Vita Nova - anno I - n. 8 - agosto 1925

CONTRORIFORMA Alcuni scrittori fascist_iper una reazione naturalissima alle forme liberali e socialistiche si rivolgono con senso nostalgico al periodo della Controriforma, la quale rappresenterebbe ai loro occhi la vera tradizione italiana che è tradizione essenzialmente cattolica, ed esprimerebbe il senso più profondo della autorità, che il Fascismo si ·è proposto di restaurare. Anche in questo tentativo di riesumazione di un periodo definitivamente tramontato codesti scrittori non sanno essere per nulla originali : essi, senza che forse ne abbiano chiara coscjenza, condividono gli entusiasmi artistici di un Sten-- dhal o di un Baudelaire o di altri letterati segnatamente francesi. Giacchè precisamente noi italiani, che cerchiamo da circa un ventennio di rifarci una coscienza che sia tutta nostra, spesso non facciamo altro che riecheggiare idee o concetti che ci vengono d' oltralpi, dimenticando quelle che sono le ragioni stesse della nostra vita nazionale e quindi del nostro essere stesso. Ma ciò che può sembrare paradossale è questo, che l' appello ad un ritorno al periodo della Controriforma si fa in nome della tradizione italiana. Può darsi che codesto appello sia effetto di un ·estetismo che corrode ancora l' anima italiana, e quindi di un decadentismo, contro cui, ad ogni modo, occorrerebbe prendere posi-- zione di battaglia. Ma può anche darsi che esso sia il risultato di una immaturità politica e storica, che bisogna battere spietatamente in breccia, perchè il Fascismo non ne sia avvelenato e consunto. Difatti la concezione fascista ha avuto nel1' anima italiana una prof onda risonanza, perchè . ' . . essa s1 e presentata come una 1ntegraz1one e uno sviluppo mirabile del nostro bel Risorgimento, il quale come instaurazione del sentimento nazionale non potè non essere fieramente avverso alla Controriforma. Gli stessi cattolici neoguelfi · o cattolici liberali come Gioberti, Balbo, Capponi, Lambruschjni, ecc., scorsero nella concezione puramente legalitaria della Biblioteca Gino Bianco Controriforma il nemico più formidabile della formazione e della costituzione dell' Italia come nazione. Essi avevano capito chiaramente questo, che la Controriforma si identifica perf ettamente col Gesuitismo, e il Gesuitismo significa arresto definitivo della spiritualità umana e indiamento della autorità, che non è poi se non una determinata autorità. Solo certi fatui nazionalisti· che hanno un candore storico che può fare il paio con quello democratico possono nei loro sogni di restaui;-azione austriaca o clericale invocare un ritorno àlla Controriforma. Il . Fascismo che è espressione possente dell'anima del popolo tende innegabilmente alla restaurazione dei valori morali e religiosi, ma non può identificare, pena la sua morte, la sua politica con la politica della Controriforma. Con ciò non intendiamo per nulla negare i meriti grandissimi che questa ebbe indubbiamente nell'epoca turbinosa in cui sorse e si sviluppò, ma è da stolti non tener conto del fatto che essa coordinò tutte le 1nanifestazioni spirituali ali' unico scopo di consolidare il potere politico del papato. In altri termini, la Controriforma non è se non l'espressione più tipica, più rappresentativa, della politica papale, e come tale essa va giudicata. I suoi teologi--filosofi come il Suarez, il Bellarmino e il Mariana non ebbero altra mira che quella di fondare saldamente l' assolutismo papale, che voleva significare annullamento di tutti gli altri poteri e specialmente del potere statale concepito come contingente e dovuto solo al consenso popolare. Essi si ponevano sulla stessa linea dei giusnaturalisti o contrattualisti, ma per porre in grande rilievo I' unico potere, che è appunto quello papale, indiscusso e indiscutibile, e quindi irrazionale, dispotico. Ora una tale concezione dell' autorità rigida ed irrazionale può presentare una certa seduzione o un certo fascino presso popoli deboli, decadenti, che non hanno acqui-- stato o hanno perduto la coscienza della propria personalità, ma non può non essere ripudiata interamente da tutti coloro che sentono tutto il •

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