Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

Documenti della storia.del Fascismo f Il .discorso del Ministro Rocco a Perugia. .. Il ·Ministro Rocco ha esposto a Perugia in un ,suo discorso le sue note idee, che sono una contaminazione di concetti cattolici con concetti idealistici. Ad <>glli.modo qui riproduciamo una parte di esso che ci sembra la più felice. Gli antesignani del pensiero fascista. (N. d. R.) In verità il medioevo offrì in Italia, questo curioso fenomeno: che mentre 1 'autorità dello Stato era praticamente polverizzata in una quantità -di sovranità concorrenti, l'idea della unità e de.li' autorità dello Stato si perpetuava negli spiriti, per effetto della tradizione unitaria deH'lmpero romano. Questa tradizione dominava ancora le menti ; per effetto di essa l'idea dell'Impero persistette per •secoli, quando il fatto era in realtà da · tempo finito. Dante nel « De Monarchia » teorizzò appunto I' idea dell'l,mpero romano universale e la sua concezione dello Stato non potette essere che quella di uno Stato unitario e forte. « Quod potesi fieri per unum melius est per unum fieri quam per plura », dice egli nel capitolo XIV del libro 1. E, considerando il cittadino come strumento dei fini dello Stato, stabilis•ce per lui I' obbligo di sacrificarsi allo Stato. cc Si pars debet se exponere pro salute totius, cum homo sii pars quaedam civitatis... homo pro patria debet exponere se ipsum » (lib. Il, 8). . La tradizione romana, che fu tradizione di pratica politica e non di dottrina, pérchè Roma che costruì il più -solido Stato della storia e fede la più grande politica, non ebbe si può dire scrittori politici, influì ancora più direttamente e profondamente sul fondatore ,della scienza politica moder,na, Nicolò Machiavelli. Machiavelli, a dir vero non fu ·un creatore di dottrine, fu uno psicologo ed un osservatore • di fatti da cui dedusse ,massime pratiche di condotta .politica. In ciò consi1 ste la originalità ,del grande fiorentino che, per il primo, trasse la politica dalla logica ,delle scuole per ricondurla alla realtà. È inutile cercare pertanto in Nicolò Machiavelli la costruzione di teorie sullo . . . ' . . stato : v1 s1 trovera invece una inesauribile miniera di osse1 rvazioni e di 'consigli pratici in ,cui però 1' idea dello Stato do·mina e r:on più come pura astrazione, ma come realtà concreta, come idea dello Stato Nazionale Italiano. Machiavelli non è dunque soltanto il più gran,de de-- g·li scrittori politici moderni ma è anche il grande italiano che ebbe chiara la visione ,de1 ll' Unità ,del1 'Italia nello Stato Nazionale. P(;r fare Jibera e grande l'Italia, serva, lacera e corsa a Machiavelli parve buono ogni mezzo, pensando egli che la grandezza e la santità del fine l'avrebbe purificato, e si ebbe il biasimo degli stranieri, a cui non tanto spiacevano i mezzi, quanto il fine. V olle egli per questo grande scooo la costituzione di un forte Stato italiano, servito ,dal sacrificio e ,dal sangue dei .cittadini non da mii izie mercenarie, bene ordinato ali 'interno, espansivo ed aggressivo ali' esterno. « Le re:uubbliche deboli, ,diceva, sono male risolute e non si sanno rlPlibera,re n, (.1is~. I, c. 38). « Gli Stati de,boli furono sempre ambigui nel risolversi, e semure le de-liberazioni lente sono nocive » (disc. I, c. 1O) «chi prende a ·governare una moltitudine, o per via di libertà, o per via di principato e non si assicuri di coloro · a CO che a quell'ordine nuovo sono ni-- mici, fa uno stato di poca vita » (disc. I, c. 16) « J 'Autorità dittatoria fece bene e non danno alla repubblica romana » (disc. I, c. 34) « debbono i principi e le repubbliche le quali circa le difese e le offese mancano di soldati propri, vergognarsi di ·loro •medesime » (disc. I, c. 21} cc i denari ... non solo non ti difendono ma ti fanno predare più presto. Nè può es·sere più falsa che quella comune opinione che dice che i denari sono il nervo della guerra. Non il denaro, ,ma ,buoni· soldati sono il nervo d,ella guerra » (disc. I, Il, c. 1O). « La patria si deve difendere o con ignominia o con .gloria ; ed in qualunque modo è 1be1ndifesa » (disc. III, ·c. 41). « E si ottiene con l'impeto e con l'audacia molte volte quello che con modi ordinari non si otterrebbe mai » (disc. lii, c. 44). Machiavelli non fu solo un gra,nde !Politico, fu un maestro di energia e di volontà ; a lui il fascismo si ricollega non solo come dottrina, ma come azione. Vico e Mazzini. Dopo Machiavelli, G. B. Vico. Altra tem,pra d'iin,gegno, altro tipo di cultura, altra forma di scrittore, ma che al Machiavelli si ricongiunge e dal Machiavelli, in buona parte, deriva. In pieno imperversare 1del gi 1 usnaturalis1no, Vico .se ne discosta e lo combatte, e conduce la sua rigorosa pole,mica contro i principi del diritto naturale: Grozio, Scoldeno e Puff endorf contro l'astrattismo, il razionalismo e l'uti .. 1;.taris,moidei 1 secolo XVIII. Dice giustamente il Montemayor ·in un recentis,simo se-ritto (Riv. di fil. del diritto, V, 351) cc mentre il giusna- •

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