, NOI SPUNTI POLEMICI Il giornale l' Impero e i Filoso/i. Leggo volentieri l' Impero, il quotidiano dinamico, anzi ultradinamico del Fascismo, perchè esso mi diverte con i suoi articoli... dinamici a base di insolenze contro i filosofi. Giacchè l'Impero, dinamico e fascista, non può digerire i filosofi che son gente che vive fuori della realtà dinamica, da cui bisogna soltanto trarre le leggi della propria condotta. L'intuizione ci vuole per essere al centro della politica! e quindi solo i poeti hanno il · diritto di cittadinanza nel regno del Fascismo. Ma se domandate a questi letterati o letteratoidi dell' Impero che strombettano continuamente la parola intuizione, in che cosa essi fanno consistere la loro politica intuitiva, siete sicuri di ottenere una delle tante banali spiegazioni che formavano la delizia dei nostri letterati vecchiostile che odiavano la filosofia, non solo perchè facevano della cattiva filosofia, ma perchè non erano capaci di formulare un qualsiasi concetto rigoròso e di filosofia non capivano nulla di nulla. Non si offendano i progressisti dell'Impero, ai quali tutto sommato, vogliamo bene, se diciamo loro che essi ci appaiono più codini dei codini. Il loro dinamismo scrutato a fondo è il vuoto concentrato o si riduce a chiacchiera fragorosa, ma fastidiosa, acida, ·inconcludente che può fare impressione nei cervelli grossi o negli animi spiritualmente ottusi, ma che non può avere nessuna efficacia nella parte migliore del Fascismo che è..... la parte pensante. T ant' è: la vecchia malattia del vecchio letterato italiano, scettico ed irridente, si è Biblioteca ■ 1n neo • E. GLI ALTRI appiccata ai redattori dell' Impero, che distribuiscono frecciate e frecciatine contro i filosofi del Fascismo, o meglio contro ·certi filosofi indigesti, perchè l'Impero ha i suoi filosofi, fra cui eccelle quella testa magnifica del Prof. Giorgio del Vecchio. Tanto nomini... con quel che segue! A propositodi scuolafascista. In un articolo dell' Impero, intitolato « 'L inquadramentodellospiritoJascista », un certo Sig. Silvio Maurano propugna idee che noi condividiamo, perchè esse sono quelle che proprio noi andiamo agitando dà un pezzo. Il Sig. Maurano vuole la fascistizzazione della scuola. Egli osserva giustamente che la scuola è la più grave defìcenza del nuovo regime, perchè ancora non abbiamo la scuola fascista, anzi non abbiamo neppure, e sarebbe il minor male, la scuola neutra, ma abbiamo la scuola antifascista. Difatti i maestri elementari, continua a dire il Sig. Maurano, sono in buona parte socialistoidi e i Professori delle scuole ~~die _e del!e Università sono per lo p1u or1entat1 verso la democrazia e il socialismo. Perciò bisogna spietatamente risanare la scuola mandando a spasso tutti gli inaciditi e i rabbiosi nemici del Fascismo. Benissimo. Siamo stati sempre di questo parere, ma l'Impero non se ne è accorto mai o ha finto di non accorgersene, perchè altrimenti non avrebbe avanzata la proposta di una commissione di intellettuali fascisti presieduta dall' Onorevole Corradini, con esclusione assoluta dei filo~o/i della politica, perchè sec~n~o 11 S1g. Maura!1o {ma chi è?) tutti 1 filosofi che s interessano di politica combinano madornali bestialità. Intanto le bestialità le dice il Sig. Maurano, perchè quel poco di , f "' buono che riesce a formulare nella sua prosetta sgangherata è nostro, cioè proprio di noi che non godiamo le grazie dell'Impero e a cui egli vorrebbe dare l' ostracismo. Non scherziamo, ragazzi! Se ci fate perdere la pazienza vi dimostreremo come qualmente voi siete gli avallanti dello spirito antifascista che domina attualmente alla Minerva. L' « OsservatoreRomano » e la violenza L' OsservatoreRomano disserta contro la violenza e dà lezioni di moralità politica, e non soltanto politica, a destra e a manca. La Chies,., dice l' Osservatore, è stata sempre contro la violenza. Sì, sì, è vero. Ma mai come nella vita storica del cattolicismo si è verificato un insanabile dissidio fra la teoria e la pratica. Anche quando si mandavano a morte i nostri migliori pensatori, essa si serviva del braccio secolare, perchè le suè condanne erano inflitte citra ef/usionemsanguinis. Ma la verità è ben altra: la responsabilità vera della violenza in quei casi e in altri numerosissimi era della Chiesa, a meno che non si voglia ammettere che altro è l' ordine di far uccidere, altro 1' uccisione nella sua 'll}aterialità. Queste distinzioni ed altre simili sono care alla casistica gesuitica, ma esse non possono trarci in inganno. La Chiesa fin da quando si è costituita come potere politico è stata sempre · violenta, e la sua violenza l' ha esercitata non solo contro i corpi, ma s?pra tutto contr<;>, gli spiriti (e che violenza!). Lasci l Osservatore certi pudori, perchè allora ci costringerà ad allineare tutti i nostri martiri, che, perdio, non abbiamo dimenticati e non dimenticheremo mai. RUSTJCUS ..
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