Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

VITA NOVA I 1 agli altri problemi dello spirito umano : sarebbe un misconoscere l' esistenza di un vero e proprio problema religioso e diluirlo in una genericità e astrattezza che porterebbe, in definitiva, alla negazione del problema stesso. E va da sé che un insegnamento, poi, il quale mirasse a fornire meramente cognizioni storiche o dottrinali, sarebbe, non un insegnamento di religione, ma di storia o di dottrin·e, appunto, cioè di una cultura che, per se stessa, non ha nulla di religioso. Il contenuto ha valore soltanto nella forma, e se il sentimento religioso non informa quelle cognizioni storiche e dottrinarie, queste pérdono ogni efficacia educativa, e posson riuscire, anche per altri fìni della cultura, piu di danno che di utilità: poiché posson indurre, chi non abbia già sicuro il discer11imento circa la differenza dei problemi, a credere che la religione sia un problema storico o dottrinario, semplicemente, e che la storia, o il sapere sistematico, si estenda anche al ca1npo della fede. Quasi che sia compito della storia discutere della realtà e divinità di Cristo, e della filosofia dimostrare al credente il valore della sua fede in Lui. Parlando, poi, di « tipi di scuola>>, inten__, diamo riferirei a quello eh' è il sistema scolastico, vario ne' vari popoli civili, e nei diversi tempi. Quel sistema vien determinato, idealmente, dal concetto dello s·pirito umano che la cultura filosofica ha raggiunto presso un popolo, in una certa età; storicamente, da gl' indirizzi e finalità diverse che rispondono ai bisogni insieme della cultura in generale e della vita sociale. Quando, come nello Stato moderno, sorge la coscienza dell'importanza dell'educazione anche per i fini nazionali, perché il benessere e la cultura degl' individui ridondano a beneficio dell'umanità in generale, ma in primo luogo. delle Nazioni ~ cui gl' individui appartengono; allora, lo Stato è tratto ad occuparsi del pro- - blema della scuola e ne assume, direttamente o indirettamente, il comando. Lo Stato diventa, per tal modo, educatore. Educatore, si badi, n~on in assoluto: poiché, assolutamente parlando, soltanto lo spirito è l' educatore dello spirito. Ma nel senso in cui anche lo Stato è spirito, cioè una realtà che soltanto l' uomo crea e sostiene, costituisce e rinnova, con l' attività del libero volere sociale. · eca Gino Bianco Il problema ~ducativo diventa, cosi, a traverso la scuola moderna, problema politico: la scienza, l' arte, la filosofia, la storia, la morale del costume, tutti i problemi in somma riguar"" danti lo spirito umano nella sua universalità, acquistano un interesse politico. Una riforma del sistema scolastico suscita, di necessità, molteplici questioni che trasportano in quella particolarità la loro universalità originaria. Ma, come, facendosi problema nazionale, l' educazione non cessa perciò di esser un problema puramente spirituale, cosi neppure potrebbe concepirsi un' educazione nazionale che ignorasse il problema religioso. O per lo meno si dica che, quanto piu la scuola diventa educativa, e però spirituale, e però anche religiosa, tanto maggior interesse ne ha lo Stato, e però tanto piu nazionale si fa la scuola. • . . Ma, se questo vale per la scuola in generale, è da dire che oggi, per ragioni storiche piu ancora che pedagogiche, il probleffia della reli~ giosità dell' educazione si pone come una questione riguardante, in prima istanza, la scuola elementare. La scuola elementare è il primo gradino della scala, e importa, già da se stessa, tutta la responsabilità di una soluzione. Essa, ·inoltre~ non è ancora specificata con quei criteri storico-sociali che portano a distinguere e organizzare il sistema scolastico nei vari tipi delle scuole medie e superiori: prende il fanciullo, e in lui guarda I' uomo, che diverrà cittadino, membro essenziale dello Stato, seguendo la sua strada nel mondo della cultura e della vita pratica. Le classi sociali e le particolari attitudini che poi sembreranno esser state risvegliate dal sonno infantile, li, si confondono in lineamenti facili a passare da un bimbo all' altro, e su di essi spicca la figura del bimbo di tutti i popoli e di tutti i tempi. Di qui, l' attenzione di tutti i pedagogisti al problema dell' educazione del bimbo. Ma di qui, anche, il significato ·piu profondo che ha preso il problema pedagogico portato sul terreno della scuola cosi detta elementare. Poiché nel bimbo s'è venuto a porre l' uomo, lo spirito in sé e per sé, al principio, come problema totale, che impegna la vita, alle porte del mondo, oltre gli stessi fini mondani. Egli diverrà grande e sceglierà il suo cammino: sarà ricco o povero, colto o ignorante, fortunato o disgraziato : I' importante è che una stella lo •

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