' Biblioteca • I Ba co Non ci indugeremo sull'organizzazione del lavoro .di tali tempi non avendo, per il nostro assui:ito, importanza : ci proponiamo soltanto di abbracciare con uno sguardo sintetico l'evoluzione dei sistemi d'organizzazione presso le più grandi civilta. · Due tra le pjù antiche offrono nell'attività economica loro, due diversi tipi •di organizzazione : e sono la Cina e l'India. · Presso la prima vi ha fioritura di economie agricole, industriali e mercantili, il che porta a pensare che buone norme di organizzazione del lavoro le reggessero ; presso la seconda le economie agricole ed industriali sono, per secoli, condannate ad una paurosa immobilità, per il divieto posto dalla casta sacerdotale, che aveva tutto preordinato e prefiinitoanzi tempo, di apportare modificazioni all'organizzazione - del lavorQ, di usare processi nuovi di fabbricazione, nuovi strumenti e congegni, e più per aver codificato e cristallizzato in forn1ulesacre i sistemi di organizzazione del lavoro. A questa organizzazione dogmatica e ne- . gativa, sfuggono le imprese di traffico e di trasporto per il carattere dell'attivita loro, e, dopo lunghi secoli, pur quelle industriali che disobbedendo alfinealla ferrea legge sac.erdotaJe, · possono fiorire~A·nche perchè il codice Manu e altri libri sacri indiani raccolgo:no una legislazione sociale, è perciò anche economica, . ' . ptu saggia. Norme pratiche di organizzazione generale del lavoro si diffondono dall'oriente verso l'occidente con il cammino lento della storia: in Assiria, in Babilonia, in Fenicia, in ·Egitto, e poi in:Orecia e in Roma, ., • .. .,.,.. . • - ,, f
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==