r • VITA NOVA - novato, nel quale troviamo, conformemente alle concordanze segnalate, l' espressione che si può chiamare metafisica dell' antiparlamentarismo e dell' antindividualismo fascista. Il Fascio sembrerebbe ora in grado di mo-- strare coi fatti che esso non è nè un partito di più, nè una fazione. A questo riguardo l'azione di carattere sedizioso che esso condusse per diversi mesi, passivamente tollerata dal potere, era semplicemente l' anticipazione della dittatura che esso dichiara di voler esercitare. L' ipotesi che esso sia stato una fazione non è tuttavia da ripudiare. In una bella commedia d'Anatole France, il ghibellino Farinata degli Uberti, fa , l' elogio della guerra civile, ove, secondo lui, meglio che nelle guerre esteriori si dimostra l'amore del cittadino per la propria città. Vi è in questo un carattere tutto italiano, al quale si potrebbero avvicinare le idee di Fra Agostino Gemelli sul patriottismo. Alla volontà di difendere la Patria occorre un altro contenuto oltre alle emozioni sentimen-- tali e poetiche. E necessario questo elemento volontario, lo spirito di partito, che fa che ci s1 consacri a far trionfare un regime preferito come l' unico appropriato alla personalità storica della propria Nazione. In questo modo l'organismo Patria è qualche cosa di vivente e di operante nella coscienza degli individui che la compon..- gono. Questa concezione dello Stato e nello stesso tempo il-sistema metafisico di G: Gentile, l'at-- tualismo, trovano forse conferma nel presente momento storico. Qual' è, in conclusione, l' essenza di questo sistema? La scienza è veramente lo spirito che la costruisce, come la poesia è veramente l'anima_ del poeta e di colui che gusta la poesia e la ricrea in lui; la realtà del libro è il lettore. E lo Stato non è altro che le volontà che lo vivificano, che lo ricreano con un intenso slancio spirituale. Cosi il mondo trova il suo centro vivente in noi che lo costruiamo. « La realtà insomma è questa realtà spirituale che il pensiero fa esistere e che non si presuppone ». In cospetto del rinnovamento idealistico che si sviluppa dai Discorsidi religione, altre dottrine si staccano, espressione di mentalità che hanno reagito in maniera diversa al grand~ avvenimento Bibliotec ■ 1n I 1 neo della guerra ed alle ~ue conseguenze. L_' ace~- bità dei loro attacchi contro la filosofia 1deal1stica non impedisce certe affinità reali di pensiero tra quelli e questi, forse più percettibili ad uno straniero. Mentre noi le esaminiamo: esse portano la loro sfumatura ali' attuale orizzonte filosofico che ci siamo messi a conside- • rare. , Ecco p. e. l'eclettismo estetico-scettico a fondo pessimista di G. Rensi. Rensi, che combatte il neutralismo nella Culturaf;loso/ica, conduce oggi un' azione feroce contro i diversi razionalismi e principalmente contro il « Panglossismo » idealistico. Lo scetticismo in conclusione, non fu, sempre il frutto naturale e logico di questo irrazionale che si sviluppa senza misura nei grandi rivolgimenti dei popoli. Da Senofane a Gorgia, da Celso a Leopardi, si possono_ richiamare degli antecedenti autoctoni non meno validi dell' idealismo. Ma accade che il suo acca-- , nimento contro il dogmatismo neo-hegeliano ci si mostra ancora più inseparabile e anche in qualche punto in certo modo penetrante l' uno nell'altro. Attrattiva dei contrasti che è di ,·olta in volta la verità dell' hegelianesimo e la verità dello scetticism.o. Ancora pessimista, almeno al principio, è il libro di Antonio Aliotta: La guerra eterna e il dramma del[' esistenza. Antidealista a dispetto del titolo eracliteo ed hegeliano, questo libro ci mostra in tutte le gradazioni dell' esistenza l' armonia o almeno un equilibrio precario che nasce dalla lotta. Ma particolarmente qui è visibile che al di là delle separazioni di dottrine e, si potrebbe anche dire, di fazioni nemiche, empirismo, razionalismo, positivismo, idealismo, si ritrovano delle tendenze assai omogeneee. Questa « onda impetuosa dell'esperienza che rompe le dighe dei concetti», questa teoria dei principi morali e politici intesi come « delle formazioni attive nascenti dagli effetti di reciproco adattamento di individui e di Stati » non trasportano esse in un linguaggio un po' diverso un sentimento che non è senza analogia con l' attitudine « attualista » in filosofia che· si . ' armonizza con le peripezie politiche di cui l' Italia ci rende ora spettatori ? (T raduz. di F. GASPARRI). GIOVANNI PERES
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