Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

bastardo, siamo arrivati alla rivoluzione francese. « Rivoluzione = Romanticismo! » gridano qui in coro Soffici e Maurras. Piano. Intanto Ippolito Taine pone lo spirito classico fra gli elementi essenziali della mentalità giacobina. I rivoluzionari sono pieni dei ricordi dell' antichità : ogni portinaia, nell' 89 è Lucrezia, ogni ladro di polli è Bruto. E in arte, nasce proprio allora il neo-classicismo: çioè il se~ondogenito dell' antichità greco-romana, dopo il Rinascimento, che è il primogenito: neo-classicismo, per intenderci N. 2. L' arte neo-classica, sorta dal seno della rivoluzione, trionfa con il primo ed il secondo impero. Classici sono i poeti ammiratori di Napoleone in Italia, classici sono i poeti precursori del Risorgimento. Ma il Risorgimento, viceversa, è romantico. Domandatelo a Rovetta ... Romantico è Mazzini, come Victor Hugo. Ma Carducci, ammiratore di Mazzini e di Victor Hugo, è classico. E anzi il laudatore di un nuovo classicismo italiano : neo-classicismo N. 3. · E D'Annunzio? E Pascoli? Sono dessi classici o romantici ? G. A. Borgese ha dimostrato, successivamente, che D'Annunzio è classico, e poi che egli è romantico. Aveva ragione tanto la prima che la seconda volta. Il prof. Galletti ha scritto un libro per dimostrare che Pascoli era un romantico. Anche il Pascoli dei Poemi Conviviali e delle odi in latino~ *** Ed ora, se la testa incomincia a girarvi, consolatevi : siamo giunti alla meta del nostro discorso, cioè al fascismo. · E il fascismo un movimento di natura classica? Sì, risponderà la maggior parte dei lettori. Ma non tutti. L' on. Grandi, per esempio, afferma che il fascismo è un fiume derivato da tre confluenti : il nazionalismo, il sindacalismo e il romanticismo. Vi è in. ciò una parte di vero. E non ha torto neppure Marinetti quando rivendica le origini futuriste del fascismo! Poichè insomma il fascismo è stato una rivoluzione. E rivoluzione significa dinamismo, sovvertimento di antiche gerarchie, di tradizioni inveterate. lioteca Gino • 1anco 7 Poi viene il momento di ricostruire, di consolidare le nuove posizioni. E allora l'elemento classico riprende il sopravvento. Possiamo quindi concludere che il fascismo, nato romantico, tende di più in più verso la classicità. Ciò è del resto la regola di tutti i grandi movimenti nella storia. E questa antinomia, che non è contraddizione, si riscontra anche nella massima incarnazione vivente del fascismo: Mussolini. Consideriamo la sagoma fisica e morale del Duce. Non c'è dubbio: è quella di un eroe di Plutarco. Ma, adesso, ricordate il suo culto per la velocità; la confessione o meglio il vanto di non aver posto il piede più di due volte in sua vita in un museo; l' invettiva famosa contro il « suocerismo sedentario » ( vi è al mondo istituzione più classica della suocerà?): e Benito Mussolini vi appare sotto le specie di un futurista. ! Tutto ciò serva a dimostrare quanto sia art~ ficiosa la pretesa di voler abbinare ad ogni costo il fascismo, movimento politico, con il neo-classicismo in arte e letteratura ( 1). Vi è certo oggi, in arte, una certa rifioritura di stile « pompier >j, ma fra questo fenomeno di stanchezza creativa e la rivoluzione non vi è relazione di causa a effetto. Neanche in teoria l'abbinaménto è logico. Se noi propugniamo in politica il principio · di autorità, l' ossequio alle gerarchie, il rispetto delle sane tradizioni (poichè ve ne ha anche di insane) ne consegue forse l' obbligo di ispirarci ad una concezione esclusivista dell'arte? Per ragioni storiche forse? Ma noi Italiani non siamo più Greci di quello che siamo Germani o Celti. Il genio latino è stato sempre eclettico. Non si pretenda dunque di asservirlo a forme e modi di espressione legati a quello che fu dopo tutto solo un momento della nostra storia. Imitiamo piuttosto la geniale spregiudicatezza di Giulio ._Cesare : questo conservatore della grandezza romana così odiato dai conservatori del suo tempo. Nel regime d'autorità inaugurato oggi dal fascismo l' arte sarà così una divina valvola di • sicurezza. (1) Già il neo classicismo n. 4, quello per intenderci, che fece capo alla «Ronda)> è anch'esso ... romantico, nel peggior senso della parola. I suoi banditori sono individualisti, anticl~ricali e filo-protestanti. Dove vanno a finire Je armonie prestabilite col fascismo? VOLT

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