Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

e, Giove quindi è il padre degli Dei e « degli uomini. - La base del sistema « degli Dei sarebbe dunque un 'alle- « goria dei fondamentali principii della {(metafisica. ---=- Cosi forse ad ogni « sistema la mitologia può servire di <( base allegorica ». Non a caso, per leggere il Taccuino, ho interrotto la lettura di un' opera assai piu voluminosa come è Il, Ramo d' oro di Sir James George Frazer, che è una storia del pensiero primitivo inteso come magia e religione. L'opera originaria del F razer, con tutte le note e gli sviluppi, è in dodici volumi: questa traduzione italiana risale al compendio che lo stesso F razer ha compilato della sua fatica maggiore ed, in tre bei volumi solidamente legati dall' editore Alberto Stock di Roma, è dovuta alla premura accu- · rata di Lauro de Bosis, figlio di Adolfo, il poeta incensurabile e indimenticabile. L' origine dell' opera è il titolo di un quadro di T urner, che è il titolo del libro, rappresentante il lago di Neqii ov' era il tempio della Diana Nemorense il cui sacerdote, chiamato il re del bosco, doveva aver ucciso il suo predecessore ed essere ucciso a sua volta dal suo successore. Il Frazer incominciò a tentar di rintracciare l' origine di questo rito selvaggio e da tale spunto in trent' anni di lavoro è giunto a quest' opera formidabile di mitologia comparata. L'autore non vuol creare un nuovo sistema di mitologia poiché esplicitamente dichiara di considerar l 'evoluzione delle religioni come subordinata specialmente al fattore del timore dei morti, fedele in questo alla concezione anglo-sassone che dallo Spencer al Grant Allen, al Ridgeway, per dire i primi che vengono in mente, ha ridotto al culto dei morti l'origine· d'ogni forma religiosa. Tale interpretazione si è · collocata degnamente di fronte a quelle naturalistiche dei Francesi e dei Tedeschi, o simbolistiche della scuola del Creuzer, od evemeristiche del pensiero classico, o, mi si passi il termine, anticipazionistiche del pensiero cattolico. Il Frazer vuol dimostrare come il movimento del piu elevato pensiero, per quanto lo si può rintracciare, sia andato dalla magia alla scienza passando per le religioni ; la magia è un potere che l' uomo s' illude di possedere per governare a proprio vantaggio tutte le forze deJla natura, la religione è il propiziarsi ed il conciliarsi le potenze superiori all' uomo, supposte a dirigere e controllare il corso della natura e della vita umana. Magia e religione sono pe_rciò in contrasto, e ■ VITA NOVA si trovano altresi rispettivamente in contrasto con la scienza, se bene ambedue appaiano fuse o confuse in popoli che si sono inalzati ad un piu alto grado di coltura. Ma la parte piu importante e persuasiva dell' opera è quella relativa all' interpretazione dei miti, delle leggende, delle superstizioni di tutti i popoli non piu naturalisticamente, in modo generico, ma in modo specifico, come allegorie della vita vegetale e degli effetti che su questa ha il volgere delle stagioni. Il F razer per ciò dal tenue e poetico spunto che abbiamo accennato è stato t.ratto a compilare a dirittura una grande mitologia comparata nella qua ... le ha profuso una sterminata ricchezza di coltura. L'opera sua ha veramente un carattere imperiale come quella che dimostra non solo la serenità materiale, spirituale e nazionale di un popolo che fruisce nel piu esteso benessere, di secoli di vita unitaria e gloriosa, ma anche le possibilità di contatti e d' informazione che solo un grande impero può consentire. Poiché nei sessantanove capitoli e nelle circa milleduecento pagine di questo che è solo un riassunto dell' opera maggiore, egli spazia dall'antichità classica alla semitica, dalla mitologia nordica ali' americana dei due continenti, dalla civiltà slava alla mongolica, dalle so- ~ietà d' ogni maniera di selvaggi al folk /ore d'ogni campagna del mondo. E ciò non solo aridamente classifi... cando o razionalmente interpretando o logicamente collegando, ma espri ... mendosi da poeta, che sente il fascino di tutte le fantasie ma sorride e dubita, . ricerca e sogna. -G conclusioni del Frazer sono convincenti. Ma quando si· è sul punto di adottarle vien fatto di dirsi che a noi stessi o ad altri uomini sino ad Evemero ogni altra interpretazione del fatto religioso era apparsa egual ... mente convincente. Non è profondo e geniale il tentativo di Schopenhauer che ho transcritto or ora? Ed allora forse· è da chiedersi se ciascuna di quelle interpretazioni, · come ciascun sistema filosofico, o ciascuna dottrina politica, o ciascuna teoria scientifica, . . . . . o ciascuna r1costruz1one storica e via dicendo, non sia se non riproduzione di noi stessi e del nostro capriccio che di volta in volta trae l' anima qua e là per misterioso impulso d' interessi invisibili, sian questi erompenti da una realtà riposta e brutale o siano inspirati da una volontà divina. Poiché quando si ha occasione di percorrere una storia del pensiero umano come questa, si accerta quanto piccola, anca I anco gusta, limitata sia questa nostra anima che non sa escir di se stessa e dagli schemi fatali ed immutabili cui è condannata e ridotta, ma si aggira sempre intorno a poche formule che essa riveste di sempre eguali fantasmi, sempre incompiutamente sodisfacenti la sua inestinguibile sete. ' Tanto è vero che se ci chiediamo come mai gli tiomini sian stati nelle mitologie dei territori piu diversi e distanti come constretti ad avere in comune per esempio il mito di un rampollo divino che muore giovane "lasciando una madre in pianto, ma che poi risorge, noi possiamo risponderci che esso rappresenta il sole che tramonta od una creatura realmente esistita, l' avvicendarsi delle stagioni o quello delle messi e potremo imagi ... nare molte altre interpretazioni simili a queste, ma non potremo fare a meno di restare titubanti nell' accertare querta unità mitica comune. Risale essa ad una primitiva unità della specie umana piu tardi spezzata perché le varie famiglie si stabilirono per emi-- grazione su tutta la superficie del globo? Risale essa a f contatti verifi ... catisi fra popoli diversi per effetto di migrazioni e di commerci? Risale essa ad un' attività ineluttabile della na..- tura umana che posta di fronte ai problemi elementari del mondo e della vita non sa raffigurarseli ed allegoriz- - zar] i che in un solo modo? E le stesse ed altre soluzioni se è possibile posson· darsi per qualunque altra categoria di problemi, stòrici o politici, filosofici o scientifici,_ quando accertiamo che l' uomo, qualunque ricominciamento abbia tentato e qua ... lunque piu faticosa strada abbia da . ' questo percorsa, s1 e trovato sempre inesorabilmente fermato di fronte allo stesso segreto imperscrutabile, da cui era equidistante, qualunque fosse il sentiero tentato, lo sforzo sostenuto. E nel concludere il suo libro bellissimo, il Frazer che cosi largo, acuto e profondo sguardo ha gettato su le illusioni di questa nostra povera anima, s 'avvede che « il progresso del sapere « è un infinito avanzare verso una « mèta che eternamente s' allontana » e se pur mostra di sperare che alle fortune della scienza son collegate le felicità dell' avvenire, non può fare a meno di dirsi che nulla ci deve far concludere « che la teoria scientifica « del mondo, sol perché la migliore « finora ideata, debba essere necessa- « riamente completa e definitiva » come quello che « potrebbe venire essa « stessa a sua volta soppiantata da « qualche piu perfetta ipotesi o forse •

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