Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

VITA NOVA 5 vita, nella debolezza del célrattere 110n era che , la manifestazione più visibile della crisi tre ... menda di tutto il contenuto medioevale, rive ... latosi impotente a soddisfare i nuovi e gagliardi bisogni dello spirito italiano. Era il nuovo universalismo che si ergeva di contro al vecchio universalismo che era quello medioevale: nuovo universalismo in cui è dato scorgere tutte le linee che formeranno il quadro della civiltà moderna, che è essenzialmente umanismo. Ora di questo umanismo la Riforma accettò incorporandoselo qualche elemento vitalissimo, il principio della intimità della religione, che presto però si essiccò in un formalismo riefasto e intollerabile, che ebbe solo un riscontro nello spirito della Controriforma. In conclu .... sione, tanto la Riforma quanto la Controriforma sono due movimenti reazionari che nel loro contrasto grandioso produssero certamente un avviamento più positivo, cioè più aderente alla · _realtà, della storia umana. Ma, riconosciuto questo, bisogna risolutamente affermare che nè l' una e nè l' altra possono essere invocate come periodi da cui lo spirito fascista tragga le· leggi del suo avvenire. Il Fascismo che non è un movimento reazionario, retrogrado, bensì un movimento decisa ..·. mente rivoluzionario ma che non ripudia tutta la esperienza storica, non può per 1:1nsemplice contrasto col liberalismo, che risale naturalmente alle sue origini e quindi alla Riforma, aggrap .... parsi alla Controriforma per servirsi di essa come di catapulta contro tutti i suoi avversari. Un grande movimento politico, come il Fascismo, non può non agitare problemi ideali o, se piace meglio, categorie ideali, che non si trovano affatto nel movimento della Controriforma, la quale, possiamo dirlo con piena coscienza, non rappresenta che la n'egazione integrale di ogni vita di pensiero, in cui solo spiriti miopi o intellettualmente ottusi trovano facilmente rifugio.- GIUSEPPESAITTA - · Ormai, siamo tutti più o meno, della stessa opinione, quanto al concetto stesso della nazionalità. Questa non è più per noi, anzi non è stata mai, una sempliee espressione geografica, come diceva il ministro d'fiustria. E' più che il semplice costume, la lingua stessa, l' arie e la letteratura·, il sentimento e la intuizione. Questa nazionalità noi l'abbiamo da un pezzo e non ce ne siamo contentati. Nazionalità è per noi unità: unità viva, libt ra e po tenie come Stato. G perchè noi vogliamo questa unità come libero Stato~ Perchè noi sappiamo che solo nella unità come libero Stato possono spiegarsi liberamente tutte le potenze della nostra vi(a ; solo in quello noi possiamo essere e saperci veramente noi. B. SP A V ENT A ( Della nazionalità nella filosofia). · · · eca Gino Bianco •

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