RASSEGNE POLITICA INTERNA L' amnistia - Le elezioni di Palermo - Il ritiro di Orlando - I /atti di Parma e la volontà del Duce: contro le violenze - La lettera Gasparri ed una manovra delle opposizioni - Lo sbandamentodegli avversari e l'opera _fecondadel governo. · Il 31 luglio scorso, su proposta del ministro Guardnsigilli, in occasione del 25° anni ve sario dell' avvento al trono del Re, la grazia sovrana ha concesso una vasta amnistia. Vi sono st~ti compresi tutti i reati determinati da movente politico, escluso l' omicidio, anche preterintenzionale; reati minori relativi a trasgressioni in materia amministrativa; e varie sorta di indulti e di condoni, aventi tutti per fine la restituzione al lavoro di coloro che, senza grave danno pel paese, posson considerarsi redenti o redimibili. I traditori della patria e i delinquenti tipici sono restati fuori. La portata del decreto è stata chiarissima: dare palesemente la dimostrazione al paese che, non solo il governo desidera la pace interna, ma desidera altresì la feconda collaborazione, d' ora innanzi, di tutti i cittadini, compresi anche coloro, che hanno avuto, sin qui, colpe. Il valore delle . . ' . amn1st1e e stato sempre caratterizzato da questo appello alla pace, alla concordia, dal perdono che vuo) essei e inizio d' amore. Ma, ora, questo perdono include, oltre a questo appello, qualche cosa di più: da un lato il ~ignifìcato del gesto, che piglia lo spunto dalla glorificazione sovrana, dal!' altro il momento politico, danno e devono dare al paese la sensazione piena che il governo, interprete del popolo italiano, nel nome e nell' omaggio al Re nostro, ha voluto dar la prova della sua ferma volontà di pacificazione, di concordia, di affratellamento, nel1' unico scopo di dare al paese il piì1 fecondo lavoro e il più nobile affiatamento spirituale. Re, governo e popolo, insomma, si son trovati uniti nell' istesso desiderio inequivocabile : la pace e il preseguimento di una realizzazione di ·opere e di amore. Ed è tutto. *** Avvenimento politico a carattere nazionale sono state le elezioni amministrative di Palermo. Si noti già, innanzi tutto, la decisa volontà del Governo a ridare ai comuni, grandi e piccoli, amministrazioni proprie, dirigenti locali, non già imposti, ma espressi dagli elettori, dal popolo. Il fascismo non è manifestazione di liberi " uomini, spontanea adesione di cittadini, consenso di massa? Vien solo dall' alto? O non e·'.è partecipazione di popolo, vGlontà di popolo? Le elezioni politiche del '24 sono state bugiarde? Ebbene, vedi~mo davvero. Vagliamo a 'palmo a palmo questa volontà, questa adesione. Le elezioni di Palermo sono state la prima grande prova, la prima, cioè, compiuta, dopo tante altre minori in centinaia di comuni, in una grande città, ad opposizioni coalizzate. L.' importanza maggiore è stata senza dubbio costituita dalla partecipazione alla lotta, in forma attivissima, sebben fuori della competizione elettorale, dell' on. Orlando. L' on. Orlando, in realtà, non poteva sce.... gliere compagnia peggiore. Non ci lamentiamo affatto eh' egli avesse lasciata la nostra, che pur gradì or è poco più di un anno: notiamo soltanto che s' è impastoiato in una ridda assai equivoca di nomi e di tendenze, che affioravano nel blocco palermitano. Democratici e popolari, liberalmassoni e filo-~ocialisti, repubblicani e demo-sociali non son certo una buona corona a chi ha potuto aver l' onore del titolo di Presidente di Vittorio Veneto. Ma così è! L' on. Orlando, invece, non solo i non s' è disgustato, ma ha mostrato di amare moltissimo, non dico queste amicizie, ma queste tendenze, questi moti, diciamolo pure, questa schiuma del1' antifascismo. Ne ha fatto una questione personale, personale nel senso che ha accentrato intorno al suo nome, che si fonda va sopra un passato non sempre, in realtà, assai glorioso (Caporetto e Parigi) tutta la lotta al fascismo. Che è avvenuto? Questo: sopra un totale di poco più di 38.000 votanti ·la lista fascista ha preso 26.500 voti circa e quella coaliz ... Biblioteca Gino Bianco zata 16.000 e rotti. La prima ha guadagnato tutti i posti di maggioranza, avendo alla sua testa il Ministro delle Colonie Lanza di Scalea e la seconda s' è dovuta accontentare di assai meno, portando agli ultimi posti, nella gra ... duatoria, una figura assai rappresentativa del gruppo palermitano d' opposizione: l' on. Di Scalea. S'era parlato, in un primo momento, di violenze, intimidazioni, bastonate da parte fascista. S' è visto, poi, eh' era una volgare consolazione senza fonda ... mento. La verità è stata che le elezioni di Palermo si sono svolte in un' atmosfera di ·serenità assoluta, sebben di grande impegno per le due parti. La vittoria è stata schiacciante. La prima grande città italiana, che s' è voluto dare un' amministrazione, ha scelto chiaramente. Alle opposizioni ha detto recisamente il suo no. Sicchè esse non han trovato che un modo per consolarsi: esaltando una vittoria amministrativa in quel di Pan-- calieri : trecento votanti! Come compensazione, possiam dirlo, non c'è male. E non ci si potrà, certo, rimproverare di parzialità nella cronaca, poi che registriamo le vittorie sì, del fascismo, ma anche del1' opposizione. *** Certo le elezioni palermitane hanno avuto una grande ripercussione nella vita e nella politica nazionale. Il primo sbocco è stato dato dalle dimissioni · dell' on. Orlando. Il tono della lettera diretta dall' ex Presidente del Consiglio al Presidente della Camera, porterebbe,__invero, ad una considerazione di massima: che l' on. Orlando, cioè, allontanandosi dalla vita politica, aderisca, piuttosto che ad una sua volontà, ad una neces ... sità elementare. Il suo impegno era stato eccessivo, la disfatta delle opposizioni palermitane, la sua disfatta. Non si parli di impossibilità di lottare e di vivere politicamente! In realtà il verdetto di Palermo ha colpito in pieno l' on. Orlando. Noi, qui, non vogliamo essere antropofagi : e diamo sinceramente atto allo statista de' tempi passati del suo gesto squisitamente politico. Aggiungiamo che, coerentemente {ld una linea di •
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